Lamictal: quanto tempo impiega per stabilizzare
Gentile Staff di Medicitalia, sono in cura per disturbo bipolare e da maggio 2014 assumo Lamictal, 50 mg al giorno, la mattina. E, poichè ho il sonno disturbato, prendo una compressa di Atarax, 25 mg. Per un mesetto (giugno) ho dovuto, pian piano, sotto consiglio del mio psichiatra, ridurlo, sospenderlo e poi ricominciare la terapia farmacologica perché si era manifestato un rash cutaneo (che poi si è scoperto, essere causato da un eritema solare). Ad oggi, assumo quotidianamente il Lamictal, senza effetti collaterali (tranne uno stato, iniziale, di forte ansia, aumento delle ossessioni e agitazione svanita col tempo). Il mio psichiatra ritiene opportuno provare con questo farmaco (e aumentarne la dose, dai 50 mg attuali a non so quanto) e, nel caso non desse i risultati sperati, passare allo Zonegran. Oltre al disturbo bipolare, soffro anche di disordine alimentare (risvegli con abbuffate notturne, ossessione di un aumento ponderale se non controllo l'alimentazione e conseguente ed esasperata attività fisica, quando ingurgito troppe calorie). Ecco perchè mi ha consigliato il Lamictal o, nel caso, lo Zonegran: proprio perchè, mi ha rassicurato, non hanno incidenza sul fisico. Il mio psichiatra mi ha spiegato che gli stabilizzanti ci mettono del tempo prima di agire. Ad oggi, con l'assunzione del Lamictal, ho sentito un lievissimo beneficio nello stato umorale, soprattutto all'inizio ma, ancora, non sto bene con me stessa. Ho ancora i miei momenti di demotivazione o qualche risveglio up. Considerando che 50 mg è ancora un dosaggio lieve e che, probabilmente a settembre, il mio psichiatra mi porterà a 100, vi chiedo: può essere che la dose da me assunta non apporti benefici terapeutici? E, soprattutto, quanto tempo deve ancora passare prima che cominci a sentirmi meglio? Tradotto: a non svegliarmi la notte per mangiare, a riposare, ad avere una mia normalità umorale. Grazie a chi mi risponderà
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50 mg sono una dose ancora bassa, ma il Lamictal deve essere aumentato lentamente. Si può arrivare a 100 mg e anche di più. Dovrà dunque attendere ancora un po' anche perchè, i risultati positivi sull'umore, indipendentemente dal dosaggio del farmaco, possono manifestarsi anche molto lentamente.
Dott. Marco Paolemili
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
www.mens-sana.biz
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Utente
Dr, Paolemili, grazie della pronta risposta. Il mio psichiatra, mi vuole, infatti, portare a 100 mg, gradualmente e, se lo riterrà opportuno, a dosi ancora maggiori. E' solo che mi sto preoccupando: sapevo che la sua azione terapeutica è lenta, ma la mia paura era (ed è) che, magari, su di me non faccia il suo effetto di stabilizzante e che possa aver perso tempo dietro ad un farmaco non idoneo. Ho avuto dei piccoli miglioramenti impercettibili (mia madre sostiene che sono un pochino più equilibrata (poco, però), da quando lo assumo. Sarà che io ero abituata agli effetti velocissimi dello Zoloft, che ho assunto due anni fa per attacchi di panico e che in due mesi dall'assunzione mi ha fatta volare di nuovo (dopo 5 anni in cui non volevo vederlo nemmeno in tv, l'aereo), riprendere la normalità lavorativa e sociale e ridarmi benessere e buonumore. E che, ahimè, per contro e per un'incauta assunzione troppo prolungata (lo psichiatra da cui mi curavo prima non aveva riconosciuto che sono bipolare, ecco perchè ho cambiato medico), mi ha favorito un viraggio troppo alto dell'umore e uno squilibrio generale. Che differenza c'è, come azione, tra il Lamictal e lo Zonegran?
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Se ha un disturbo bipolare, prendere solo antidepressivi può essere pericoloso, come leggo che le è successo. Con gli stabilizzatori si corrono molti meno rischi però anche l'azione è più lenta. E' il prezzo da pagare. Prima però di pensare di cambiare farmaco, è giusto portarlo a dosaggi più adeguati e verificare cosa succede.
Lo Zonegran è un altro antiepilettico, come il Lamictal, che incide poco sul peso corporeo. Non lo uso però come stabilizzatore dell'umore e non so darle dunque un parere.
Lo Zonegran è un altro antiepilettico, come il Lamictal, che incide poco sul peso corporeo. Non lo uso però come stabilizzatore dell'umore e non so darle dunque un parere.
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Utente
Grazie di nuovo, Dr. Paolemili. Immagino che anche lo psichiatra che mi ha in cura abbia fatto le sue stesse considerazioni:cioè, portarlo a dosaggi più adeguati e vedere cosa succede. Non le nego che la scelta prima era stato il Litio (a detta del mio psichiatra, quello più completo, per stabilizzare entrambe le fasi) ma ho preferito il Lamictal, proprio per la (poca o nulla) incidenza sul peso. In effetti, lo Zonegran mi è stato proposto, immagino, più per stabilizzare il disordine alimentare (credo che sarà la soluzione alternativa, qualora il Lamictal non desse gli effetti sperati. Oppure il Tolep). Il mio psichiatra, per rendermi consapevole dei rivolti del mio disturbo, mi ha fatto leggere due libri, di K.Redfield Jamison ("Una mente inquieta" e "Toccato dal fuoco", che ho trovato molto interessanti. Anche lei scrive che col disturbo bipolare bisogna imparare a convivere, riconoscerlo e accettarlo, nel suo bello (spiccata creatività) e nel lato peggiore (instabilità). Avrò pazienza e vedrò, col tempo, se riesco a raggiungere il mio unico obiettivo: stare meglio.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 71.2k visite dal 15/08/2014.
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