Ansia - sintomi connessi cn il cibo

Descrivo il mio problema: fino ad una decina di anni fa avevo saltuariamente il problema di non potere mangiare con altre persone perchè iniziavo a sudare, lo stomaco mi si chiudeva e avevo conati di vomito. Poi, somministrando Levobren (e chissa per quale altra ragione) non ne ho piu' sofferto. Un anno fa il disturbo si è ripresentatoe e, cosa ben piu' grave, è ora sotto forma di ansia anticipatoria: se dovro' mangiare in pubblico sono ansioso e qsto disturbo (lieve tachicardia e sudorazione che mi lasciano completamente spossato perchè sono durevoli) non è solo ore prima ma quasi in permanenza (si pensi ad una settimana di lavoro fuori che mi obbligherà a farlo tutte le sere). Ora, fra l'altro, i problemi sono piu' generali e l'ansia (questo "motorino acceso" che mi lascia contnuamente spossato) è pressochè permanente pur se si acuisce ai pasti. Quando sono a tavola (anche in famiglia, forse perchè non ho raccontato il mio disturbo stante che, ironia della sorte, mia moglie è ansiosa e lo è di piu' se io non sto bene) mi si chiude lo stomaco e rischio di vomitare. Devo riprendere il Levobren? O non è altro che una depressione somatizzata? Effettivamente negli ultimi giorni non avevo voglia di far niente ma pensavo (e penso) fosse la spossatezza per questa ansia permanente.
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 222
Sembra solo ansia.
Il *Levobren (l-sulpiride) ha un effetto sintomatico sul vomito, ed anche un certo effetto antidepressivo.
In genere questo tipo di sintomatologia ansiosa risponde molto bene all'amitriptilina (*Laroxyl *Adepril *Triptizol) anche a piccole dosi.
Se volessimo andare più a fondo, dovremmo chiederci se all'origine non vi sia stata (e non vi sia ancora) una forma di ansia sociale. L'intervento migliore sarebbe la combinazione farmacoterapia + psicoterapia.
Auguri
dott. Paolo Carbonetti, Psichiatra

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Utente
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Sul fatto che si tratti di ansia sociale non ho dubbio. Direi che è il timore di non essere all'altezza, di non riuscire cosi' brillante come sono di solito (fuori pasto e anche a tavola se tranquillo).
Cio' che non comprendo è perchè il disturbo si sia ripresentato a 10 anni di distanza, quando non me ne ricordavo piu' e quindi non avevo certo ansia anticipatoria.
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