Ha senso prendere antidepressivi se non si soffre di un problema clinico?
Gentili medici, vi spiego il senso della mia domanda. Ho compiuto 30 anni e la mia vita fa schifo, e nonostante i miei mille sforzi è cosi' da parecchio tempo, non ho amici, non ho un lavoro (dopo l'ultimo tirocinio di due mesi senza prendere un euro mi hanno mandato a casa), non ho un fidanzato, passo il tempo a casa e non ho più neanche la forza di fare le piccolo cose che facevo prima, perché provo un misto di rabbia e disperazione. Sono arrivata a un punto che sono stanca di tutto e mi rifiuto di uscire di casa. Il punto però è che io so di non essere clinicamente depressa, so che la depressione è qualcos altro, io sono solo triste, annoiata, arrabbiata e rassegnata. Quindi mi chiedo se ha senso prendere degli psicofarmaci quando il mio problema non è la depressione, ma la tristezza? Ossia io sto male perché non mi piace la mia vita, e questo è un dato di fatto. La mia non è una sensazione che provo, ma un'insoddisfazione generale. Se la mia vita cambiasse per miracolo io starei bene, solo sono stanca di provare e fallire. Per lo stesso motivo trovo inutile intraprendere un percorso terapeutico, perché già so il perché sto male. Il mio medico voleva prescrivermi dei farmaci, cosa dovrei fare, provare? O mi farebbero soltanto male? Grazie mille per l'attenzione e per le eventuali risposte.
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Quali farmaci le volevano prescrivere?
Perché invece non inizia con una visita psichiatrica per capire se effettivamente ciò che descrive non appartiene effettivamente ad una condizione clinica che non vede?
Perché invece non inizia con una visita psichiatrica per capire se effettivamente ciò che descrive non appartiene effettivamente ad una condizione clinica che non vede?
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 29/07/2014.
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