Depressione e ansia possono degenerare?
Gentilissimi dottori,
Ho 28 anni, dal giugno del 2006 è iniziato un incubo senza fine. Il primo episodio, risalente appunto al giugno del 2006 si è verificato all'improvviso: mentre ero a lavoro iniziai ad avvertire giramenti di testa e tachicardia. Tornato a casa, appena entrato nella mia stanza, le mie gambe hanno ceduto. Trasportato d'urgenza in ospedale, dai controlli effettuati non risultò niente di anormale. Così ripresi la mia vita, con il terrore di poter vivere nuovamente quella esperienza. Da allora, almeno una volta a settimana, avevo sensazione di:
- tachicardia
- nodo alla gola
- insofferenza al caldo e all'umidità
- iperidrosi (mani e piedi)
- sensazione perenne di confusione mentale
Nell'ultimo anno, forse a causa di tanti problemi personali, legati al lavoro e a cocenti delusioni in ogni campo, economico in primis, questi episodi non mi hanno dato tregua. Mi sono sottoposto a diversi esami per individuare "un male".....ma niente. Recentemente, ho anche fatto l'esame della tiroide nella "speranza" di trovare il problema. Solo il gastroenterologo mi ha diagnosticato una sindrome del colon irritabile...e pochi mesi dopo ho avuto anche una gastroenterite acuta con ricovere in medicina d'urgenza....
Gli episodi adesso hanno cadenza quasi quotidiana e al loro insorgere avverto:
- necessità di fuggire, di nascondermi (ad es. in un bagno pubblico)
- giramenti di testa
- confusione mentale, talvolta estrema
- pensieri negativi, solo negativi
- eccessiva aggressività nei confronti dei miei familiari e amici
- impossibilità nel legarmi sentimentalmente ad una donna
- senso di sconfitta, di inutilità sociale
- talvolta....voglia di morire.
A seguito di un diverbio con il mio datore di lavoro, ho avuto una specie di esaurimento nervoso e cosi, subito dopo, tra l'altro pochi giorni addietro, ho finalmente deciso di rivolgermi ad un neuropsichiatra, al quale ho raccontato quasi il lacrime il mio malessere. Dopo avermi suggerito di darci un taglio con la caffeina, mi ha rassicurato dicendomi che, altro non si tratta se non di Disturbo da Attacchi di panico e ansia che trovano origine nei problemi connessi alla mia attività lavorativa....
Pertanto mi ha prescritto:
- Cipralex gocce (prima 3 gocce x 2 giorni, poi 6 gocce x 4 giorni e infine 8 gocce per ben 90 giorni) la sera
- Lexotan gocce (8 gocce) la sera
Il medico sostiene che non è niente di grave e che si può guarire....io invece temo di andare incontro alla follia, anche perche, nonostante la cura iniziata da due giorni, non vedo miglioramenti.
Secondo voi è possibile guarire? Grazie
Ho 28 anni, dal giugno del 2006 è iniziato un incubo senza fine. Il primo episodio, risalente appunto al giugno del 2006 si è verificato all'improvviso: mentre ero a lavoro iniziai ad avvertire giramenti di testa e tachicardia. Tornato a casa, appena entrato nella mia stanza, le mie gambe hanno ceduto. Trasportato d'urgenza in ospedale, dai controlli effettuati non risultò niente di anormale. Così ripresi la mia vita, con il terrore di poter vivere nuovamente quella esperienza. Da allora, almeno una volta a settimana, avevo sensazione di:
- tachicardia
- nodo alla gola
- insofferenza al caldo e all'umidità
- iperidrosi (mani e piedi)
- sensazione perenne di confusione mentale
Nell'ultimo anno, forse a causa di tanti problemi personali, legati al lavoro e a cocenti delusioni in ogni campo, economico in primis, questi episodi non mi hanno dato tregua. Mi sono sottoposto a diversi esami per individuare "un male".....ma niente. Recentemente, ho anche fatto l'esame della tiroide nella "speranza" di trovare il problema. Solo il gastroenterologo mi ha diagnosticato una sindrome del colon irritabile...e pochi mesi dopo ho avuto anche una gastroenterite acuta con ricovere in medicina d'urgenza....
Gli episodi adesso hanno cadenza quasi quotidiana e al loro insorgere avverto:
- necessità di fuggire, di nascondermi (ad es. in un bagno pubblico)
- giramenti di testa
- confusione mentale, talvolta estrema
- pensieri negativi, solo negativi
- eccessiva aggressività nei confronti dei miei familiari e amici
- impossibilità nel legarmi sentimentalmente ad una donna
- senso di sconfitta, di inutilità sociale
- talvolta....voglia di morire.
A seguito di un diverbio con il mio datore di lavoro, ho avuto una specie di esaurimento nervoso e cosi, subito dopo, tra l'altro pochi giorni addietro, ho finalmente deciso di rivolgermi ad un neuropsichiatra, al quale ho raccontato quasi il lacrime il mio malessere. Dopo avermi suggerito di darci un taglio con la caffeina, mi ha rassicurato dicendomi che, altro non si tratta se non di Disturbo da Attacchi di panico e ansia che trovano origine nei problemi connessi alla mia attività lavorativa....
Pertanto mi ha prescritto:
- Cipralex gocce (prima 3 gocce x 2 giorni, poi 6 gocce x 4 giorni e infine 8 gocce per ben 90 giorni) la sera
- Lexotan gocce (8 gocce) la sera
Il medico sostiene che non è niente di grave e che si può guarire....io invece temo di andare incontro alla follia, anche perche, nonostante la cura iniziata da due giorni, non vedo miglioramenti.
Secondo voi è possibile guarire? Grazie
[#1]
Teme di andare incontro alla follia (qualsiasi cosa significhi) perché la preoccupazione di impazzire è un sintomo dei disturbi d'ansia.
Con il suo medico affronti il problema e lo tratti, come le ha detto è curabile.
Con il suo medico affronti il problema e lo tratti, come le ha detto è curabile.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 31/07/2008.
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