Attacchi di panico oppure no?

Buonasera Dottori,
mi chiamo elisa e sono una ragazza di 25 anni, scrivo perchè un paio di mesi fa mi sono stati diagnosticati degli attacchi di panico a mio parere con un po' di leggerezza. Vi descrivo in breve com'è andata: intorno al periodo di Pasqua di quest'anno, in previsione dell'ansia per gli esami universitari, ho iniziato ad assumere cipralex gocce (10 gocce al dì); premetto che al tempo di ansia non ne avevo, questa assunzione era solo a scopo preventivo; dopo 4 giorni dall'inizio della terapia mi sentii male; mi venne come un forte senso di nausea e un improvviso calo di pressione insieme ad un forte bruciore allo stomaco a dolori intestinali e tachicardia. Dopo aver vomitato tutto il pomeriggio, la notte riuscii a stare meglio e, pensando di aver mangiato qualcosa che mi avesse fatto male decisi di mangiare in bianco per qualche giorno e di sospendere la terapia con il cipralex. Dopo una decina di giorni decisi di iniziare nuovamente la terapia, ma poco dopo l'assunzione del farmaco iniziai di nuovo a stare male (fortissimo bruciore allo stomaco, dolori e blocco intestinale, brividi, sudorazione, tachicardia, pressione bassa, senso di confusione mentale e, anche se non sempre, tensione alla gamba destra). Il giorno seguente, non avendo trovato miglioramento, telefonai al medico di base che mi disse, senza visitarmi, che si trattava di piccole crisi di panico e che avrei risolto con l'assunzione di 15 gocce di xanax.
Provai ma i sintomi non passavano, così mi recai al pronto soccorso dicendo ciò che mi aveva detto il medico di base, ma sostenendo di non trovare giovamento con lo xanax; quella sera, senza visitarmi, mi fecero fare un consulto psichiatrico e mi diedero 30 gocce di en. La mattina seguente stavo ancora male. Decisi allora di prenotare una visita da uno psichiatra (pensando davvero che fossero attacchi di panico) e sono tutt'ora in cura da lui. Mi prescrisse citlopram gocce 10 al dì più lexotan 45 gocce al dì prese tre volte al giorno.
Ora, dopo un mese, sto meglio; tuttavia ho continuato a mangiare sempre in bianco e ad assumere il maalox plus per i bruciori allo stomaco. L'unica cosa rimasta sono le feci verdi!
Ciò che mi ha fatto dubitare della diagnosi è che la scorsa settimana, provando a mangiare dei gamberetti in salsa rosa, mi si presentarono gli stessi sintomi. Decisi allora di prenotare un eco addome completo, da cui è emerso che ho il colon irritabile, l'appendice molto infiammata anche se non in fase acuta e il fegato nei limiti della norma.
Mi sta difficile credere agli attacchi di panico, inoltre, perchè nel momento in cui i sintomi si presentavano io non avevo paura di morire o cose simili, ero lucidissima e ho sempre respirato tranquillamente!
L'unica paura era non capire come poter guarire dopo due settimane di sofferenza e tutt'oggi ho paura di poter star di nuovo così male, non sapendo come alleviare i sintomi.
VI PREGO AIUTATEMI!!
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti!

Elisa.
[#1]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
purtroppo a distanza,senza una visita dal vivo è impossibile formulare un adeguato parere diagnostico.Personalmente mi stupisce un pò,se le cose sono andate come lei dice, l'uso di un farmaco come il cipralex a scopo preventivo,senza una precisa indicazione diagnostica.
Comunque penso sia importante per lei consultare anche il suo medico difamiglia per sottoporsi ad una visita ed eventualmente valutare assieme quale strada seguire.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

[#2]
Utente
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Buonasera Dottore,
la ringrazio molto per la sua repentina risposta.
Il cipralex è un farmaco che avevo assunto in passato a seguito di un problema familiare e lo ho assunto in questo momento a scopo preventivo, in accordo con il mio medico di famiglia, poichè so che si tratta di un farmaco che fa effetto dopo alcune settimane di assunzione, quindi pensavo che assumendolo in anticipo avrei potuto alleviare l'ansia degli esami.
Mi rendo però conto che probabilmente non era un farmaco adatto ai miei bisogni attuali.
Spero tanto di riuscire al più presto a scoprire l'entità di questo mio malessere!
La ringrazio ancora molto e le porgo i miei più cordiali saluti!

Elisa.
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