Ossessioni, 22 anni
Salve, sono un ragazzo di 22 anni e sto passando il periodo più brutto della mia vita. Da un mese e mezzo (più o meno) credo di aver sviluppato un disturbo, una vera e propria ossessione che non mi abbandona e che mi causa forte disagio e continui attacchi d'ansia. L'ossessione di essere o di poter diventare omosessuale.
Premetto che sono un ragazzo molto ansioso, forse a causa dell'attaccamento a mia madre (genitori separati), pure lei, ansiosissima e molto protettiva.
Lavoro da un anno, faccio attività sportiva regolare, meglio corsa all'aperto, in quanto da quando ho questi pensieri vado molto malvolentieri in palestra poichè mi causa ansia e spossatezza; non ho una ragazza, o meglio, NON riesco più ad averne una.
Da quando ho questi pensieri sembra quasi che il desiderio di averne una si sia volatilizzato, mi sembra di non avere più interesse in niente, nonostante io abbia pensieri su di esse.
L'ultima "storia seria" che ho avuto risale a l'anno scorso con una mia coetanea con la quale sono uscito poco più di 4 mesi, dopo quest'ultima, sono uscito con una ragazza che credevo mi piacesse ma dopo tre uscite, mi sono stufato. Non mi andava di vederla, lei come gli amici, amiche etc. Fuori dal lavoro, dall'attività sportiva e dalla musica (suono) non ho voglia (bisogno?) di fare niente. Mi sento intrappolato in questa gabbia. Ogni tanto provo ad uscire, a socializzare ma sento di non averne bisogno. Mi sono sempre piaciute le ragazze, avere pensieri su di esse e avere rapporti con loro, ma da un mesetto a questa parte mi sento letteralmente confuso e questa cosa mi agita. Io so di essere etero, ma da quando ho questa ossessione non riesco più ad essere me stesso. Mi sembra di aver "perso" la virilità, la mascolinità, per intenderci. Quando mi masturbo penso a rapporti con femmine e non con maschi, quindi, non capisco. Premetto che ne ho parlato con i miei genitori ed essendo loro persone molto aperte hanno accolto i miei pensieri senza problemi, dicono che è una "crisi giovanile". Vado da uno psicologo da un mesetto ma non mi sembra che abbia gli strumenti per aiutarmi, in quanto mi fa parlare, parla di intraprendere un percorso insieme ma a me non stimola per niente. Il medico di famiglia mi disse che con lo "psicologo" o lo "psichiatra" bisogna sentirsi a proprio agio, beh, forse devo cambiare(?).
Tornando all'ossessione; alterno momenti di progresso, momenti in cui metabolizzo e SO per certo di essere etero a momenti di TOTALE REGRESSO, momenti in cui questi pensieri prendono il sopravvento e mi agitano. Ho sempre apprezzato la bellezza di un bell'uomo e non vorrei che magari, l'assenza un po' di mio padre, la pressione di mia madre, abbia scatenato in me una sorta di "insicurezza". Il mio sogno è quello di trovare una ragazza, innamorarmi e sposarmi, ma da quando ho questi pensieri ho paura anche a cercarmela, in quanto so che chiuderei subito il rapporto a causa di questo problema. Forse sono semplicemente depresso? Anedonia?
Premetto che sono un ragazzo molto ansioso, forse a causa dell'attaccamento a mia madre (genitori separati), pure lei, ansiosissima e molto protettiva.
Lavoro da un anno, faccio attività sportiva regolare, meglio corsa all'aperto, in quanto da quando ho questi pensieri vado molto malvolentieri in palestra poichè mi causa ansia e spossatezza; non ho una ragazza, o meglio, NON riesco più ad averne una.
Da quando ho questi pensieri sembra quasi che il desiderio di averne una si sia volatilizzato, mi sembra di non avere più interesse in niente, nonostante io abbia pensieri su di esse.
L'ultima "storia seria" che ho avuto risale a l'anno scorso con una mia coetanea con la quale sono uscito poco più di 4 mesi, dopo quest'ultima, sono uscito con una ragazza che credevo mi piacesse ma dopo tre uscite, mi sono stufato. Non mi andava di vederla, lei come gli amici, amiche etc. Fuori dal lavoro, dall'attività sportiva e dalla musica (suono) non ho voglia (bisogno?) di fare niente. Mi sento intrappolato in questa gabbia. Ogni tanto provo ad uscire, a socializzare ma sento di non averne bisogno. Mi sono sempre piaciute le ragazze, avere pensieri su di esse e avere rapporti con loro, ma da un mesetto a questa parte mi sento letteralmente confuso e questa cosa mi agita. Io so di essere etero, ma da quando ho questa ossessione non riesco più ad essere me stesso. Mi sembra di aver "perso" la virilità, la mascolinità, per intenderci. Quando mi masturbo penso a rapporti con femmine e non con maschi, quindi, non capisco. Premetto che ne ho parlato con i miei genitori ed essendo loro persone molto aperte hanno accolto i miei pensieri senza problemi, dicono che è una "crisi giovanile". Vado da uno psicologo da un mesetto ma non mi sembra che abbia gli strumenti per aiutarmi, in quanto mi fa parlare, parla di intraprendere un percorso insieme ma a me non stimola per niente. Il medico di famiglia mi disse che con lo "psicologo" o lo "psichiatra" bisogna sentirsi a proprio agio, beh, forse devo cambiare(?).
Tornando all'ossessione; alterno momenti di progresso, momenti in cui metabolizzo e SO per certo di essere etero a momenti di TOTALE REGRESSO, momenti in cui questi pensieri prendono il sopravvento e mi agitano. Ho sempre apprezzato la bellezza di un bell'uomo e non vorrei che magari, l'assenza un po' di mio padre, la pressione di mia madre, abbia scatenato in me una sorta di "insicurezza". Il mio sogno è quello di trovare una ragazza, innamorarmi e sposarmi, ma da quando ho questi pensieri ho paura anche a cercarmela, in quanto so che chiuderei subito il rapporto a causa di questo problema. Forse sono semplicemente depresso? Anedonia?
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Sarebbe opportuno far inquadrare la situazione dal punto di vista psichiatrico e far stabilire un trattamento che possa ridurre la sintomatologia in modo sostanziale e deciso.
Dopodichè è possibile anche considerare un percorso eventuale di tipo psicoterapeutico.
Dopodichè è possibile anche considerare un percorso eventuale di tipo psicoterapeutico.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Ex utente
Ormai faccio fatica a fare tutto. Qualsiasi cosa la collego all'omosessualità, che io ovviamente, non accetto. A me piacciono le ragazze, ho pensieri su di esse. Guardo con difficoltà la tv, ho difficoltà a relazionare con persone del mio stesso sesso, non riesco più ad abbracciare gli amici. Di che strumenti ho bisogno? Il DOC esiste veramente?
[#7]
Ex utente
Mi scusi se le riscrivo dr. Ruggiero, ma questa situazione sta diventando debilitante. Volevo solo dirle che ieri sono stato dal mio medico di famiglia (con il quale ho parlato di questa mia situazione) e mi ha detto che secondo lui, non ho bisogno di uno psichiatra, bensì, di continuare il percorso con lo psicologo in quanto è prematuro interrompere solo dopo 5 sedute. Sono letteralmente confuso
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.1k visite dal 06/06/2014.
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