Panico depressione irrequietezza

Chiedo delle info, per una problematica grossa.

Da quattro anni a questa parte, ho iniziato a soffrire di panico e depressione. Sono sempre stata un umore un po' depresso, ma negli ultimi tempi a seguito di grossi dolori la depressione pare non mollarmi.

Ho pensieri ossessivi di continuo e sono rientrata in uno stato di forte irrequietezza, dove la mia irrequietezza e i miei pensieri fissi sono diventati: devo fare, mi devo muovere, devo darmi da fare, sennò sarò una fallita.


Tradotto, da quando ho iniziato a soffrire di questi episodi ho iniziato a stra lavorare, a stra fare, così tanto che adesso che la mia condizione la sento insopportabile, non riesco a far nulla. Ho il rigetto per tutto e ho sempre sonno. Come se volessi interrompere il mio pensare continuo.

A questo ci si mette il mio panico non appena penso che sarò una fallita, che alla luce di questo non riuscirò mai a lavorare e che io non valgo nulla. Perchè se per causa di una nevrosi depressiva mi sono tra virgolette annientata str facendo adesso che questa nevrosi è peggiorata, non oso immaginare come possa ridurmi.

Al momento seguo una cura farmacologica e terapeutica. A mio avviso non vedo miglioramenti. Il mio terapeuta di riferimento mi ha invitata a fare quel che mi piace e alla distrazione. Peccato che nono riesco a distrarmi, la mente è sempre concentrata sui problemi, non si stacca. E ho perso l'interesse per tutto. Non so più cosa mi piace, nulla mi da più gioia. Zero totale.

Sono fidanzata e questi pensieri sono esattamente su Dio e sul mio ragazzo. E di continuo frullano in mente con queste frasi:

mi devo muovere, mi devo dar da fare, sennà il mio lui mi lascia, sennò non mi sposo, sennò sarò fallita, devo fare. Devo fare, non ho tempo. Mi devastanocosì tanto, che io ho perso il contatto con me stessa, mi spiego. Non so più quando sono stanca, cerco di evitare il sonno, anche se al mattino vorrei dormire sempre, non mi sento più bene con me stessa, mi sento come se fossi paralizzata. TOTALMENTE. NON SO PIU' COME FARE E A CHI RIVOLGERMI. Per quanto sia circondata da affetto, non percepisco nulla, mi sento totalmente sola. Incompresa e incapace di tutto. A questo stato angoscioso psicopatologico ci si mettono anche i grossi complessi di inferiorità e tutti e SOLO ricordi negativi su me stessa. Del tipo: io non sono buona a nulla, io non ho mai fatto nulla, io sono una sfaticata, io ecc ecc al confronto dei parenti del mio ragazzo. Una sorta di senso di inferiorità verso di loro che è sfociata in uno stato di irrequietezza totale.

Concludendo, ci si mette la mia fede, in cui non riesco a credere in nulla e crisi esistenziali, in cui ho iniziato a chiedermi chi sono, cosa voglio, se voglio sposarmi o farmi suora. Insomma tutte cose di cui al momento nello stato in cui mi trovo non mi aiuterebbero. Infine, nel cuore non sento nulla se non disperazione. Non nutro un filo di speranza. ZERO. Mi sento solo sempre stanchissima senza far nulla CREDETEMI.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
dalla sua lettera appare evidente lo stato disofferenza in cui si rova,e che sembra non trovare una risposta adeguata.
Non specificapurtroppo, la diagnosi che le è stata formulata e le terapie che sta assumendo cosa per cui a distanza è piuttosto difficile fornirle un parere sufficientemente corroborato da evidenze.
In linea molto generale si può dire che se il rapporto di fiducia con il o i suoi curanti le sembra incrinato,nulla osta nel sentire un econdo parere dal vivo con un'altro professionista di sua fiducia.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

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Utente
Utente
La diagnosi é stata ansia con nevrosi depressiva. Il guaio é che sono troppo sensibile. Mi.creda, non riesco a vivere.


Un lutto, mi ha devastata. Ridotta in questo stato pietoso. Orribile. Sono in cura con Zoloft, 1 cp al mattino. E mutabon sera con 5gocce di Neuropetil.


Nulla, mi é venuta una specie di nevrosi su Dio. Una sorta di: non vuoi farmi sposare, alloraio mi faccio.passare per pazza. Poi una rabbia tremenda vs i miei. Robe fuori dalla norma.


La cosa é che io ne soffrivo chissà da quanto e non l'ho mai capito.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
può essere che la sua situazione stesse peggiorando da tempo senza che lei ne riuscisse a percepire la reale portata.
Per fortuna ora ha iniziato una terapia,il che significa che si è resa conto di soffrire di un disturbo ed ha chiesto un aiuto qualificato.
Purtroppo a distanza e senza una visita dal vivo è impossibile formulare una valutazione del percorso di cura intrappreso.La consiglierei pertanto di tenere costantemente informata il suo specialsta curante circa l'evolversi dei sintomi e delle sue preoccupazioni al fine di metterlo in grado di aggiustare le cure rendendole il più efficaci possibile.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
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Utente
Utente
Salve, con mio grande stupore dopo 23 giorni di cura inizio a vedere qualche frutto. Per la prima volta oggi, ho fatto una dormita leggermente riposante. Ho capito che nonostante tutto, cerco ancora tutt'ora di evitare il sonno. Ma a poco a poco vedo effetti da parte della cura. E ne sono immensamente felice!!!!! É una piccola cosa, ma mi ha resa iper contenta!!!!!!p
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
molto spesso nelle terapia per disturbi della sfera psichica la pazienza da buoni frutti.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
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Utente
Utente
Già....peccato che ne sono sprovvista in questo stato. Forte é la voglia di uscirne.
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Utente
Utente
Non so se sia normale, ma io non riesco più a star bene. Seguire psicoterapia, non mi sta aiutando. Almeno non vedo benefici. Credo nei farmaci, ma tutte le sedute fatte finora dallo psicologo non mi danno beneficio. Mi pare addirittura di essere peggiorata.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
un percorso di psicoterapia è spesso una strada piuttosto lunga.Direi che è frequente non vedere grossi cambiamenti nei primi tempi,cosa per cui solo un impegno costante porta a frutti positivi.
Tenga inoltre conto che psicoterapia e farmacoterapia si aiutano a vicenda.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
[#9]
Utente
Utente
Ma a dire il vero, esco dalle sedute molto stizzita. Il mio psicologo non ha voluto specificarmi una diagnosi e in più, mi ha detto che ho un Io non strutturato. Praticamente oltre al fatto che ho autostima pari a zero, l'Io non é formato. Mi chiedo, considerando anche i miei problemi depressivi, ansiosi e di rabbia come posso uscire da sto tunnel?
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