Tentato suicidio
Buongiorno Dottori,
vi scrivo perchè purtroppo una mia carissima amica, nonchè la madrina di mio figlio, 32enne tra pochi gg., il 30 giugno ha tentato il suicidio, in primis cercando di bere dell'acido muriatico, ma a detta sua "troppo cattivo da mandar giù" ( lasciandole in bocca delle vesciche) e quindi ha preso 2 scatole e mezza di pastiglie per epilessia accompagnandole con della vodka e lasciando un biglietto ai suoi genitori scrivendo " non è giusto che pagate voi per i miei errori". dopo 2 lavande gastriche e vari flebi di soluzione salina, adesso,da venerdì è tornata a casa. tra l'altro qualche giorno prima era andata da un suo amico chiedendogli come poteva fare per ammazzare il cane. Lei ha convissuto per 15 anni con una persona che non l'ha mai amata, egoista e poco rispettosa nei suoi confronti, l'ha ingannata dicendole che l'avrebbe sposata e così non è stato, quando lei gli ha chiesto un figlio, lui gli ha portato a casa un cane, ammalato di epilessia, poi quando l'ha richiesto, le è arrivato a casa un altro cane. alla fine dopo tante sofferenze e paura di ammettere il suo fallimento, secondo lei, ha deciso di lasciarlo. è tornata dai suoi genitori e a lui gli ha lasciato tutto, casa compresa, xchè voleva solo chiudere con lui e basta! quando ha saputo che lui aveva trovato un'altra, lei è scesa ancor di più in depressione, aveva perso interesse in tutto, era sempre stanca, aveva sempre sonno e nonostante avesse cambiato lavoro e aveva fatto diversi corsi ( cocktail, massaggi) si sentiva inadeguata. voleva gestire un bar e mi ha chiesto consiglio anche se mi ha detto che lei voleva una famiglia e dei figli e che del lavoro non le importava tantissimo. aveva iniziato a frequentare il padrino di mio figlio, si trovava bene con lui, era se stessa e poteva parlare tranquillamente senza indossare una maschera come col suo ex e tra l'altro con il suo ex era più di un anno che non avevano rapporti e prima di smettere a lei lui gli faceva schifo. adesso sta avendo i colloqui con lo psichiatra e il vs collega le ha chiesto se vuole rifare ciò e lei gli ha risposto che non era sua intenzione fare ciò che ha fatto, ma in quel momento era la soluzione al suo problema. la sera stessa era uscita a fare una passeggiata lei " voleva trovare quel potente che le angosciava la vita, è cattivo e x evitare che facesse del male ai suoi genitori, ha deciso di farla finita". I suoi sarebbero stati male un periodo e poi basta a detta sua. Nei suoi discorsi è molto contraddittoria,( non so se a causa dei psicofarmaci che prende) ieri l'ho chiamata, le ho chiesto come sta e lei mi ha risp che deve dire "meglio di ieri e peggio di domani",le ho chiesto se era consapevole di quello che ha fatto e mi ha detto "sì". le ho chiesto se pensa di avere un problema e ha detto "sì, ma io l'avevo anche risolto a modo mio". si sente costretta ad andare dal medico, lei "non ha un problema".cosa possiamo fare?dire?anche le altre due sue amiche sono preoccupate x lei.grazie
vi scrivo perchè purtroppo una mia carissima amica, nonchè la madrina di mio figlio, 32enne tra pochi gg., il 30 giugno ha tentato il suicidio, in primis cercando di bere dell'acido muriatico, ma a detta sua "troppo cattivo da mandar giù" ( lasciandole in bocca delle vesciche) e quindi ha preso 2 scatole e mezza di pastiglie per epilessia accompagnandole con della vodka e lasciando un biglietto ai suoi genitori scrivendo " non è giusto che pagate voi per i miei errori". dopo 2 lavande gastriche e vari flebi di soluzione salina, adesso,da venerdì è tornata a casa. tra l'altro qualche giorno prima era andata da un suo amico chiedendogli come poteva fare per ammazzare il cane. Lei ha convissuto per 15 anni con una persona che non l'ha mai amata, egoista e poco rispettosa nei suoi confronti, l'ha ingannata dicendole che l'avrebbe sposata e così non è stato, quando lei gli ha chiesto un figlio, lui gli ha portato a casa un cane, ammalato di epilessia, poi quando l'ha richiesto, le è arrivato a casa un altro cane. alla fine dopo tante sofferenze e paura di ammettere il suo fallimento, secondo lei, ha deciso di lasciarlo. è tornata dai suoi genitori e a lui gli ha lasciato tutto, casa compresa, xchè voleva solo chiudere con lui e basta! quando ha saputo che lui aveva trovato un'altra, lei è scesa ancor di più in depressione, aveva perso interesse in tutto, era sempre stanca, aveva sempre sonno e nonostante avesse cambiato lavoro e aveva fatto diversi corsi ( cocktail, massaggi) si sentiva inadeguata. voleva gestire un bar e mi ha chiesto consiglio anche se mi ha detto che lei voleva una famiglia e dei figli e che del lavoro non le importava tantissimo. aveva iniziato a frequentare il padrino di mio figlio, si trovava bene con lui, era se stessa e poteva parlare tranquillamente senza indossare una maschera come col suo ex e tra l'altro con il suo ex era più di un anno che non avevano rapporti e prima di smettere a lei lui gli faceva schifo. adesso sta avendo i colloqui con lo psichiatra e il vs collega le ha chiesto se vuole rifare ciò e lei gli ha risposto che non era sua intenzione fare ciò che ha fatto, ma in quel momento era la soluzione al suo problema. la sera stessa era uscita a fare una passeggiata lei " voleva trovare quel potente che le angosciava la vita, è cattivo e x evitare che facesse del male ai suoi genitori, ha deciso di farla finita". I suoi sarebbero stati male un periodo e poi basta a detta sua. Nei suoi discorsi è molto contraddittoria,( non so se a causa dei psicofarmaci che prende) ieri l'ho chiamata, le ho chiesto come sta e lei mi ha risp che deve dire "meglio di ieri e peggio di domani",le ho chiesto se era consapevole di quello che ha fatto e mi ha detto "sì". le ho chiesto se pensa di avere un problema e ha detto "sì, ma io l'avevo anche risolto a modo mio". si sente costretta ad andare dal medico, lei "non ha un problema".cosa possiamo fare?dire?anche le altre due sue amiche sono preoccupate x lei.grazie
[#1]
Stare vicine alla vostra amica é l'unica cosa che possiate fare, spronandola a seguire i consigli degli specialisti e a parlare apertamente dei suoi problemi e di come si sente ai medici.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Ex utente
Grazie mille Dottore della sua risposta.
vorrei cortesemente chiederle e dirle alcune cose: la mia amica purtroppo non parla, non pensa di avere problemi e a modo suo l'aveva risolto e non vuole andare a fare la terapia, " è costretta". so che tramite quello che io le ho scritto non si può fare una diagnosi, e tra l'altro non sono riuscita a raccontarle tutto...ma per la sua esperienza professionale dopo un tentato suicidio, quante probabilità ci sono che si riprenda? se non accetta la terapia può guarire? potrebbe un domani avere una famiglia, realizzare il suo sogno? noi come amiche oltre a starle vicino cosa possiamo fare? come ci dobbiamo comportare? le nozioni sulla depressione che si trovano in internet su cosa dire e no a un depresso sono valide? quando andremo di persona a trovarla cosa dovremo fare? lei dice che è talmente svuotata che non riesce a voler bene a nessuno, non prova nulla.... mio figlio le ha fatto dei disegni, noi come amiche volevamo farle un book con delle foto che abbiamo tutte assieme, che ne pensa? pensa o ritiene probabile che la causa scatenante sia il fatto che psicologicamente non abbia superato la fine col suo ex, anche se è stata lei a lasciarlo perchè infelice e sopprattutto si sente fallita? potrebbe essere talmente sucube di lui che abbia ritenuto come una soluzione farla finita ( "uno potente, lui le ha detto di agire in quel modo, se lei fosse sparita non avrebbe fatto del male ai suoi genitori")? psicologicamente che impatto potrebbe avere su di noi amiche? io tra l'altro ho appena avuto il terzo figlio e mio marito non ritiene opportuno che io vado a trovarla perchè ritiene che non mi sono ancora ripresa dal post gravidanza e io devo avere la forza e persone positive per far fronte ai miei impegni di mamma e moglie. cosa ne pensa della pranoterapia? può esserle d'aiuto? grazie infinite di cuore!
vorrei cortesemente chiederle e dirle alcune cose: la mia amica purtroppo non parla, non pensa di avere problemi e a modo suo l'aveva risolto e non vuole andare a fare la terapia, " è costretta". so che tramite quello che io le ho scritto non si può fare una diagnosi, e tra l'altro non sono riuscita a raccontarle tutto...ma per la sua esperienza professionale dopo un tentato suicidio, quante probabilità ci sono che si riprenda? se non accetta la terapia può guarire? potrebbe un domani avere una famiglia, realizzare il suo sogno? noi come amiche oltre a starle vicino cosa possiamo fare? come ci dobbiamo comportare? le nozioni sulla depressione che si trovano in internet su cosa dire e no a un depresso sono valide? quando andremo di persona a trovarla cosa dovremo fare? lei dice che è talmente svuotata che non riesce a voler bene a nessuno, non prova nulla.... mio figlio le ha fatto dei disegni, noi come amiche volevamo farle un book con delle foto che abbiamo tutte assieme, che ne pensa? pensa o ritiene probabile che la causa scatenante sia il fatto che psicologicamente non abbia superato la fine col suo ex, anche se è stata lei a lasciarlo perchè infelice e sopprattutto si sente fallita? potrebbe essere talmente sucube di lui che abbia ritenuto come una soluzione farla finita ( "uno potente, lui le ha detto di agire in quel modo, se lei fosse sparita non avrebbe fatto del male ai suoi genitori")? psicologicamente che impatto potrebbe avere su di noi amiche? io tra l'altro ho appena avuto il terzo figlio e mio marito non ritiene opportuno che io vado a trovarla perchè ritiene che non mi sono ancora ripresa dal post gravidanza e io devo avere la forza e persone positive per far fronte ai miei impegni di mamma e moglie. cosa ne pensa della pranoterapia? può esserle d'aiuto? grazie infinite di cuore!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.4k visite dal 14/07/2014.
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