Ricominciare una vita a 34 anni
Salve,
provo a sintetizzare la mia storia. Credo che sin dall'infanzia, di essere stato predisposto verso l'ansia e depressione, quindi c'è anche una componente genetica ma i veri danni li anno procurati soprattutto i fattori ambientali quali famiglia apprensiva e ansiogena, scuole private e rigide e persone incontrate invidiose che mi hanno sempre sminuito. Con il tempo sono sorte anche in maniera violenta le ossessioni procurandomi un sonno incerto e precario. Questo ha provocato in me fobia sociale e isolamento. Non ho un lavoro, due o tre amici e senza una partner. E a 34 anni, vivere ancora con i miei mentre i miei fratelli tra cui uno molto più giovane di me sono indipendenti, è umiliante. Sono stato in cura con un psichiatra per diversi anni con scarsi benefici. Allora, da un po' di tempo, da solo, sto provando a cambiare approccio senza prendere farmaci (tempo gli effetti collaterali come ingrassare e dipendenza) ho seguito de corsi di formazione, qualche lavoretto per guadagnare qualcosa. Ma è durissima, la depressione, ossessioni e l'ansia sono sempre dietro l'angolo. Ma sapete quali sono gli aspetti più duri da sopportare? I impianti, dopo il liceo, sognavo di fare una esperienza all'estero, ma la paura di chiedere dei soldi ai miei (una delle mie tante fobie), e problemi di salute mi hanno bloccato. Ora, Vi chiedo, è possibile almeno provare a ricominciare una nuova vita a 34 anni? Incontrare una persona, una ragazza, che non scappa appena sentita la mia storia? E soprattutto come si a farlo con i rimpianti di aver buttato gli anni più belli della vita che pesano come macigni? Grazie.
provo a sintetizzare la mia storia. Credo che sin dall'infanzia, di essere stato predisposto verso l'ansia e depressione, quindi c'è anche una componente genetica ma i veri danni li anno procurati soprattutto i fattori ambientali quali famiglia apprensiva e ansiogena, scuole private e rigide e persone incontrate invidiose che mi hanno sempre sminuito. Con il tempo sono sorte anche in maniera violenta le ossessioni procurandomi un sonno incerto e precario. Questo ha provocato in me fobia sociale e isolamento. Non ho un lavoro, due o tre amici e senza una partner. E a 34 anni, vivere ancora con i miei mentre i miei fratelli tra cui uno molto più giovane di me sono indipendenti, è umiliante. Sono stato in cura con un psichiatra per diversi anni con scarsi benefici. Allora, da un po' di tempo, da solo, sto provando a cambiare approccio senza prendere farmaci (tempo gli effetti collaterali come ingrassare e dipendenza) ho seguito de corsi di formazione, qualche lavoretto per guadagnare qualcosa. Ma è durissima, la depressione, ossessioni e l'ansia sono sempre dietro l'angolo. Ma sapete quali sono gli aspetti più duri da sopportare? I impianti, dopo il liceo, sognavo di fare una esperienza all'estero, ma la paura di chiedere dei soldi ai miei (una delle mie tante fobie), e problemi di salute mi hanno bloccato. Ora, Vi chiedo, è possibile almeno provare a ricominciare una nuova vita a 34 anni? Incontrare una persona, una ragazza, che non scappa appena sentita la mia storia? E soprattutto come si a farlo con i rimpianti di aver buttato gli anni più belli della vita che pesano come macigni? Grazie.
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Gentile Utente,
posto che le terapie oggi possono sufficientemente essere tagliate su misura per le esigenze delle singole persone (per cui meriterebbe riprovare per ottenere un aiuto) è importante che lei mantenga il desiderio di farcela a cambiare. I rimpianti, fra le altre cose, sono una modalità della mente per evitare il dolore del presente. Certo può sperare nell'aiuto di qualcuno che la ami, ma fare affidamento su di sè è meglio. E' fondamentale imparare di più sulla propria mente e sulle modalità che essa ha imparato per evitare il dolore, e di conseguenza il presente, rendendo difficile vivere. Forse uno psichiatra potrebbe aiutarla, farmacologicamente, e consigliarle uno psicoterapeuta con cui incominciare a cambiare la visione e la gestione dei pensieri e delle emozioni e sentimenti ad essi correlati. In fin dei conti la nostra vita è fatta di questo.
Cordialità,
posto che le terapie oggi possono sufficientemente essere tagliate su misura per le esigenze delle singole persone (per cui meriterebbe riprovare per ottenere un aiuto) è importante che lei mantenga il desiderio di farcela a cambiare. I rimpianti, fra le altre cose, sono una modalità della mente per evitare il dolore del presente. Certo può sperare nell'aiuto di qualcuno che la ami, ma fare affidamento su di sè è meglio. E' fondamentale imparare di più sulla propria mente e sulle modalità che essa ha imparato per evitare il dolore, e di conseguenza il presente, rendendo difficile vivere. Forse uno psichiatra potrebbe aiutarla, farmacologicamente, e consigliarle uno psicoterapeuta con cui incominciare a cambiare la visione e la gestione dei pensieri e delle emozioni e sentimenti ad essi correlati. In fin dei conti la nostra vita è fatta di questo.
Cordialità,
Dr. Roberto Di Rubbo
[#2]
Utente
Grazie Dottore per la risposta,
proverò a farmi aiutare ma in convenzione almeno per ora (sperando di trovare dei medici competenti). La mia domanda era proprio sui 34 anni come età anagrafica, si è ancora in tempo per fare ciò che si ama? E pensare POI ma non troppo tardi ad avere una famiglia (non vorrei apparire un nonno quando un eventuale mio figlio andrà alle medie) e nel caso riuscissi a trovare un lavoro e una persona da volere bene, Lei mi suggerisce di essere onesto da subito, quindi raccontarle le mie difficoltà passate senza alcuna paura che lei mi respinga? Grazie.
proverò a farmi aiutare ma in convenzione almeno per ora (sperando di trovare dei medici competenti). La mia domanda era proprio sui 34 anni come età anagrafica, si è ancora in tempo per fare ciò che si ama? E pensare POI ma non troppo tardi ad avere una famiglia (non vorrei apparire un nonno quando un eventuale mio figlio andrà alle medie) e nel caso riuscissi a trovare un lavoro e una persona da volere bene, Lei mi suggerisce di essere onesto da subito, quindi raccontarle le mie difficoltà passate senza alcuna paura che lei mi respinga? Grazie.
[#3]
Gentile Utente,
si può cominciare a vivere meglio in ogni momento, ad ogni età. Tenga presente che i rimpianti sono una fuga della mente da questo momento. Non so se lei deve dire o meno subito chi è ad un'altra persona. La difficoltà che abbiamo è quella di renderci conto che il tempo per cominciare il lavoro di essere più consapevoli di chi siamo è ora, subito; non era ieri e non sarà domani.
Cordialità,
si può cominciare a vivere meglio in ogni momento, ad ogni età. Tenga presente che i rimpianti sono una fuga della mente da questo momento. Non so se lei deve dire o meno subito chi è ad un'altra persona. La difficoltà che abbiamo è quella di renderci conto che il tempo per cominciare il lavoro di essere più consapevoli di chi siamo è ora, subito; non era ieri e non sarà domani.
Cordialità,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.1k visite dal 17/08/2014.
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