Citalopram e peggioramento terribile
Buongiorno
sono in cura con citalopram da qualche mese, dopo svariati episodi di crisi di ansia e dopo che l'abuso di diazepam era evidente e con scarso effetto a lungo andare...
dopo qualche settimana sentivo degli effettivi benefici, arrivata a 12 gtt al mattino, e diazepam solo al bisogno, ma poi la situazione è precipitata...
lo so che i medicinali sono solo un salvagente, che i problemi vanno risolti alla base...
altri problemi si sono aggiunti a quelli preesistenti che ero intenta a risolvere, e mi sembra che vada tutto in discesa.... crisi di pianto, stati d'ansia che mi fanno mancare il fiato, la costante voglia di "spegnere il cervello" perché non sopporto più il peso delle cose da affrontare... fame compulsiva, vomito autoindotto, pensieri maniacali, alcol, mi sto facendo del male.... lo so... e ricerco sempre più spesso l'isolamento... faccio sempre più fatica a fare finta che vada tutto bene... lavoro, ho figli, non sono responsabile solo di me stessa, e forse solo con e per loro riesco a trovare le forze... ma sento di non poterne più...
perché il farmaco non mi aiuta più ad avere almeno una "linea" come nel primo periodo?
dovrei cambiarlo? sospendere?
vi ringrazio in anticipo per la vostra risposta
sono in cura con citalopram da qualche mese, dopo svariati episodi di crisi di ansia e dopo che l'abuso di diazepam era evidente e con scarso effetto a lungo andare...
dopo qualche settimana sentivo degli effettivi benefici, arrivata a 12 gtt al mattino, e diazepam solo al bisogno, ma poi la situazione è precipitata...
lo so che i medicinali sono solo un salvagente, che i problemi vanno risolti alla base...
altri problemi si sono aggiunti a quelli preesistenti che ero intenta a risolvere, e mi sembra che vada tutto in discesa.... crisi di pianto, stati d'ansia che mi fanno mancare il fiato, la costante voglia di "spegnere il cervello" perché non sopporto più il peso delle cose da affrontare... fame compulsiva, vomito autoindotto, pensieri maniacali, alcol, mi sto facendo del male.... lo so... e ricerco sempre più spesso l'isolamento... faccio sempre più fatica a fare finta che vada tutto bene... lavoro, ho figli, non sono responsabile solo di me stessa, e forse solo con e per loro riesco a trovare le forze... ma sento di non poterne più...
perché il farmaco non mi aiuta più ad avere almeno una "linea" come nel primo periodo?
dovrei cambiarlo? sospendere?
vi ringrazio in anticipo per la vostra risposta
[#1]
Gentile Utente,
è comprensibile un certo grado di scoraggiamento quando si verifica una riacutizzazione dei sintomi. Il farmaco che assume è un ottimo antidepressivo. Sarebbe utile che lei potesse vedere il suo curante, dato che ci sono ampi margini per aggiustare il dosaggio del farmaco ed, eventualmente, aggiungere altre categorie di farmaci (non Benzodiazepine) per controllare la sua sintomatologia.
Cordialità,
è comprensibile un certo grado di scoraggiamento quando si verifica una riacutizzazione dei sintomi. Il farmaco che assume è un ottimo antidepressivo. Sarebbe utile che lei potesse vedere il suo curante, dato che ci sono ampi margini per aggiustare il dosaggio del farmaco ed, eventualmente, aggiungere altre categorie di farmaci (non Benzodiazepine) per controllare la sua sintomatologia.
Cordialità,
Dr. Roberto Di Rubbo
[#2]
Può darsi che occorra aumentare la dose del citalopram, quello deve valutarlo chi glielo ha prescritto, ma soprattutto avrebbe bisogno di condividere l'angoscia di tutto quello che le sta succedendo, di parlarne con qualcuno.
Se ne avesse la possibilità economica un supporto psicoterapico sarebbe l'ideale; in alternativa, e in mancanza d'altro, un orecchio amico: vicina di casa, sacerdote, amica d'infanzia è meglio di niente.
Non demonizzerei troppo le benzodiazepine, in questo momento: se l'alternativa sono le abbuffate seguite da vomito o l'alcol, meglio il diazepam.
Se ne avesse la possibilità economica un supporto psicoterapico sarebbe l'ideale; in alternativa, e in mancanza d'altro, un orecchio amico: vicina di casa, sacerdote, amica d'infanzia è meglio di niente.
Non demonizzerei troppo le benzodiazepine, in questo momento: se l'alternativa sono le abbuffate seguite da vomito o l'alcol, meglio il diazepam.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.8k visite dal 16/08/2014.
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