Cambio dello specialista
Dottori buonasera,
Gradirei un parere sul cambio dello specialista che mi ha in cura.
Dovrei chiedere autonomamente un secondo parere ad un altro psichiatra (non sento benefici nelle cure che sto facendo, anzi, mi sento peggiorato ed inoltre mi sprona a fare visite settimanali dal costo di oltre cento euro a seduta, oltre allo spronarmi a fare visite da uno psicologo con ulteriori spese), oppure parlarne direttamente con lui? Sa già che non trovo benefici.
È uno psichiatra con il quale ho un rapporto da circa un mese, mentre prima ero in cura da uno specialista che ora si è trasferito. Inoltre lo trovo poco disponibile al di fuori delle sedute (non sentendomi bene, ho chiamato due volte ed era scocciato, quasi dovessi pagare anche quei 5 minuti al telefono). È vero che un mese non è sufficiente per giudicare, ma io non mi sento affatto bene. Col vecchio curante non ho mai avuto problemi di questo tipo (mi ha avuto in cura per 8 anni).
Solitamente i pazienti che cambiano volontariamente curante o si sentono in dovere di chiedere un secondo parere, lo fanno per mancanza di fiducia o, come me, per mancanza di risultati o peggioramento della situazione a seguito del cambio medico e conseguente cambio cura?
Non da meno è importante la questione economica, sono un normalissimo impiegato, non navigo nell'oro.
Vorrei capire se, con questi presupposti, chiedere un secondo parere sia corretto e se, poi, il medico al quale chiederei un secondo parere, possa comunicare all'attuale medico che mi sono rivolto a lui.
Gradirei un parere sul cambio dello specialista che mi ha in cura.
Dovrei chiedere autonomamente un secondo parere ad un altro psichiatra (non sento benefici nelle cure che sto facendo, anzi, mi sento peggiorato ed inoltre mi sprona a fare visite settimanali dal costo di oltre cento euro a seduta, oltre allo spronarmi a fare visite da uno psicologo con ulteriori spese), oppure parlarne direttamente con lui? Sa già che non trovo benefici.
È uno psichiatra con il quale ho un rapporto da circa un mese, mentre prima ero in cura da uno specialista che ora si è trasferito. Inoltre lo trovo poco disponibile al di fuori delle sedute (non sentendomi bene, ho chiamato due volte ed era scocciato, quasi dovessi pagare anche quei 5 minuti al telefono). È vero che un mese non è sufficiente per giudicare, ma io non mi sento affatto bene. Col vecchio curante non ho mai avuto problemi di questo tipo (mi ha avuto in cura per 8 anni).
Solitamente i pazienti che cambiano volontariamente curante o si sentono in dovere di chiedere un secondo parere, lo fanno per mancanza di fiducia o, come me, per mancanza di risultati o peggioramento della situazione a seguito del cambio medico e conseguente cambio cura?
Non da meno è importante la questione economica, sono un normalissimo impiegato, non navigo nell'oro.
Vorrei capire se, con questi presupposti, chiedere un secondo parere sia corretto e se, poi, il medico al quale chiederei un secondo parere, possa comunicare all'attuale medico che mi sono rivolto a lui.
[#1]
Ogni paziente è liberissimo di chiedere consulti ad altri specialisti così come di cambiare medico senza esser tenuto a fornire giustificazioni. Si chiama libera professione, è "libera" per noi ma anche per voi. Quando i risultati non arrivano, se la tecnica non convince, se la disponibilità è scarsa e finanche se semplicemente non c'è "feeling" con lo specialista, non c'è niente di sbagliato nel cercare una seconda opinione o, addirittura, cambiare specialista.
Ci mancherebbe.
Ci mancherebbe.
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
[#2]
Utente
Grazie, Dr. Savino. Per me era importante capire se l'eventuale specialista, al quale mi vorrei rivolgere (al momento non ho ancora preso una decisione in merito), comunicasse al mio attuale la volontà di cambiare. Oppure se tra specialisti della medesima città, ci sia un eventuale scambio di informazioni sul paziente, una sorta di passaggio di consegne, in caso di cambio specialista.
Cordiali saluti e buona domenica.
Cordiali saluti e buona domenica.
[#3]
Finché il medico non l'ha conosciuto di certo non può contattare per Suo conto un altro specialista. Una volta che vi sarete conosciuti e Lei avrà optato per lui, il nuovo specialista - SOLO su Sua specifica richiesta, di solito - potrà eventualmente contattare il collega
buona giornata
buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.2k visite dal 23/05/2014.
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