Percezione e panico

Salve,vorrei parlare del mio problema per capire se ho davvero la speranza di risolverlo una volta per tutte. Circa 4 anni fa mi sono iniziati attacchi d'ansia,la cosa mi spaventava perchè mi sentivo diversa,come se in me fosse cambiata la percezione del mondo in generale,essendo piccola,ovvero una quattordicenne,ho avuto paura e invece di affrontare il problema dal principio,mi sono ribellata ad esso, cercando di non pensarci e soffocando il tutto prendendo vie sbagliate. Ho abbandonato la scuola,vivevo senza regole e in un modo molto squilibrato,inoltre tendevo di rado a fumare qualche sostanza stupefacente e ad ubriacarmi ogni sera,perchè era l'unica cosa che mi rendeva poco lucida rispetto a ció che nella mia vita stava accadendo. Questa storia è durata un paio d'anni, poi mi sono fidanzata e ho messo da parte la vita sregolata appoggiandomi totalmente al mio compagno,come unica ancora di salvezza. Purtroppo peró,non avendo più l'alcool che soffocava i miei problemi e facendo i conti con la realtá,tutti i problemi sono ritornati con gli interessi e sentivo oltre i sintomi stessi anche un forte senso di colpa dovuto alla vita sbagliata che andava contro ai miei principi e ció che realmente sentivo di essere. Quindi ho iniziato un anno fa la psicoterapia,che mi ha un pó dato uno sfogo rispetto a tutto,ma con un ansia alle stelle di base,non riuscivo a risolvere nulla. Quindi sono arrivata ad avere un crollo totale e quindi attacchi di panico che mi staccavano totalmente dalla realtá e strascichi che restavano anche dopo l'attacco in sè. Da lì ho iniziato a prendere dei farmaci prescritti dal mio medico di base. Xanax e in aggiunta Cipralex,questi hanno risolto il problema ansia e panico,facendo emergere i sintomi che venivano nascosti dalla troppa ansia che avevo. Questi sintomi consistono in una percezione alterata dello spazio e del mio corpo,che non mi permettono di vivere la vita in modo normale e ad affrontare il quotidiano come dovrei. Ho preso parere da una psichiatra che mi ha prescritto Risperdal che purtroppo mi ha causato effetti collaterali e che quindi ho dovuto sospendere. La mia speranza di farcela senza farmaci era forte,ma adesso mi sento sconfitta. È forse l'unica soluzione,l'unica via d'uscita la medicina? Mi garantirebbe di eliminare il problema del tutto? La forza di volontá mi aiuta molto,ma non basta. Perció vi chiedo umilmente di darmi un parere come se foste persone che mi vogliono bene davvero. Spero davvero che mi aiuterete e che magari posso trovare persone che hanno i miei stessi problemi,in modo tale da farmi ancora piú forza e non sentirmi la sola ad averli e ad affrontare questo strazio giornaliero.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
quella che lei descrive è una situazione veramente complessa .Data la giovane età penso sia importante affrontarla in modo deciso e preciso al fine di cercare di ottenere quanto prima un miglioramento dei sintomi.Credo che in tale ottica il consulto con uno specialista psichiatra possa essere idispensabile.L'esperienza negativa che lei riferisce con l'uso del Risperdal non dovrebbe bloccarla nella ricerca di una terapia adatta alle sue necessità.
Esistono infatti molti farmaci che possono essere utilzzati,cercando di minimizzare gli effetti collaterali.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

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Utente
Utente
La ringrazio per aver risposto. Secondo lei sono in tempo per cambiare le cose? In quanto dovrei ottenere un miglioramento se inizio una nuova terapia!? E soprattutto,questi farmaci sono importanti,precludono di cambiare uno stile di vita?
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
in considerazione della giovane età penso che sia senza dubbio in tempo per intrpprendere un percorso positivo.Non è possibile ipotizzare a priori la durata della terapia,ma comunque l'uso di farmaci non preclude,anzi aiuta ,un eventuale approccio psicoterapico atto a favorire un cambiamento di stile di vita.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
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Utente
Utente
Mi ha sollevato il suo commento! La ringrazio davvero. Ma lei di dov'è?
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