Psicosi riscio reale?

Buongiorno Dottori approfitto della vostra disponibilità per porvi un quesito non molto semplice.Sono in cura da 2 mesi con paroxetina 20mg il primo mese e 30mg il secondo per una ricaduta di depressione con attacchi di panico a distanza di 12 anni da un primo episiodio risolto brillantemente.Al momento la cura sta funzionando male nel senso che ho solo alcuni giorni di benessere a sprazzi.Ma la domanda fondamentale è questa Può QUESTO MIO DISTURBO TRASFORMARSI IN PSICOSI?Questa è la mia paura più ricorrente,immaginandomi scenari di ricoveri e ritiro sociale.Sono tutto il giorno concentrato sul mio problema e su come fare a risolverlo con conseguente esaurimento di risorse mentali.Premetto che non ho avuto allucinazioni o deliri o manie,ma il non miglioramento mi fa temere il peggio.Ho letto che uno psicotico tendenzialmente non si accorge di esserlo ed io invece sono fin troppo attento ad ogni minimo segnale non so se questo sia positivo...
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
Personalmente non ho mai visto un disturbo d'ansia evolvere in psicosi. Attenda i risultati della terapia con minore timore verso queste ipotesi assurde e senza eccessiva concentrazione sul proprio stato di salute.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille dottore per la sua risposta questo mi conforta.Ha ragione devo sforzarmi a non concentrarmi sul mio problema,mi creda lo vorrei tanto anche perchè sono consapevole che aumenta la mia ansia,ma ahimè è veramente difficile dato che sta compromettendo la mia vita ed è più forte di me continuare a rimuginare su questo problema.Credo che sia una sorta di istinto di sopravvivenza dove il cervello sia in continua ricerca di soluzioni per mitigare il dolore che causa questa esperienza.Interrompere questo circuito malsano sarebbe l'ideale,ma sono convinto che ci si riesca solo quando uno sta bene e quindi esce dalla modalità "Sopravvivenza"
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Purtroppo questa modalità di pensiero é parte del problema e la terapia potrà aiutarla a modificarla,rendendola meno pressante e più facilmente allontanabile. Se ritenuto opportuno dallo specialista, l'associazione ad un percorso psicoterapico di tipo cognitivo-comportamentale potrebbe contribuire a modificare più stabilmente tali modalità di ragionamento e di interpretazione della realtà. Se vuole ci aggiorni.
Cordiali saluti