Dubbio su cipralex
Gentili Dottori vi sarei grato se poteste togliermi qualche dubbio sulla cura che sto seguendo con Cipralex, sto assumendo 10 gocce di cipralex da 3 giorni per forte ansia e rari attacchi di panico, per colpa dell'ansia da diverse settimane faccio fatica ad uscire di casa, a studiare e svolgere attività che prima svolgevo normalmente, inoltre ho una serie di paure infondate che mi tormentano buona parte della giornata. Volevo sapere, quando il farmaco inizierà a fare effetto, se la cura dovesse funzionare, riuscirò a riprendere a svolgere le attività come prima di ammalarmi? I pensieri di paura andranno via? Mi è stato detto che per i primi miglioramenti potrebbe volerci anche un mese, per ritrovare il benessere completo invece quanto potrebbe essere necessario in linea di massima? Purtroppo il mio medico mi aveva prescritto il farmaco dopo un colloquio ma si era concentrato più sui sintomi che sullo spiegarmi l'utilità del farmaco e quindi ho molti dubbi, spero possiate aiutarmi voi a far chiarezza. saluti
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Gentile utente,
E' la stessa serie di domande già poste. Ha avuto risposta nell'altro consulto.
E' la stessa serie di domande già poste. Ha avuto risposta nell'altro consulto.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore, mi scusi ma non avevo visto la risposta sull'altro consulto, l'ho vista solo ora che me l'ha fatto notare, tuttavia come dice lei è vero che vorrei avere rassicurazioni sul futuro e so che siete medici e non maghi, per quello chiedevo se in linea teorica sono possibili come cose, potrebbe cortesemente rispondermi su questa linea non sul mio specifico caso, sono consapevole che non conosce nel dettaglio i particolari dei miei problemi e tanto meno il futuro. Il fatto è che sto seguendo una cura e non so neanche io quale tipo di miglioramenti aspettarmi quindi vivo le giornate come un grosso punto interrogativo.
saluti
saluti
[#3]
Gentile utente,
Se pone domande del tipo "in linea teorica è possibile", non otterrà alcuna risposta utile. Le domande "succederà che..." sono ugualmente aperte.
Queste domande sono una specie di specchio dell'incertezza, comprensibile ma non da correggere, di partenza, ovvero: non si sa cosa succederà e potrebbe accadere qualsiasi cosa in teoria. Il superamento di questa incertezza per fortuna si fa con una funzione operativa che non richiede la certezza, e l'ha già utilizzata: ha chiesto al medico e ha iniziato la cura, sta pazientando come il medico le ha indicato.
Se pone domande del tipo "in linea teorica è possibile", non otterrà alcuna risposta utile. Le domande "succederà che..." sono ugualmente aperte.
Queste domande sono una specie di specchio dell'incertezza, comprensibile ma non da correggere, di partenza, ovvero: non si sa cosa succederà e potrebbe accadere qualsiasi cosa in teoria. Il superamento di questa incertezza per fortuna si fa con una funzione operativa che non richiede la certezza, e l'ha già utilizzata: ha chiesto al medico e ha iniziato la cura, sta pazientando come il medico le ha indicato.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.5k visite dal 12/07/2014.
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