Attacchi d'ansia in terapia antidepressiva

Buon giorno. Scrivo per la prima volta in questo sito. Da gennaio 2010 all'estate 2013 sono stato in cura con Paroxetina, 20 mg al giorno per curare attacchi di panico che iniziai ad avere in un periodo piuttosto difficile e faticoso, anche se non negativo. Nascita del secondo bimbo, cambio del lavoro, tensione in casa, bastarono per mettermi in difficoltà. Gli attacchi di panico lasciavano sintomi depressivi, quindi un neurologo mi prescrisse l'Eutimil. In poco tempo gli attacchi di panico passarono. Però ogni tanto, magari con intervalli di qualche settimana, vivevo dei sintomi improvvisi, nei contesti più disparati, che descrivo con un capogiro forte, brividi, sudore, fischi continui nelle orecchie, come provenienti però dalla testa. Questi attacchi usualmente mi lasciavano un po' intontito, e con sintomi depressivi qualche giorno, poi stavo di nuovo meglio. Dopo 4 anni, stando decisamente meglio, nonostante questi attacchi sporadici ogni tanto apparivano, in accordo col neurologo rimossi la paroxetina con uno scalaggio molto lento. A novembre 2013 non prendevo più niente. Sono stato bene fino a questo gennaio, quando ho iniziato a dormire male, con sveglie precoci e molto agitate, a vivere giorni di forte ansia, sintomi depressivi principalmente la mattina. Il neurologo, dopo un periodo in cui ho provato senza molto successo a ridurre i miei sintomi con Xanax, mi ha diagnosticato sindrome ansioso depressiva e mi ha prescritto efexor. Ho iniziato a fine aprile gradualmente, partendo con 37,5, poi 75, poi 112,5, poi 150, dose a cui sono tuttora da circa 5 giorni. Una salita fatta in quasi 2 mesi e attenuando gli effetti collaterali con Xanax mattina e a volte pomeriggio 0,25 mg. All'inizio della terapia, per un paio di settimane prendevo anche Stilnox 10 mg per stabilizzare il sonno che era diventato un problema. Ora prendo solo Efexor. Sto meglio per quanto riguarda il sonno, l'ansia e l'umore, anche se (forse complice una mia poca fiducia innata e volontà verso questa medicina e le medicine di questo tipo in genere) non sono tornato più molto brillante e mi rimane l'impressione che con la paroxetina stessi meglio. Comunque alla venlafaxina ormai mi sono affidato, e alla cura di uno psichiatra da gennaio, con cui mi trovo molto bene e con cui sto proseguendo questo percorso. Il problema che vi riporto è che purtroppo ogni tanto mi tornano quegli attacchi un pò strani, con i forti capogiri, e sempre nei momenti più imprevisti, e mi rimangono gli strascichi depressivi. Mi preoccupano e il senso di impotenza che provo di fronte ad essi mi condiziona la vita. Volevo chiedervi cortesemente se avete un'opinione sulla causa di questi sintomi, che appaiono anche nei periodi in cui sono in terapia e che cosa potrei fare per debellarli. Grazie
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
É ancora presto per valutare l'efficacia del farmaco, considerando che é assunto a150 mg soltanto da 5 giorni. Occorre attendere ancora per verificare ulteriori miglioramenti.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto