Durata della tolleranza benzodiazepine
Buongiorno dottori,
Ho sofferto e soffro (anche se molto meno intensamente) di veri attacchi di ansia.
Sono stato in cura da un grande psichiatra nonché ex professore universitario che mi ha già salvato la vita una volta.
2 anni fa Avevo attacchi di ansia e paura di morire ogni secondo, non ero mai tranquillo, così questo dottore mi ha prescritto seurepin 20 mg e il frontal 0,25x3.
Ebbi effetti immediati e la vita torno' molto più serena.
Da allora non vado più al pronto soccorso, oggi prendo solo seurepin 20 mg una volta al giorno mentre il frontal ho smesso di prenderlo regolarmente dopo pochi mesi dal suo inizio, quindi che non lo prendo più costantemente sono già quasi due anni.
Oggi nonostante abbia risolto o migliorato gran parte dei problemi, in alcune situazioni specifiche, che pur stia analizzando anche con il supporto di una psicoanalista, l'ansia diventa difficilmente gestibile e mi si manifesta con sintomi psicosomatici non gravi ma un po' invalidanti che non staro' a scrivere qui.
Ma arriviamo al punto della discussione.
Per affrontare queste situazioni che io reputo "a rischio" ho provato a riutilizzare il frontal, sia in dosaggio 0,25 che in dosaggio 0,50 mg prima di questi eventi...risultato: in alcune situazioni il frontal ha avuto molto ma molto meno effetto che in passato, tanto che se assumo una pasticca da 0,25 e' come bere un sorso d'acqua mentre la prima volta in assoluto che la presi ricordo ancora che mi addormentai.
Dottori io non lo prendo mai praticamente se non con una frequenza di 2/3 volte al mese al bisogno! Così lo psichiatra ora mi ha prescritto comprendium in goccie da assumere 5 goccie a mia discrezionalità, solo quando ne ritengo opportuno prima delle situazioni estremamente ansiose.
Ho provato a cercare su internet di questo nuovo farmaco ma per ora non ho trovato molte informazioni, ma se io ho sviluppato tolleranza verso il frontal non è che anche questo farmaco mi farà poco essendo sempre benzodiazepine? E l'altro quesito non meno importante:
La mia tolleranza verso gli ansiolitici tornerà mai a essere come quando non li avevo mai presi? Perché questa cosa mi spaventa
Grazie per l'attenzione
Ho sofferto e soffro (anche se molto meno intensamente) di veri attacchi di ansia.
Sono stato in cura da un grande psichiatra nonché ex professore universitario che mi ha già salvato la vita una volta.
2 anni fa Avevo attacchi di ansia e paura di morire ogni secondo, non ero mai tranquillo, così questo dottore mi ha prescritto seurepin 20 mg e il frontal 0,25x3.
Ebbi effetti immediati e la vita torno' molto più serena.
Da allora non vado più al pronto soccorso, oggi prendo solo seurepin 20 mg una volta al giorno mentre il frontal ho smesso di prenderlo regolarmente dopo pochi mesi dal suo inizio, quindi che non lo prendo più costantemente sono già quasi due anni.
Oggi nonostante abbia risolto o migliorato gran parte dei problemi, in alcune situazioni specifiche, che pur stia analizzando anche con il supporto di una psicoanalista, l'ansia diventa difficilmente gestibile e mi si manifesta con sintomi psicosomatici non gravi ma un po' invalidanti che non staro' a scrivere qui.
Ma arriviamo al punto della discussione.
Per affrontare queste situazioni che io reputo "a rischio" ho provato a riutilizzare il frontal, sia in dosaggio 0,25 che in dosaggio 0,50 mg prima di questi eventi...risultato: in alcune situazioni il frontal ha avuto molto ma molto meno effetto che in passato, tanto che se assumo una pasticca da 0,25 e' come bere un sorso d'acqua mentre la prima volta in assoluto che la presi ricordo ancora che mi addormentai.
Dottori io non lo prendo mai praticamente se non con una frequenza di 2/3 volte al mese al bisogno! Così lo psichiatra ora mi ha prescritto comprendium in goccie da assumere 5 goccie a mia discrezionalità, solo quando ne ritengo opportuno prima delle situazioni estremamente ansiose.
Ho provato a cercare su internet di questo nuovo farmaco ma per ora non ho trovato molte informazioni, ma se io ho sviluppato tolleranza verso il frontal non è che anche questo farmaco mi farà poco essendo sempre benzodiazepine? E l'altro quesito non meno importante:
La mia tolleranza verso gli ansiolitici tornerà mai a essere come quando non li avevo mai presi? Perché questa cosa mi spaventa
Grazie per l'attenzione
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Gentile utente,
La tolleranza alle benzodiazepine si sviluppa dopo un periodo di assunzione regolare, quotidiana. Dopo la sospensione la tolleranza ritorna a zero.
L'effetto psichico varia anche rispetto allo stato del disturbo di fondo, un cervello in preda all'ansia non recepisce le medicine nello stesso modo, è chimicamente in uno stato diverso.
L'effetto di una piccola dose di volta in volta è ingiudicabile, anche perché l'ansia va e viene, e quindi è difficilmente giudicabile in questo tipo di confronti da momento a momento.
Il serupin è a dose minima, ma potrebbe funzionare meglio a dose maggiore, se ci sono ancora sintomi non risolti. Non ha senso ricominciare l'uso dell'ansiolitico al bisogno, al bisogno signfica spesso e sempre in chi soffre di sintomi somatici legati a un disturbo d'ansia, e comunque il tipo di uso al bisogno finisce per peggiorare il controllo dell'ansia.
"con il supporto di una psicoanalista": per che motivo ?
La tolleranza alle benzodiazepine si sviluppa dopo un periodo di assunzione regolare, quotidiana. Dopo la sospensione la tolleranza ritorna a zero.
L'effetto psichico varia anche rispetto allo stato del disturbo di fondo, un cervello in preda all'ansia non recepisce le medicine nello stesso modo, è chimicamente in uno stato diverso.
L'effetto di una piccola dose di volta in volta è ingiudicabile, anche perché l'ansia va e viene, e quindi è difficilmente giudicabile in questo tipo di confronti da momento a momento.
Il serupin è a dose minima, ma potrebbe funzionare meglio a dose maggiore, se ci sono ancora sintomi non risolti. Non ha senso ricominciare l'uso dell'ansiolitico al bisogno, al bisogno signfica spesso e sempre in chi soffre di sintomi somatici legati a un disturbo d'ansia, e comunque il tipo di uso al bisogno finisce per peggiorare il controllo dell'ansia.
"con il supporto di una psicoanalista": per che motivo ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 06/06/2014.
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