Sintomi dopo un mese assunzione psicofarmaci
Buonasera soffro di attacchi di panico dall'età di 17 anni curati gestiti sempre da sola.poi 6 anni fa mi ha preso un esaurimento forte in seguito a problemi familiari che non mi alzavo più dal letto,non riuscivo a ridere a mangiare e non sono tornata al lavoro per 3 mesi.iniziai a prendere cipralex 10 mg e 1 mg di xanax.ridormii da subito e dopo un mese stavo divinamente.per 4 anni non ho avuto più attacchi di panico,non pensavo più all'ipocondria etc.da un anno ero arrivata a 3 gocce e a gennaio di quest'anno non lo presi pù.a marzo ho cominciato a soffrire di insonnia severa (dormivo un ora se andava bene a notte) e non mi passava con niente in quanto ho iniziato a vivere dei problemi in casa.da un mese tornando dalla stessa neurologa di 6 anni fa mi aveva riprescritto il cipralex e lo xanax.dopo 6 gg dicura me l'ha cambiata tutta perché non dormivo ancora e mi ha detto che dovevo smettere cipralex e iniziare mezza pasticca eutimil,1 mg di xanax la sera con 2-3 di trittico 150 rp.è da un mese che la sto facendo e da 10 gg che ho ricominciato a dormire tutta la notte!! di xanax da 7 gg prendo 0,50 mg..il mio problema è questo:all'inizio di questa cura mi prendevano rash cutanei,sfoghi con bolle sul corpo e vertigini.dopo 15 gg sono scomparse e da una settimana ho un mal di testa che non mi passa con niente e ho di nuovo i stessi sintomi dell'inizio e cioè sensazioni di calore ai bracci,sensazioni strane al viso e nella testa.e di nuove come nausea e sudarelle.è possibile tutto questa sintomatologia dopo un mese?l' altra volta sono stata tanto bene mentre questa cura non mi sta giovando anzi..la neurologa dice perché è ancora presto e di aggiungere laroxil per il mal di testa per 2 mesi per TELEFONO senza ricordarsi nemmeno che paziente sono.vorrei scalare il trittico che credo sia quello che mi da fastidio ma sono anche preoccupata del perché questa volta la cura mi sta gacendo cosi!?!
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Gentile utente,
purtroppo a distanza è impossibile valutare fondatamente se i sintomi che sta avvertendo siano correlati o meno con la terapia in corso,o abbiano altra origine.Penso le sarebbe utile un consulto dal vivo con uno specialista psichiatra di sua fiducia.Qualora il rapporto con la specialista che la sta curando si sia incrinatoe e lei non si senta più adeguatamente sostenuta nel suo percorso terapeutico può sempre chiedere un secondo parere ad uno psichiatra che le dia maggiore affidamento.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
purtroppo a distanza è impossibile valutare fondatamente se i sintomi che sta avvertendo siano correlati o meno con la terapia in corso,o abbiano altra origine.Penso le sarebbe utile un consulto dal vivo con uno specialista psichiatra di sua fiducia.Qualora il rapporto con la specialista che la sta curando si sia incrinatoe e lei non si senta più adeguatamente sostenuta nel suo percorso terapeutico può sempre chiedere un secondo parere ad uno psichiatra che le dia maggiore affidamento.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 06/08/2014.
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