Psicosi paranoide
Buongiorno, ringrazio fin d’ora il forum e il sito.
Volevo chiedere un consulto a proposito della psicosi che interessa mio fratello. Vi illustro quindi la situazione.
Mio fratello ha 24 anni, vive in famiglia, ha sempre avuto un carattere particolare, più vivace da piccolo più introverso man mano che cresceva. Non vi riassumo tutta la sua vita e vengo al dunque.
Lo scorso aprile ha manifestato apparentemente all’improvviso un episodio definito dai medici abbastanza grave di psicosi acuta, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la perdita del lavoro. In tre giorni vi è stato un crescendo di intensità in cui è stato preda di momenti di pianto, disperazione, rabbia e allucinazioni persecutorie (vedeva telecamere ovunque, la gente lo guardava, un elicottero che passava lo stava osservando, le persone in tv lo guardavano, ….).
Dopo essere fuggito ed essersi recato dai carabinieri di sua spontanea volontà non si sa per fare cosa ha chiesto aiuto disperato ai miei genitori e si è fatto portare al pronto soccorso, dove è stato immediatamente ricoverato in psichiatria. La fase acuta si è protratta per un mese e c’è stato un costante e progressivo miglioramento con la scomparsa delle allucinazioni.
E’ stato quindi dimesso con la diagnosi di psicosi paranoide e affidato alle cure del centro di salute mentale.
Attualmente assume 2 compresse al giorno da 4mg di Risperidone (alle 8 e alle 13) associate al Biperidene per contrastare gli effetti collaterali.
Ora mio fratello è rallentato nei movimenti, apatico, annoiato, irrequieto, sembra non avere più uno scopo nella vita, forse per questo non vede l’ora di andare a lavorare, si fissa su certe cose tipo il fatto che non ci vede bene, a volte dubita dei medici, tuttavia prende regolarmente e senza forzature le medicine, chiede di darsi da fare in faccende domestiche, ma al contempo non ha molta voglia di farle. Sembra che alcuni aspetti del carattere di mio fratello, che prima erano considerati particolari siano diventati patologici.
Non mi è chiaro a cosa serva ora il Risperidone e come possa proseguire al meglio la cura e se ci sarà mai una guarigione, per ora ci affidiamo ciecamente al centro di salute mentale. Non vorrei che andasse a cadere in uno stato depressivo.
P.S. Vivo e lavoro a Milano per questo non sono costantemente in contatto con la mia famiglia
Volevo chiedere un consulto a proposito della psicosi che interessa mio fratello. Vi illustro quindi la situazione.
Mio fratello ha 24 anni, vive in famiglia, ha sempre avuto un carattere particolare, più vivace da piccolo più introverso man mano che cresceva. Non vi riassumo tutta la sua vita e vengo al dunque.
Lo scorso aprile ha manifestato apparentemente all’improvviso un episodio definito dai medici abbastanza grave di psicosi acuta, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la perdita del lavoro. In tre giorni vi è stato un crescendo di intensità in cui è stato preda di momenti di pianto, disperazione, rabbia e allucinazioni persecutorie (vedeva telecamere ovunque, la gente lo guardava, un elicottero che passava lo stava osservando, le persone in tv lo guardavano, ….).
Dopo essere fuggito ed essersi recato dai carabinieri di sua spontanea volontà non si sa per fare cosa ha chiesto aiuto disperato ai miei genitori e si è fatto portare al pronto soccorso, dove è stato immediatamente ricoverato in psichiatria. La fase acuta si è protratta per un mese e c’è stato un costante e progressivo miglioramento con la scomparsa delle allucinazioni.
E’ stato quindi dimesso con la diagnosi di psicosi paranoide e affidato alle cure del centro di salute mentale.
Attualmente assume 2 compresse al giorno da 4mg di Risperidone (alle 8 e alle 13) associate al Biperidene per contrastare gli effetti collaterali.
Ora mio fratello è rallentato nei movimenti, apatico, annoiato, irrequieto, sembra non avere più uno scopo nella vita, forse per questo non vede l’ora di andare a lavorare, si fissa su certe cose tipo il fatto che non ci vede bene, a volte dubita dei medici, tuttavia prende regolarmente e senza forzature le medicine, chiede di darsi da fare in faccende domestiche, ma al contempo non ha molta voglia di farle. Sembra che alcuni aspetti del carattere di mio fratello, che prima erano considerati particolari siano diventati patologici.
Non mi è chiaro a cosa serva ora il Risperidone e come possa proseguire al meglio la cura e se ci sarà mai una guarigione, per ora ci affidiamo ciecamente al centro di salute mentale. Non vorrei che andasse a cadere in uno stato depressivo.
P.S. Vivo e lavoro a Milano per questo non sono costantemente in contatto con la mia famiglia
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Io risperidone è un antipsicotico che serve a ridurre la sintomatologia da cui è affetto suo fratello.
Sono importanti i controlli periodici per valutare l'andamento della terapia.
Sono importanti i controlli periodici per valutare l'andamento della terapia.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 14/08/2014.
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