Depressione resistente
Buonasera Dottori,
vi scrivo nuovamente perchè non trovo una risposta valida e spero possiate essermi d'aiuto. E' ormai due anni che convivo con sintomi depressivi, per lo più di natura anedonica. Ho provato un bel po di antidepressivi e tutti a un dosaggio congruo e una tempistica adeguata. Ho iniziato con paroxetina fino a 30 mg, per poi passare a venlafaxina fino a 150 mg, poi il passaggio a elontril a 150 mg, poi a deniban 1 compressa più fluoxetina a 40 mg, ora è più di un mese che prendo elontril 150 con anafranil 150 mg. Nessuno e dico nessuno di questi farmaci ha portato un benchè minimo beneficio. Si tratta di una depressione resistente? Esistono davvero depressioni incurabili?
Sono piuttosto preoccupato perchè non riesco a venirne fuori pur non abbattendomi mai.
Grazie dell'attenzione
vi scrivo nuovamente perchè non trovo una risposta valida e spero possiate essermi d'aiuto. E' ormai due anni che convivo con sintomi depressivi, per lo più di natura anedonica. Ho provato un bel po di antidepressivi e tutti a un dosaggio congruo e una tempistica adeguata. Ho iniziato con paroxetina fino a 30 mg, per poi passare a venlafaxina fino a 150 mg, poi il passaggio a elontril a 150 mg, poi a deniban 1 compressa più fluoxetina a 40 mg, ora è più di un mese che prendo elontril 150 con anafranil 150 mg. Nessuno e dico nessuno di questi farmaci ha portato un benchè minimo beneficio. Si tratta di una depressione resistente? Esistono davvero depressioni incurabili?
Sono piuttosto preoccupato perchè non riesco a venirne fuori pur non abbattendomi mai.
Grazie dell'attenzione
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Se prevale l'anedonia può essere il caso di parlare col suo Psichiatra di farmaci dopamino-agonisti. Le depressioni resistenti esistono ma si definiscono tali se resistono a farmaci, psicoterapia e TEC. Alla sue età sono più spesso cicliche ricorrenti, cronicizza più spesso l'episodio singolo esordito in età più avanzata. Cronico non necessariamente vuol dire resistente ma le forme ricorrenti hanno episodi che prima o poi si risolvono, anche spontaneamente.
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.2k visite dal 18/06/2014.
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