Sono psicotico?

salve egregi Dottori, inizio col dire che sin da piccolo ho sofferto d'ansia, già da piccolo avevo strane paure come il dormire da solo, paure immotivate quando andavo in piscina, e altre sensazioni strane, esempio ascoltavo il tg ricordo come la voce del conduttore iniziasse ad andare veloce e in me questo incuteva timore (cosa capitata 4-5 volte) oppure guardando l'armadio della stanza dei miei genitori lo vedevo troppo grande rispetto a me, cosa difficile da spiegare.
Crescendo ho avuto vari episodi di tachicardia improvvisa, vari accertamenti cardiologici e tiroidei hanno sempre escluso cause organiche. Sono sempre stato molto solo (essendo figlio unico) ma comunque avevo qualche amico, e spesso l'amicizia era vissuta con un po' di ossessività, anche i rapporti con le ragazze erano vissuti male, subito mi affezionavo, e se finiva o se avevo un rifiuto ci rimanevo esageratamente male. Tornando al periodo recente 6 anni fa dopo essere stato lasciato dalla ragazza ho iniziato ad avere attacchi di panico, non riuscivo più a prendere l'ascensore, i mezzi pubblici, la metropolitana, quindi mi rivolsi a uno psichiatra, mi prescrisse citalopram e xanax, la terapia durò circa 6 mesi, dopo alcuni mesi si ripresentarono ancora attacchi di panico, e mi rivolsi ad un altro psichiatra il quale mi prescrisse la paroxetina e feci con lui diverse sedute di psicoterapia, in questo caso la situazione migliorò, riuscii a riprendere la metropolitana, l'ascensore, ma l'altro aspetto di me non è mai migliorato molto, la scarsa motivazione, ho lavorato in vita mia solo 2 anni, sono sempre stato pigro anche per esempio, andare in palestra è un peso per me, inizio, e dopo circa 1 mese mollo. Negli ultimi anni ho diminuito molto anche le uscite con gli amici, fino a quasi azzerarle completamente, ho di nuovo sensazioni spiacevoli in spazi stretti, ma anche in spazi aperti molto grandi, non ho progetti, niente mi entusiasma, sono dipendente dal gioco e da internet , e sto per lasciare anche la fidanzata, la quale non capendo la mia situazione, mi incita a reagire e a trovarmi un lavoro. L'ultima volta lo psichiatra ha accennato a un problema di personalità, ma la terapia solo xanax al bisogno. Aggiungo qualche altra informazione: negli ultimi 3,4 anni, ho iniziato ad avere dei pensieri strani, all'inizio rispetto al futuro, come sensazione di smarrimento, di non speranza, poi il mio pensiero è diventato, non saprei se è giusto ritenerlo ossessivo, ad esempio guardando una partita di calcio, quando le immagini si soffermano sugli spalti, inizio a pensare al grande numero di spettatori, e mi assale una sensazione di stranezza, così su molte altre cose, fino a negli ultimi tempi anche pensando ai miei spostamenti, al treno ad esempio a come sia complicato il suo meccanismo, oppure agli oggetti di casa, suppellettili, mobili, come se fossero troppi e mi dessero ansia, mi sento raramente tranquillo e dormo anche male, prendo subito sonno ma mi sveglio nel corso della notte, ho anche sensazioni strane del tipo, se adesso esco, poi dove vado, e a che ora torno, e che senso ha, e poi se ho l'ansia e voglio scappare dove posso trovare giovamento, e tante rimuginazioni del genere. Aggiungo che per problemi di vertigini lo scorso anno ho eseguito una rmn encefalo con gadolinio e molti altri esami tra cui anche un eeg, ma tutto risultò nella norma, avevo il timore che i miei sintomi potessero dipendere da un tumore cerebrale. La mia vita la immagino senza lavorare, e magari con una rendita, ma non ho le basi affiché ciò accade. Da un lato mi fa piacere che ho consapevolezza della malattia perché so che rappresenta un elemento favorevole, dall'altro ho comunque il timore di essere psictotico, dato che leggendo in rete il ritiro sociale ne è uno dei principali aspetti. Chiedo un Vs gentile parere a riguardo.