Psicoterapie e farmacoterapia
Buongiorno Dottori, volevo un vostro parere su quanto mi è stato detto dal mio psichiatra, in pratica oltre ad avermi prescritto un antidepressivo per ansia e attacchi di panico mi ha consigliato di seguire un percorso di psicoterapia dicendomi che i miei vissuti erano stati difficili e quindi andavano elaborati, su questo non ho alcun dubbio anche perchè hanno creato in me dei meccanismi di pensiero molto controllanti sulla vita. Mi era quindi sorto il dubbio che con la sola terapia farmacologica non sarei tornato al benessere precedente lo scatenarsi dell'ansia, gli ho chiesto chiarimenti e mi ha risposto che con il farmaco sarei tornato a star bene se avesse funzionato ma allora non mi è chiaro il ruolo della psicoterapia, se con il farmaco potrei tornare a star bene quale potrebbe essere l'utilità della psicoterapia? Potrebbe magari essere che col solo farmaco non sarei in grado di tornare veramente al benessere precedente e solo con la psicoterapia questo fosse possibile ? La mia vita non è stata semplicissima ma me l'ero sempre cavata da solo, ora non capisco quali risultati aspettarmi dall'una e dall'altra terapia, potreste per caso aiutarmi a far luce su questi problemi? saluti
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Ha già avuto risposta alle sue domande nella richiesta precedente.
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Ex utente
Gentile Dottore mi scuso per l'insistenza ma con questa ansia è dura. Come dice Lei ancora non ho notato miglioramenti ma come mi è stato detto nell'altro consulto col dottor Savino è ancora presto per vederne purtroppo. Il farmaco in considerazione è in grado di eliminarli i pensieri ossessivi o solamente ridurli? Di qualsiasi natura essi siano? Saluti
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Ex utente
Immagino sia un sintomo ossessivo ma la mia testa lo valuta come bisogno reale, così come i pensieri che mi assalgono, sono consapevole che siano in buona parte frutto della mia immaginazione/paura ma la mia testa li vede come pericoli reali imminenti, non riesco più a svolgere le mie attività perchè la mia testa è perennemente impegnata a pensare a queste cose...la mia considerazione è giusta?
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Ex utente
A dire la verità ci ho provato più volte a interrompere questo circolo vizioso di pensieri ma non è per niente facile, nel senso che magari esco per fare dell'attività fisica e penso solo a quello poi appena rientro a casa e mi corico sul divano ritornano i pensieri ossessivi o magari guardo un film e per un po' riesco a concentrarmi solo su quello poi magari capita una scena e ritornano i pensieri ossessivi. Diciamo in poche parole che riesco a tenerli lontani per qualche ora al giorno ma alla fine basta un niente per farli ritornare e quando ritornano di conseguenza aumenta l'ansia e la paura di non uscirne più. Sto aspettando speranzoso che il farmaco inizi a fare effetto ma ancora questo effetto non si vede e mi viene il timore che tutto questo possa non finire più. La cosa buffa è che non esiste un pericolo imminente ma la mia testa ragiona come se qualcosa di brutto potesse accadere da un momento all'altro e vive nella continua attesa di questo evento impedendomi di rilassarmi e godermi le piccole cose come facevo prima. Ha qualche suggerimento su come poter interrompere questo circuito? Se posso chiederle, il farmaco una volta che inizia ad agire riesce da solo a contrastare questi pensieri o è necessario un lavoro psicoterapeutico/psicologico? cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.6k visite dal 24/07/2014.
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