Cipralex e appetito
Buonasera dottori, ho già chiesto da tanti anni una serie di domande legate alle funzioni gastriche.
Recentemente due gastroenterologi hanno appurato in seguito a molti esami fatti nel corso degli anni che le mie difficoltà digestive sono di natura psicosomatica, quindi mi sono rivolto ad un neurologo che mi ha dapprima prescritto deniban da 20 mg, assunto per un mese senza successo, poi sono passato a cipralex, prima da 5 mg per una settimana poi da 10 mg, abbinato a valpinax 20 mg una compressa prima di pranzo e cena. I fastidi gastrici sono scomparsi del tutto, ma ho cominciato a notare una progressiva perdita di appetito (dapprima era una sensazione legata solo all'immediata assunzione della pillola) che mi ha portato a mangiare di meno, io sono da sempre di costituzione molto magra (prima del trattamento ero 1,83 cm per 60kg), adesso ho perso 4,5 kg in circa 3 mesi, cosa che mi ha molto allarmato anche perché per me lo scarso peso è motivo di sofferenza e preoccupazione. Ho iniziato con una nutrizionista una dieta ricostituente e chiamato il neurologo che ha scalato il cipralex da 10 a 5 mg. in tre giorni però non mi è tornato l'appetito (mi rendo conto che è presto) al contrario ho cominciato ad accusare un po' di ansia (sensazione di cuore pesante che conosco bene) e oggi sensazione di tensione gastrica, associata ad una digestione lenta. Mi chiedo se è normale un calo dell'appetito dopo assunzione di cipralex (bugiardino dice di sì anche se è più frequente il contrario) se è opportuno passare alle gocce per scalare in modo più graduale e quanto tempo ci vorrà per tornare a mangiare in modo quanto meno normale per le mie abitudini (non che mi rimpinzassi ma avevo comunque appetito e mangiavo senza muovermi dai 60 kg, nemmeno quando soffrivo e molto per la somatizzazione viscerale).
Le mie analisi del sangue prima dell'inizio del trattamento (marzo) erano ottime, negativo per reflusso gastroesofageo e helicobacter dopo ph impedenziometria.
Recentemente due gastroenterologi hanno appurato in seguito a molti esami fatti nel corso degli anni che le mie difficoltà digestive sono di natura psicosomatica, quindi mi sono rivolto ad un neurologo che mi ha dapprima prescritto deniban da 20 mg, assunto per un mese senza successo, poi sono passato a cipralex, prima da 5 mg per una settimana poi da 10 mg, abbinato a valpinax 20 mg una compressa prima di pranzo e cena. I fastidi gastrici sono scomparsi del tutto, ma ho cominciato a notare una progressiva perdita di appetito (dapprima era una sensazione legata solo all'immediata assunzione della pillola) che mi ha portato a mangiare di meno, io sono da sempre di costituzione molto magra (prima del trattamento ero 1,83 cm per 60kg), adesso ho perso 4,5 kg in circa 3 mesi, cosa che mi ha molto allarmato anche perché per me lo scarso peso è motivo di sofferenza e preoccupazione. Ho iniziato con una nutrizionista una dieta ricostituente e chiamato il neurologo che ha scalato il cipralex da 10 a 5 mg. in tre giorni però non mi è tornato l'appetito (mi rendo conto che è presto) al contrario ho cominciato ad accusare un po' di ansia (sensazione di cuore pesante che conosco bene) e oggi sensazione di tensione gastrica, associata ad una digestione lenta. Mi chiedo se è normale un calo dell'appetito dopo assunzione di cipralex (bugiardino dice di sì anche se è più frequente il contrario) se è opportuno passare alle gocce per scalare in modo più graduale e quanto tempo ci vorrà per tornare a mangiare in modo quanto meno normale per le mie abitudini (non che mi rimpinzassi ma avevo comunque appetito e mangiavo senza muovermi dai 60 kg, nemmeno quando soffrivo e molto per la somatizzazione viscerale).
Le mie analisi del sangue prima dell'inizio del trattamento (marzo) erano ottime, negativo per reflusso gastroesofageo e helicobacter dopo ph impedenziometria.
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L'effetto di riduzione dell'appetito è in genere solo transitorio e non responsabile di una perdita di peso ingente.
È più probabile che i suoi sintomi psicosomatici non siano stati risolti dalla dose di 10 mg, sebbene lei riferisca diversamente, e pertanto andava considerato l'aumento e non la riduzione.
È più probabile che i suoi sintomi psicosomatici non siano stati risolti dalla dose di 10 mg, sebbene lei riferisca diversamente, e pertanto andava considerato l'aumento e non la riduzione.
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[#2]
Utente
sottolineo che la perdita di peso è stato il risultato di una minore alimentazione dovuta al fatto che l'appetito mi è diminuito, tendenzialmente da quando ho cominciato ad assumerlo tendo ad iniziare un pasto e a fermarmi presto di fronte a porzioni normali. però ho notato che quando non assumo cipralex lo stomaco non mi si chiude. Soprattutto anni di problemi gastrici non mi hanno tolto l'appetito, semmai solo peggiorato la digestione, ho perso solo un paio di kg in 3 anni. poi ultimamente c'è stato un calo ulteriore contemporaneamente all'assunzione di cipralex 10.
[#3]
È ovvio che in presenza di un disturbo come il suo tenda ad avvalorare la sua ipotesi.
Sarebbe un caso sporadico di effetto collaterale, per non dire unico.
Si potrebbe quindi valutare la possibilità di utilizzo anche di altre classi per consentire anche una ripresa del peso.
Sarebbe un caso sporadico di effetto collaterale, per non dire unico.
Si potrebbe quindi valutare la possibilità di utilizzo anche di altre classi per consentire anche una ripresa del peso.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.2k visite dal 13/06/2014.
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