Interazione tra prodotti fitoterapici e psicofarmaci

Gentili dottori,
posto questo quesito per conto di mia madre.

Buongiorno. Sono una donna di 58 anni in depressione con forte componente ansiosa. Dopo tre pschiatri dai quali sono stata seguita con scarso successo, ( i serotoninergici di varia componente e natura non hanno sortito nessun effetto) il quarto al quale mi sono rivolta soprattutto per i miei gravi problemi di insonnia mi ha tolto il Rivotril (10 gocce alla sera) e l'ha sostituito con il Trittico da 50 mg e con il Tavor da 2,5 che già assumevo.
Purtroppo dopo due giorni durante i quali mi pareva di essere migliorata l'ansia è invece aumentata tanto che per dormire ho dovuto di mia iniziativa prendere insieme uno xanax da 0, 50. Ho risentito lo pschiatra ma è in ferie, così la sostituta mi ha rimesso il Rivotril e ha portato a 1 e mezza le compresse di Trittico.
Io adesso dormo un po' di più ma durante il giorno ( come prima d'altronde) mi sento sempre stanca, insonnolita e con mal di testa localizzato a dx della tempia, sintomo che si aggravano nel pomeriggio. Da un po' di tempo per acquistare tono ed energia ho cominciato ad assumere l'Erba d'orzo (6mg al giorno) anche per aiutare l'intestino che ha notevoli problemi di stipsi (forte fonte di ansia). Leggendo il libro sull'erba d'orzo c'è scritto che aiuta nello stress, nell'insonnia e nella depressione ma contiene fenilanalina che si trasforma in tirosina un precursore per la sintesi della noradrenalina. Questo non potrebbe interferire con il Trittico e creare più ansia? La pschiatra consultata non sa niente di fitoterapia conosce solo l'iperico.

Vi ringrazio per la disponibilità e vi saluto cordialmente.
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75
Con tutte le precauzioni imposte da un consulto a distanza e per interposta persona possiamo ipotizzare che i disturbi esperiti derivino sostanzialmente da una forma di astinenza da benzodiazepine (rivotril, etc) che il Trittico (in quanto non benzodiazepinico) non può evitare. Al contrario la sonnolenza potrebbe essere in parte dovuta proprio al Trittico, nella formulazione a lunga durata di azione ("AC").
La tirosina è precursore di ormoni e neurotrasmettitori e comunque, in linea di massima, è bene non associare farmaci e "fitoterapici". Questi ultimi, seppur in voga per una erronea idea di 'vegetale=naturale=innocuo' (solitamente i tossici più potenti sono 'naturali'), hanno molto spesso un effetto farmacologico con vantaggi, svantaggi, interazioni ed effetti collaterali.

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

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Utente
Utente
Vi ringrazio davvero molto per la risposta. Ieri mia madre si è svegliata con il viso coperto di ecchimosi: può essere un effetto collaterale di qualcuno degli psicofarmaci che assume? Finora non era mai successo. Va sospesa l'assunzione? Grazie ancora
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75
Ecchimosi? Solo sul volto o su tutto il corpo?
In ogni caso sospenda tutto, inclusi eventuali fitoterapici e le faccia fare visita ed analisi al Pronto Soccorso.
Ci faccia sapere
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Utente
Utente
Gentile dottore, queste le novità: mia madre ha sospeso il Trittico (presumibilmente responsabile delle ecchimosi secondo lo psichiatra) e ha iniziato una nuova terapia con un altro specialista che sta cercando di scalare i molti farmaci sostituendoli - se non ho capito male - con una variante moderna della terapia elettroconvulsivante. Speriamo bene perchè è l'ultima spiaggia...
Grazie ancora
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75
tDCS o TMS?
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Utente
Utente
A memoria credo tDCS, ma domani chiedo delucidazioni. Oggi ha fatto due sedute a distanza di alcune ore e domani ha la terza e ultima...
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75
Bene, è una tecnica relativamente recente e non di rado efficace. Non la definirei "ultima spiaggia", se esiste l'indicazione la terapia più efficace resta la TEC, il vecchio "elettroshock" praticato con le recenti tecniche ed attrezzature in regime di day hospital.
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Utente
Utente
La ringrazio. E' da quasi 3 anni che andiamo avanti e sono state provate - credo - tutte le molecole disponibili tra cui anche farmaci per l'epilessia e il disturbo bipolare... E' un continuo pellegrinaggio da nuovi psichiatri, naturopati, medici specialisti, agopuntori, erboristi, nutrizionisti, santoni... con uno sforzo economico non indifferente e risultati pressochè nulli. Davvero speriamo che questa sia la volta buona. Purtoppo in famiglia c'è una componente depressivo/ansiosa probabilmente di natura ereditaria (sia io che mio fratello soffriamo di DOC) e quindi non ci aspettiamo conversioni miracolose, ma una più accettabile gestione della quotidianità certamente sì...
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