Ridurre gli effetti residui dell'ausilio al sonno con antistaminici
Buonasera,
a seguito di un periodo piuttosto pesante di depressione, dal quale sono uscito, adesso l'ultima cosa che era rimasta era una certa inefficacia nell'utilizzo del tempo. Dopo un ultimo sforzo, questo e' stato risolto, mi alzo regolarmente alle 6 tutti i giorni, abitudine che intendo tenere vita natural durante. Di tutto il passato l'unica cosa alla quale non sono riuscito a porre rimedio e' l'insonnia, resistente a tutto ma proprio tutto, tranne che a due antistaminici, la niaprazina (Nopron non piu' prodotto) e la prometazina (ex Farganesse, ora galenico), nessuna assuefazione e altri vantaggi. Comunque del resto niente funzionava, forse l'anestesia generale...
Nel tempo pero', anche in considerazione che piu' che dormire adesso mi interessa >riposare<, la cappa residua ha creato sempre di piu' un'ovattatura che non rende utile, solo in modo diverso, rispetto al dormire male, le ore in piedi, e con il tempo si e' fatta sempre piu' fastidiosa.
Vorrei sapere se, dai rimedi della nonna, a qualche cosa di piu' tecnicamente adatto, c'e' qualcosa che posso fare per neutralizzare la cappa residua, dato che il sonno, se poi si traduce in un tonto diurno, non svolge il suo scopo.
Grazie
PS. Farei questa domanda al beneamato vostro collega, che penso' questa soluzione efficace, se non avesse deciso di 'andarsene' troppo presto.
a seguito di un periodo piuttosto pesante di depressione, dal quale sono uscito, adesso l'ultima cosa che era rimasta era una certa inefficacia nell'utilizzo del tempo. Dopo un ultimo sforzo, questo e' stato risolto, mi alzo regolarmente alle 6 tutti i giorni, abitudine che intendo tenere vita natural durante. Di tutto il passato l'unica cosa alla quale non sono riuscito a porre rimedio e' l'insonnia, resistente a tutto ma proprio tutto, tranne che a due antistaminici, la niaprazina (Nopron non piu' prodotto) e la prometazina (ex Farganesse, ora galenico), nessuna assuefazione e altri vantaggi. Comunque del resto niente funzionava, forse l'anestesia generale...
Nel tempo pero', anche in considerazione che piu' che dormire adesso mi interessa >riposare<, la cappa residua ha creato sempre di piu' un'ovattatura che non rende utile, solo in modo diverso, rispetto al dormire male, le ore in piedi, e con il tempo si e' fatta sempre piu' fastidiosa.
Vorrei sapere se, dai rimedi della nonna, a qualche cosa di piu' tecnicamente adatto, c'e' qualcosa che posso fare per neutralizzare la cappa residua, dato che il sonno, se poi si traduce in un tonto diurno, non svolge il suo scopo.
Grazie
PS. Farei questa domanda al beneamato vostro collega, che penso' questa soluzione efficace, se non avesse deciso di 'andarsene' troppo presto.
[#2]
Utente
Grazie,
no, mi riferivo a come contrastare gli effetti residui del medicinale, il nopron aveva iniziato anche lui a protrarre la cappa, o rimbambimento che forse rende meglio l'idea, dopo il risveglio. Con la prometazina, nonostante mi svegli comunque prima che suoni la sveglia alle 6, l'effetto di rimbambimento ,simile a quello che si ha quando ci alza magari per andare in bagno durante la notte, si protrae per molto tempo anche 5 o 6 ore. Questo effetto ovatta rende il dormire meglio, inutile, dato che uscire poi dal rintontimento richiede tempo.
Considerando che gia' alle 6 inizio con attivita' di sviluppo software e studio di linguaggi di programmazione, a poco mi serve essermi girato poco nel letto, se poi ho i cotton fioc nelle orecchie.
Per questo chiedevo cosa potrei fare per uscire rapidamente, da qualche cosa di medico (come lo abbiamo messo lo facciamo sfumare in qualche modo, prometazina che viene, prometazina che va) a qualcosa piu' "rimedio della nonna" (caffe' con il limone da voci di corridoio, per dirne una, anche se forse a questo preferisco il mal di testa...).
Come avevo scritto all'inizio dopo anni che non dormivo, per un po mi e' stato piu' che sufficiente riuscirci (mi ricordo ancora il primo giorno che ho dormito con il nopron come un miracolo) ma adesso non serve a nulla se non posso una volta sveglio usare il tempo che ho a disposizione.
Grazie per la risposta (non sapevo che il nopron venisse ancora prodotto, e mi risulta ancora adesso che non venga fatto piu' da nessuna parte, ma sarebbe comunque meglio perche' ha un tempo di 30 minuti, contro le 4 h circa della prometazina, per iniziare a fare effetto e condiziona meno i programmi nel frattempo).
no, mi riferivo a come contrastare gli effetti residui del medicinale, il nopron aveva iniziato anche lui a protrarre la cappa, o rimbambimento che forse rende meglio l'idea, dopo il risveglio. Con la prometazina, nonostante mi svegli comunque prima che suoni la sveglia alle 6, l'effetto di rimbambimento ,simile a quello che si ha quando ci alza magari per andare in bagno durante la notte, si protrae per molto tempo anche 5 o 6 ore. Questo effetto ovatta rende il dormire meglio, inutile, dato che uscire poi dal rintontimento richiede tempo.
Considerando che gia' alle 6 inizio con attivita' di sviluppo software e studio di linguaggi di programmazione, a poco mi serve essermi girato poco nel letto, se poi ho i cotton fioc nelle orecchie.
Per questo chiedevo cosa potrei fare per uscire rapidamente, da qualche cosa di medico (come lo abbiamo messo lo facciamo sfumare in qualche modo, prometazina che viene, prometazina che va) a qualcosa piu' "rimedio della nonna" (caffe' con il limone da voci di corridoio, per dirne una, anche se forse a questo preferisco il mal di testa...).
Come avevo scritto all'inizio dopo anni che non dormivo, per un po mi e' stato piu' che sufficiente riuscirci (mi ricordo ancora il primo giorno che ho dormito con il nopron come un miracolo) ma adesso non serve a nulla se non posso una volta sveglio usare il tempo che ho a disposizione.
Grazie per la risposta (non sapevo che il nopron venisse ancora prodotto, e mi risulta ancora adesso che non venga fatto piu' da nessuna parte, ma sarebbe comunque meglio perche' ha un tempo di 30 minuti, contro le 4 h circa della prometazina, per iniziare a fare effetto e condiziona meno i programmi nel frattempo).
[#3]
Il rimedio più ovvio (se l'effetto di sedazione è legato solo al farmaco e non a sintomi residui depressivi) è "giocare" con l'emivita del medicinale ed anticiparne il più possibile l'assunzione e/o ridurne il dosaggio.
Detto questo la caffeina può aiutare, anche se suscettibile di abuso, in studi relativamente recenti ha mostrato persino una certa attività antidepressiva.
Di altri rimedi "della nonna" (senza alcun sarcasmo) non ho sufficiente conoscenza e confido nell'aiuto dei colleghi.
Detto questo la caffeina può aiutare, anche se suscettibile di abuso, in studi relativamente recenti ha mostrato persino una certa attività antidepressiva.
Di altri rimedi "della nonna" (senza alcun sarcasmo) non ho sufficiente conoscenza e confido nell'aiuto dei colleghi.
[#4]
Utente
Grazie,
il problema e' la imprevedibilita' del sonno naturale, anche se ho verificato che andando a dormire all'1.00 e svegliandomi alle 5.30,6.00 ho ottenuto ottimi risultati nonostante le poche ore. Purtoppo non e' un orario facile da mantenere, perche' trattenersi fino all'1.00,1.30 puo' essere piuttosto difficile, se va fatto tutti i giorni.
Altri slot temporali anticipati non funzionano.
Intanto potrebbe essere anche l'avere sospeso per alcuni mesi, provo periodicamente ad eliminare anche questa ultima faccenda, e nel frattempo avere modificato gli orari, anticipando almeno 3 ore la sveglia, che sta creando qualche problema.
Prenderlo troppo presto potrebbe indurre un sonno forzoso in anticipo, con gli occhi che non si riescono a tenere aperti (effetto anestesia), quando vanno a dormire i neonati, anche se gia' stasera ho anticipato alle 20.00.
Sul ridurre il dosaggio, essendo un galenico potrei provare a farne fare delle capsule a dosaggio minore, ma la perplessita' e' che come scrivevo, pur perdurando dopo il risveglio, il rintontimento, mi sveglio gia' cosi' verso le 4.45, e non vorrei che alla fine riducendo il dosaggio, con il rintontimento sparisca anche l'effetto.
Sarebbe piu' comprensibile se il rintontimento fosse collegato al doversi svegliare alle 6 a causa della sveglia, ma in realta' mi sveglio piu' di un'ora prima autonomamente.
Grazie
il problema e' la imprevedibilita' del sonno naturale, anche se ho verificato che andando a dormire all'1.00 e svegliandomi alle 5.30,6.00 ho ottenuto ottimi risultati nonostante le poche ore. Purtoppo non e' un orario facile da mantenere, perche' trattenersi fino all'1.00,1.30 puo' essere piuttosto difficile, se va fatto tutti i giorni.
Altri slot temporali anticipati non funzionano.
Intanto potrebbe essere anche l'avere sospeso per alcuni mesi, provo periodicamente ad eliminare anche questa ultima faccenda, e nel frattempo avere modificato gli orari, anticipando almeno 3 ore la sveglia, che sta creando qualche problema.
Prenderlo troppo presto potrebbe indurre un sonno forzoso in anticipo, con gli occhi che non si riescono a tenere aperti (effetto anestesia), quando vanno a dormire i neonati, anche se gia' stasera ho anticipato alle 20.00.
Sul ridurre il dosaggio, essendo un galenico potrei provare a farne fare delle capsule a dosaggio minore, ma la perplessita' e' che come scrivevo, pur perdurando dopo il risveglio, il rintontimento, mi sveglio gia' cosi' verso le 4.45, e non vorrei che alla fine riducendo il dosaggio, con il rintontimento sparisca anche l'effetto.
Sarebbe piu' comprensibile se il rintontimento fosse collegato al doversi svegliare alle 6 a causa della sveglia, ma in realta' mi sveglio piu' di un'ora prima autonomamente.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 14/07/2014.
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