Risvegli notturni e bulimia
Salve,
sono una donna di 37 anni. Sposata con due figlie, impiegata e normopeso.
Fin da quando sono bambina ho l'abitudine, non controllabile, di alzarmi la notte e mangiare. Di norma questo accade almeno una volta a notte, fino a 5 volte per notte. L'acutizzarsi dei sintomi è apparentemente slegata da fattori di stress esogeni. Ho un passato di bulimia in età adolescenziale, con vomito procurato, ma terminata la fase adolescenziale non si è più ripetuto.
Sono rimasta orfana di madre all'età di 1 anno, e ho vissuto un infanzia e adolescenza dolorosa e difficile.
Sono stata 2 anni in terapia dai miei 18 a 20 anni con uno psichiatra per problemi di attacchi di panico, somatizzazioni, insonnia ecc ecc. La terapia ha dato ottimi risultati ma non sul versante dei risvegli notturni. Psicoterapia senza l'ausilio di farmaci.
A 26 anni ho fatto un altro percorso terapeutico di una anno con scarsi risultati.
A 30 anni ho provato per un anno un percorso con un terapista bioenergetico, con scarsi risultati.
Ho provato, in ausilio con il medico di base, sonniferi, ansiolitici, ricaptatori delle serotonina e della dopamina, ma ho avuti scarsi risultati.
Ho letto della Sindrome del mangiare di notte (NES) e mi ritrovo molto bene nella descrizione oggettiva abitudinaria, ma l'aspetto emotivo mi rappresenta di meno. Non sono depressa. Il mio umore migliore durante la giornata, ed è normalmente allegro la sera. Ho un ciclo circadiano decisamente serotino. La dissonia non si verifica quando dormo di giorno.
Ho letto che la terapia a dosaggi pieni con la Sertralina da buoni risultati.
Credete che possa essere un tentativo valido?
Dovrebbe essere coadiuvata da altro? (Vit. B6-B3; Triptofano, Melatonia?)
Potete consigliarmi come iniziare con il piede giusto?
sono una donna di 37 anni. Sposata con due figlie, impiegata e normopeso.
Fin da quando sono bambina ho l'abitudine, non controllabile, di alzarmi la notte e mangiare. Di norma questo accade almeno una volta a notte, fino a 5 volte per notte. L'acutizzarsi dei sintomi è apparentemente slegata da fattori di stress esogeni. Ho un passato di bulimia in età adolescenziale, con vomito procurato, ma terminata la fase adolescenziale non si è più ripetuto.
Sono rimasta orfana di madre all'età di 1 anno, e ho vissuto un infanzia e adolescenza dolorosa e difficile.
Sono stata 2 anni in terapia dai miei 18 a 20 anni con uno psichiatra per problemi di attacchi di panico, somatizzazioni, insonnia ecc ecc. La terapia ha dato ottimi risultati ma non sul versante dei risvegli notturni. Psicoterapia senza l'ausilio di farmaci.
A 26 anni ho fatto un altro percorso terapeutico di una anno con scarsi risultati.
A 30 anni ho provato per un anno un percorso con un terapista bioenergetico, con scarsi risultati.
Ho provato, in ausilio con il medico di base, sonniferi, ansiolitici, ricaptatori delle serotonina e della dopamina, ma ho avuti scarsi risultati.
Ho letto della Sindrome del mangiare di notte (NES) e mi ritrovo molto bene nella descrizione oggettiva abitudinaria, ma l'aspetto emotivo mi rappresenta di meno. Non sono depressa. Il mio umore migliore durante la giornata, ed è normalmente allegro la sera. Ho un ciclo circadiano decisamente serotino. La dissonia non si verifica quando dormo di giorno.
Ho letto che la terapia a dosaggi pieni con la Sertralina da buoni risultati.
Credete che possa essere un tentativo valido?
Dovrebbe essere coadiuvata da altro? (Vit. B6-B3; Triptofano, Melatonia?)
Potete consigliarmi come iniziare con il piede giusto?
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Iniziare con il piede giusto vuol dire farsi visitare da uno psichiatra che possa stabilire se introdurre una terapia, a sua discrezione, od altre strategie terapeutiche adatte.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Grazie mille per la risposta.
Tra le varie visite ho avuto un colloquio con uno psichiatra neurologo il quale mi aveva consigliato oltre ad un sostegno psicoterapico, che vedrò di prendere comunque nuovamente in considerazione, degli antipsicotici.
Sia io che mio marito, che è anche il mio medico, non siamo però stati d'accordo con l'uso di antispicotici,
Non sto pensando di autoprescrivermi la Setralina, sono comunque seguita da mio marito, volevo avere un parere da chi di voi avesse avuto già esperienza di terapia per problemi di dissonia abbinata a comportamento bulimico.
Grazie comunque
Tra le varie visite ho avuto un colloquio con uno psichiatra neurologo il quale mi aveva consigliato oltre ad un sostegno psicoterapico, che vedrò di prendere comunque nuovamente in considerazione, degli antipsicotici.
Sia io che mio marito, che è anche il mio medico, non siamo però stati d'accordo con l'uso di antispicotici,
Non sto pensando di autoprescrivermi la Setralina, sono comunque seguita da mio marito, volevo avere un parere da chi di voi avesse avuto già esperienza di terapia per problemi di dissonia abbinata a comportamento bulimico.
Grazie comunque
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Non può fare una richiesta prescrittive soprattutto se a questa consegue un uso del consiglio come una prescrizione sebbene mediata da un medico.
A mio parere, la modalità di evitare il controllo specialistico non può essere considerata corretta.
A mio parere, la modalità di evitare il controllo specialistico non può essere considerata corretta.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.4k visite dal 17/07/2014.
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