Disturbo d'ansia?
Gentili dottori, vi scrivo per sottoporvi una questione molto importante, soffro di ansia, un'ansia che neanche io riesco a definire bene, ma la mia storia è questa.
Premettendo che un certo livello di ansia l'ho sempre portato con me, all'incirca due anni fa ho cominciato un percorso, in seguito ad un litigio con mio fratello per un rapporto non sempre felice, ad un certo punto nella mia camera ho cominciato ad avere la visione di me che saltavo dalla finestra, immagine nella mente estramamente nitida, cosa che scatenò in me un panico incredibile e da qui è cominciata la mia esperienza molto dura che nn è ancora finita purtroppo. Da quel momento una breve visita alla psichiatra di mia madre (paziente oncologica con depressione maggiore) mi annuncio semplicemente che ero scompensato e mi prescrisse cipralex più xanax, quello che credo sia per voi un protocollo. Devo dire che il cipralex ha fatto il suo effetto e sono stato bene, ma dentro di me sentivo che non potevo andare avanti cosi e quindi cominciai un percorso di psicoterapia con la sanità pubblica con un giovane professionista e ad essere seguito da uno psichiatra che nella mia città è uno dei più preparati. Sono stati due anni in cui credo di aver conseguito dei risultati, premetto che ho seguito una psicoterapia con il metodo dell'analisi transazionale, anche se i livelli d'ansia si facevano sentire ogni tanto, però erano sotto controllo, ho conosciuto perfino una ragazza di cui mi sono innamorato e anche se in maniera difficile ho cominciato una relazione.
Gradualmente ho cominciato a scalare il farmaco fino alla sua completa eliminazione qualche mese fa, ma eccoci qui ad oggi...
Qualche settimana ho assistito al malessere della nonna della mia ragazza, (purtroppo pur essendo infermiere non ero abilitato blsd) che gli causò un forte scompenso, dove lei ( la mia fidanzata) incomincià a gridare e a rischiare lo svenimento; arrivò il 118 e l'intervento riusci tanto che la nonna si riprese anche se una settimana dopo spirò.
Da quel giorno non so cosa mia sia successo, ho cominciato gradualmente ad avere attacchi d'ansia, e come se automaticamente vedessi il mio futuro ocn lei in completa solitudine e sofferenza, ho visto la morte dei miei genitori e io solo. e sono tornati di nuovo pensieri di morte la finestra la perdita di controllo, la paura di dover dipendere a vita da medici e farmaci e di far del male a me stesso e agli altri. Non so perchè sia successo questo, forse perchè è venuto fuori un nodo del mio vissuto non ancora sciolto, premetto che io nn so se sia propriamente depresso, altrimenti non credo che sarei qui a scrivervi, ma sono tempestato da pensieri negativi. Certo la psicoterpia qualche risultato lo ha dato perchè ora in parte riesco a mettere in discussione i miei pensieri, ma l'ansia generale di non essere all'altezza del futuro, di avere una famiglia e dipendere ancora da farmaci o terapie o di far del male a qualcuno o a me stesso è davvero forte spero possiate consig
Premettendo che un certo livello di ansia l'ho sempre portato con me, all'incirca due anni fa ho cominciato un percorso, in seguito ad un litigio con mio fratello per un rapporto non sempre felice, ad un certo punto nella mia camera ho cominciato ad avere la visione di me che saltavo dalla finestra, immagine nella mente estramamente nitida, cosa che scatenò in me un panico incredibile e da qui è cominciata la mia esperienza molto dura che nn è ancora finita purtroppo. Da quel momento una breve visita alla psichiatra di mia madre (paziente oncologica con depressione maggiore) mi annuncio semplicemente che ero scompensato e mi prescrisse cipralex più xanax, quello che credo sia per voi un protocollo. Devo dire che il cipralex ha fatto il suo effetto e sono stato bene, ma dentro di me sentivo che non potevo andare avanti cosi e quindi cominciai un percorso di psicoterapia con la sanità pubblica con un giovane professionista e ad essere seguito da uno psichiatra che nella mia città è uno dei più preparati. Sono stati due anni in cui credo di aver conseguito dei risultati, premetto che ho seguito una psicoterapia con il metodo dell'analisi transazionale, anche se i livelli d'ansia si facevano sentire ogni tanto, però erano sotto controllo, ho conosciuto perfino una ragazza di cui mi sono innamorato e anche se in maniera difficile ho cominciato una relazione.
Gradualmente ho cominciato a scalare il farmaco fino alla sua completa eliminazione qualche mese fa, ma eccoci qui ad oggi...
Qualche settimana ho assistito al malessere della nonna della mia ragazza, (purtroppo pur essendo infermiere non ero abilitato blsd) che gli causò un forte scompenso, dove lei ( la mia fidanzata) incomincià a gridare e a rischiare lo svenimento; arrivò il 118 e l'intervento riusci tanto che la nonna si riprese anche se una settimana dopo spirò.
Da quel giorno non so cosa mia sia successo, ho cominciato gradualmente ad avere attacchi d'ansia, e come se automaticamente vedessi il mio futuro ocn lei in completa solitudine e sofferenza, ho visto la morte dei miei genitori e io solo. e sono tornati di nuovo pensieri di morte la finestra la perdita di controllo, la paura di dover dipendere a vita da medici e farmaci e di far del male a me stesso e agli altri. Non so perchè sia successo questo, forse perchè è venuto fuori un nodo del mio vissuto non ancora sciolto, premetto che io nn so se sia propriamente depresso, altrimenti non credo che sarei qui a scrivervi, ma sono tempestato da pensieri negativi. Certo la psicoterpia qualche risultato lo ha dato perchè ora in parte riesco a mettere in discussione i miei pensieri, ma l'ansia generale di non essere all'altezza del futuro, di avere una famiglia e dipendere ancora da farmaci o terapie o di far del male a qualcuno o a me stesso è davvero forte spero possiate consig
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Gentile utente,
probabilmente i risultati della psicoterapia non sono stati completi,o comunque tali da metterla al riparo da possibili ricadute nei momenti di stress acuto.Penso che valga la pena riprendere il discorso con il suo psicoterapeuta,ed eventualmente anche valutare con uno psichiatra di fiducia un eventuale intervento farmacologico,senza essere ossessionato dal timore di dover dipendere a vita da farmaci o medicine per conseguire il suo benessere personale.Spesso la maturazione dei sistemi dell'ansia può richiedere tempi lunghi,ma non interminabili.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
probabilmente i risultati della psicoterapia non sono stati completi,o comunque tali da metterla al riparo da possibili ricadute nei momenti di stress acuto.Penso che valga la pena riprendere il discorso con il suo psicoterapeuta,ed eventualmente anche valutare con uno psichiatra di fiducia un eventuale intervento farmacologico,senza essere ossessionato dal timore di dover dipendere a vita da farmaci o medicine per conseguire il suo benessere personale.Spesso la maturazione dei sistemi dell'ansia può richiedere tempi lunghi,ma non interminabili.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
[#2]
Utente
Grazie mille della risposta dottore, quindi lei ritiene che il mio non sia un disturbo depressivo? perchè il mio timore maggiore è proprio quello. Purtroppo non so se la situazione in chi mi sono trovato sia stato la causa di tutto questo. Lo psicoterapeuta mi dice che devo accettare i miei limiti e accettare che sono cosi.
purtroppo la mia paura di perdita di controllo compare nei momenti di stress assieme a pensieri di questo tipo e l'idea di fare sciocchezze mi terrorizza. Mi sono visto con queste fantasie proiettato e mi è venuta la paura del futuro anche sentendo di questi casi di depressione o di gente che fa del male ai propri cari. Io mi son visto con figli e la paura di fargli del male. Non se alla fine sia questa relazione ad essere stata distruttiva visto che è stata molto difficile o è qualcosa dentro di me ma in quei momenti mi sono visto inadeguato in generale ed è sorto in me un senso di incertezza per il futuro mai avuto cosi. Mi ripeto che ovviamente il futuro non si conosce e non può andare sempre cosi spero che possa funzionare.
Grazie
purtroppo la mia paura di perdita di controllo compare nei momenti di stress assieme a pensieri di questo tipo e l'idea di fare sciocchezze mi terrorizza. Mi sono visto con queste fantasie proiettato e mi è venuta la paura del futuro anche sentendo di questi casi di depressione o di gente che fa del male ai propri cari. Io mi son visto con figli e la paura di fargli del male. Non se alla fine sia questa relazione ad essere stata distruttiva visto che è stata molto difficile o è qualcosa dentro di me ma in quei momenti mi sono visto inadeguato in generale ed è sorto in me un senso di incertezza per il futuro mai avuto cosi. Mi ripeto che ovviamente il futuro non si conosce e non può andare sempre cosi spero che possa funzionare.
Grazie
[#3]
Utente
Gentile dottore volevo aggiornarla, sono stato dallo psichiatra, che mi ha suggerito di prendermi del tempo per elaborare quello che è successo e mi ha prescritto tavor per due settimane ed eventualmente riprendere la cura con cipralex. sono stato anche dal mio terapeuta che alla fine si è quasi arrabbiato e ho avuto l'impressione quasi che volesse fermare la terapia per passare ad un altro professionista perchè mi sono bloccato. Con il tavor l'ansia fisica si è ridotta notevolmente, ma dentro di me l'ansia per il futuro e di una ricaduta è molto forte, pur non avendo un vissuto grave è come se mi fossi bloccato, automaticamente visualizzo il mio futuro come se fossi sposato e non riuscissi a stare bene fino a vedere gli anni che passano con un fretta smisurata e la paura di non riuscire a gestirli e le visioni negative tornano. Non so perchè penso al futuro e ho paura nonostante anni di yoga e pratica, all'improvviso è come se i miei 31 anni mi pesassero come se mi trovassi al limite in cui debba per forza concludere qualcosa, i vecchi interessi mi sforzo di coltivarli ma sono sempre distratto vorrei capire perchè mi è accaduto questo all'improvviso... spero possiate darmi un consiglio grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 20/07/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.