Lyrica, dolore neuropatico, insonnia
Buon giorno
Mi rivolgo ai medici di questa sezione per avere alcuni chiarimenti nell'attesa di avere un confronto diretto con uno specialista.
Ho cistite interstiziale e endometriosi, un bruciore vescicale più o meno cronico (ci sono giorni in cui è più costante ed altri in cui ricompare ad intervalli).
I suggerimenti terapeutici giunti da urologa e neurologa sono differenti.
Per lungo tempo ho usato poche gocce di laroxyl e rivotril la sera per favorire l'addormentamento (tuttavia di notte mi alzavo per svuotare la vescica con frequenza che variava a seconda di vari fattori,attualmente la frequenza non è alta, però l'endometriosi sospetta a carico del nervo pudendo in concomitanza dell'ovulazione o di fattori ignoti induce un costante bruciore vescicale).
Per quest'ultima diagnosi mi è stato consigliato da usare da solo lyrica 25mg ogni sera. Pare avere sufficiente azione, sporadicamente mi accade che "non copra" a sufficienza e in mattinata mi svegli di nuovo il fastidio fisso.
Purtroppo ammetto che le tensioni psicofisiche determinate dalle malattie e dai lunghi trascorsi medici complessi mi hanno portato a "demonizzare la notte", a temere una dipendenza dalle benzodiazepine o da lyrica dacche' frequentemente ho avuto notti con un notevole sonno e incapacità ad addormentarmi, anche se lyrica lo avevo già assunto. Senz'ombra di dubbio, ahimè, alcune volte si insinua uno stato d'animo di tensione che rimurgina sulla paura di dipendenza da farmaci, sull'ingestibilita' di alcuni problemi di vita che hanno visto una battuta d'arresto a causa dell'ondata di preoccupazioni legate ai ritmi imposti dalle malattie, difficoltà nel trovare medici e terapie idonee ecc. Mi è difficile fare una sintesi efficace in questa sede, sebbene l'abbia già fatta per conto mio. Sono in attesa di cominciare un percorso psicologico. Attualmente ho avuto solo colloqui preliminari.. ma ciò che mi farebbe grande piacere è avere già un feedback su questi temi:
- come superare l'insonnia che talvolta si presenta anche dopo aver assunto lyrica 25mg (talvolta mi rassegno a prendere una gocca di rivotril o del valium o dei rimedi fitoterapici e con tale mix dormo, ma mi sveglio inevitabilmente frastornata,stanca); quindi quali consigli "pratici" potrei adottare a livello psicologico e farmacologico (cosa/quanto è bene non utilizzare in aggiunta a lyrica).
-vi è dipendenza dopo lungo periodo di assunzione di benzodiazepine e passaggio a lyrica?
- le sere in cui il dolore neuropatico non è molto disturbante ma un sonno naturale è impedito cosa si può assumere di lieve?
- gli spasmi involontari (dovuti a lyrica) che continuo ad avere sono un elemento di cui preoccuparsi?
- il laroxyl a dosaggi molto bassi ha una funzione contro il dolore neuropatico? A livello di effetti collaterali è preferibile o è plausibile usarlo alternativamente?
-l'iperico può essere una valida alternativa, in che misura interferisce con la terapia ormonale continua x endometriosi?
Grazie
Cordiali saluti
Mi rivolgo ai medici di questa sezione per avere alcuni chiarimenti nell'attesa di avere un confronto diretto con uno specialista.
Ho cistite interstiziale e endometriosi, un bruciore vescicale più o meno cronico (ci sono giorni in cui è più costante ed altri in cui ricompare ad intervalli).
I suggerimenti terapeutici giunti da urologa e neurologa sono differenti.
Per lungo tempo ho usato poche gocce di laroxyl e rivotril la sera per favorire l'addormentamento (tuttavia di notte mi alzavo per svuotare la vescica con frequenza che variava a seconda di vari fattori,attualmente la frequenza non è alta, però l'endometriosi sospetta a carico del nervo pudendo in concomitanza dell'ovulazione o di fattori ignoti induce un costante bruciore vescicale).
Per quest'ultima diagnosi mi è stato consigliato da usare da solo lyrica 25mg ogni sera. Pare avere sufficiente azione, sporadicamente mi accade che "non copra" a sufficienza e in mattinata mi svegli di nuovo il fastidio fisso.
Purtroppo ammetto che le tensioni psicofisiche determinate dalle malattie e dai lunghi trascorsi medici complessi mi hanno portato a "demonizzare la notte", a temere una dipendenza dalle benzodiazepine o da lyrica dacche' frequentemente ho avuto notti con un notevole sonno e incapacità ad addormentarmi, anche se lyrica lo avevo già assunto. Senz'ombra di dubbio, ahimè, alcune volte si insinua uno stato d'animo di tensione che rimurgina sulla paura di dipendenza da farmaci, sull'ingestibilita' di alcuni problemi di vita che hanno visto una battuta d'arresto a causa dell'ondata di preoccupazioni legate ai ritmi imposti dalle malattie, difficoltà nel trovare medici e terapie idonee ecc. Mi è difficile fare una sintesi efficace in questa sede, sebbene l'abbia già fatta per conto mio. Sono in attesa di cominciare un percorso psicologico. Attualmente ho avuto solo colloqui preliminari.. ma ciò che mi farebbe grande piacere è avere già un feedback su questi temi:
- come superare l'insonnia che talvolta si presenta anche dopo aver assunto lyrica 25mg (talvolta mi rassegno a prendere una gocca di rivotril o del valium o dei rimedi fitoterapici e con tale mix dormo, ma mi sveglio inevitabilmente frastornata,stanca); quindi quali consigli "pratici" potrei adottare a livello psicologico e farmacologico (cosa/quanto è bene non utilizzare in aggiunta a lyrica).
-vi è dipendenza dopo lungo periodo di assunzione di benzodiazepine e passaggio a lyrica?
- le sere in cui il dolore neuropatico non è molto disturbante ma un sonno naturale è impedito cosa si può assumere di lieve?
- gli spasmi involontari (dovuti a lyrica) che continuo ad avere sono un elemento di cui preoccuparsi?
- il laroxyl a dosaggi molto bassi ha una funzione contro il dolore neuropatico? A livello di effetti collaterali è preferibile o è plausibile usarlo alternativamente?
-l'iperico può essere una valida alternativa, in che misura interferisce con la terapia ormonale continua x endometriosi?
Grazie
Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
la sua appare una situazione complessa e purtroppo in un consulto a distanza non è possibile fornire risposte complete ad alcune sue domande che richiederebbero una valutazione globale attraverso una visita dal vivo.
In linea generale si può dire che le patologie cui fa riferimento ed in cui il dolore, secondo quanto recentemente appurato, presenta caratteristiche prevalenti di tipo neuropatico possono risentire positivamente di farmaci (quali ad esempio il Lyrica,ma non solo) o anche di terapie fisiche che agiscono sulla conduzione delle sensazioni dolorose a livello dei nervi.La dose attualmente assunta di Lyrica è molto al di sotto delle dosi consigliate dalla casa produttrice,comunque una eventuale sospensione dovrebbe avvenire per scalaggio graduale.
Il Laroxyl si usa a basso dosaggio nell'intento di innalzare la soglia del dolore del soggetto,a livello centrale,in maniera abbastanza indipendente dalla causa dello stesso.Pertanto,sempre in linea generale,può essereusato anche in associazione al Lyrica.
Per quanto concerne poi nel suo specifico i consigli terapeutici e le modalità d'uso dei farmaci sia quelli da me citati che altri che lei riporta nella sua richiesta fa parte di una complessa rete di interazioni che andrebbe valutata assieme al suo medico curante di riferimento.In patologie complesse quali la sua ,infatti,spesso si associano interventi con approcci tradizionali ad altri con farmaci della medicina complementare.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
la sua appare una situazione complessa e purtroppo in un consulto a distanza non è possibile fornire risposte complete ad alcune sue domande che richiederebbero una valutazione globale attraverso una visita dal vivo.
In linea generale si può dire che le patologie cui fa riferimento ed in cui il dolore, secondo quanto recentemente appurato, presenta caratteristiche prevalenti di tipo neuropatico possono risentire positivamente di farmaci (quali ad esempio il Lyrica,ma non solo) o anche di terapie fisiche che agiscono sulla conduzione delle sensazioni dolorose a livello dei nervi.La dose attualmente assunta di Lyrica è molto al di sotto delle dosi consigliate dalla casa produttrice,comunque una eventuale sospensione dovrebbe avvenire per scalaggio graduale.
Il Laroxyl si usa a basso dosaggio nell'intento di innalzare la soglia del dolore del soggetto,a livello centrale,in maniera abbastanza indipendente dalla causa dello stesso.Pertanto,sempre in linea generale,può essereusato anche in associazione al Lyrica.
Per quanto concerne poi nel suo specifico i consigli terapeutici e le modalità d'uso dei farmaci sia quelli da me citati che altri che lei riporta nella sua richiesta fa parte di una complessa rete di interazioni che andrebbe valutata assieme al suo medico curante di riferimento.In patologie complesse quali la sua ,infatti,spesso si associano interventi con approcci tradizionali ad altri con farmaci della medicina complementare.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 19.4k visite dal 28/07/2014.
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