Senso di confusione, irrealtà, debolezza
Salve dottori,
sono un ragazzo di 22 anni, studente in filosofia, molto sensibile, in cura da più di un anno per ansia, derealizzazione, episodi di panico e ipocondria con Depakin Chrono 300 mg (mezza la mattina e una la sera), Citalopram gocce (5 mattina 5 sera), Olanzapina (mezza la sera). La cura ha avuto e sta avendo generalmente esiti positivi, dico generalmente perché mi capita a volte di non stare bene. Giusto ieri sera sono uscito di casa e mi sentivo stranamente molto bene, in pace, tranquillo, senza pensieri e senza ansie. A un certo punto sono venuti a bussare i sintomi, al che ho dovuto lasciare gli amici e tornare a casa. Sono sprofondato in un senso di confusione densa, pensieri difficili da controllare, debolezza, vista cedevole, difficoltà percettive, senso di irrealtà. La realtà mi sembrava un qualcosa di onirico. Di solito quando mi accade io resto lucido e riconosco la sensazione. Ieri non ero lucido, per niente. Ero totalmente immerso in quello sgradevole stato. Non era panico, non almeno come al solito. Di solito quando ho il panico ho una forte agitazione, mi muovo, ho paura, una paura viva, parestesie, caldo, tachicardia. Ieri nessuna agitazione, nessuna paura frenetica, nessuna tachicardia. Solo questo senso di grande confusione, irrealtà, svenimento, difficoltà percettive. Non riuscivo nemmeno ad addormentarmi tanto ero confuso e i pensieri andavano assurdamente da sé e quando mi addormentavo, in uno stato quasi di assenza, mi risvegliavo dopo pochi secondi di soprassalto.
Perché? Ultimamente ho avuto anche episodi di svenimento per brevissimi secondi e di debolezza psico-fisica che il mio medico generico ha descritto come probabili cali di pressione. E' così? Quello che ho vissuto e che a volte sgradevolmente vivo è ancora inseribili nel caso clinico? Ogni volta - a parte il panico, che è sempre lo stesso - mi sembra di vivere esperienze diverse, nuove e oltremodo sgradevoli. Cosa mi dite dottori?
Aggiungo, nel momento di quello stato, alcuni dolori vai e vieni alla testa e una sensazione generalizzata di fastidio per l'appunto alla testa, come se venisse "spremuta" (mi scusa per la volgarità della descrizione ma è davvero difficile trovare le parole), come se fosse attraversata da una scarica elettrica. Ne derivano secondi di confusione acutissima, quasi da svenimento.
sono un ragazzo di 22 anni, studente in filosofia, molto sensibile, in cura da più di un anno per ansia, derealizzazione, episodi di panico e ipocondria con Depakin Chrono 300 mg (mezza la mattina e una la sera), Citalopram gocce (5 mattina 5 sera), Olanzapina (mezza la sera). La cura ha avuto e sta avendo generalmente esiti positivi, dico generalmente perché mi capita a volte di non stare bene. Giusto ieri sera sono uscito di casa e mi sentivo stranamente molto bene, in pace, tranquillo, senza pensieri e senza ansie. A un certo punto sono venuti a bussare i sintomi, al che ho dovuto lasciare gli amici e tornare a casa. Sono sprofondato in un senso di confusione densa, pensieri difficili da controllare, debolezza, vista cedevole, difficoltà percettive, senso di irrealtà. La realtà mi sembrava un qualcosa di onirico. Di solito quando mi accade io resto lucido e riconosco la sensazione. Ieri non ero lucido, per niente. Ero totalmente immerso in quello sgradevole stato. Non era panico, non almeno come al solito. Di solito quando ho il panico ho una forte agitazione, mi muovo, ho paura, una paura viva, parestesie, caldo, tachicardia. Ieri nessuna agitazione, nessuna paura frenetica, nessuna tachicardia. Solo questo senso di grande confusione, irrealtà, svenimento, difficoltà percettive. Non riuscivo nemmeno ad addormentarmi tanto ero confuso e i pensieri andavano assurdamente da sé e quando mi addormentavo, in uno stato quasi di assenza, mi risvegliavo dopo pochi secondi di soprassalto.
Perché? Ultimamente ho avuto anche episodi di svenimento per brevissimi secondi e di debolezza psico-fisica che il mio medico generico ha descritto come probabili cali di pressione. E' così? Quello che ho vissuto e che a volte sgradevolmente vivo è ancora inseribili nel caso clinico? Ogni volta - a parte il panico, che è sempre lo stesso - mi sembra di vivere esperienze diverse, nuove e oltremodo sgradevoli. Cosa mi dite dottori?
Aggiungo, nel momento di quello stato, alcuni dolori vai e vieni alla testa e una sensazione generalizzata di fastidio per l'appunto alla testa, come se venisse "spremuta" (mi scusa per la volgarità della descrizione ma è davvero difficile trovare le parole), come se fosse attraversata da una scarica elettrica. Ne derivano secondi di confusione acutissima, quasi da svenimento.
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attualmente il dosaggio della terapia risulta essere sotto dose per i suoi disturbi, andrebbe rivista in evidenza della permanenza dei sintomi che descrive.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.4k visite dal 04/07/2014.
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