Che prendo farmaci, antidepressivi, ansiolitici
Gentile Dott.Ruggiero,
è quasi un anno che prendo farmaci, antidepressivi, ansiolitici..
ed è da un pò di tempo che ho paura di essere malato, di avere qualcosa di grave, di peggiorare in futuro; vorrei sapere se è normale in pazienti, come me, trattati con terapie croniche.
Grazie per la risposta
Cordiali Saluti
è quasi un anno che prendo farmaci, antidepressivi, ansiolitici..
ed è da un pò di tempo che ho paura di essere malato, di avere qualcosa di grave, di peggiorare in futuro; vorrei sapere se è normale in pazienti, come me, trattati con terapie croniche.
Grazie per la risposta
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile utente,
per correttezza professionale le anticipo che anche i miei colleghi sono autorizzati a risponderle se lo riterranno opportuno anche se la richiesta e' postata direttamente a me.
Per cio' che riguarda la sua richiesta, e' da notare che perpetra in queste sue domande da molti mesi.
Cio' puo' essere il sintomo di un non completo compenso, ma anche la possibilita' di una scarsa fiducia nel suo curante o ancora la mancanza di comunicazione tra lei ed il suo psichiatra.
Un trattamento valido e' tale quando le comunicazioni necessarie sono sempre presenti anche con controlli a breve termine.
Detto cio', la sua domanda non ha possibilita' di accoglimento in quanto non e' sufficientemente dettagliata, nonostante sia andato a rileggere i suoi precedenti post.
I trattamenti farmacologici psichiatrici sicuramente devono essere prolungati per un certo tempo ma tali trattamenti vanno variati qualora il compenso raggiunto non sia efficace.
per correttezza professionale le anticipo che anche i miei colleghi sono autorizzati a risponderle se lo riterranno opportuno anche se la richiesta e' postata direttamente a me.
Per cio' che riguarda la sua richiesta, e' da notare che perpetra in queste sue domande da molti mesi.
Cio' puo' essere il sintomo di un non completo compenso, ma anche la possibilita' di una scarsa fiducia nel suo curante o ancora la mancanza di comunicazione tra lei ed il suo psichiatra.
Un trattamento valido e' tale quando le comunicazioni necessarie sono sempre presenti anche con controlli a breve termine.
Detto cio', la sua domanda non ha possibilita' di accoglimento in quanto non e' sufficientemente dettagliata, nonostante sia andato a rileggere i suoi precedenti post.
I trattamenti farmacologici psichiatrici sicuramente devono essere prolungati per un certo tempo ma tali trattamenti vanno variati qualora il compenso raggiunto non sia efficace.
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[#2]
Ex utente
Gentile Dottore,
Lei si pone sempre in modo conflittuale nei miei confronti, almeno così pare, anche per semplici domande; e poi i cambiamenti farmacologici sono stati fatti: andai da uno psichiatra che mi diede Cipralex e Serenase, ma la cura non andò bene e lo specialista in nessun modo volle cambiarli; mi disse ' o prendi questi farmaci o ti vai a ricoverare presso l'ospedale dove lavoro io', risposta che certamente non è bella nè tantomeno incoraggiante. Così cambiai psichiatra il quale mi diede Nortimil compresse combinati con diversi ansiolitici, ma la cosa va meglio ma mai proprio così bene; d'altra parte non è facile, anche un disturbo psichico lieve, raccontarlo, cioè raccontare i sintomi, sebbene la persona li accusi, quindi non si tratta di aver fiducia del proprio curante.
Adesso prendo 2 cp e mezzo di Nortiimil e Rivotril gocce e la cosa va un pò meglio ma non proprio bene; adesso devo aspettare il controllo che farò a settembre, poi vi farò sapere.
Cordiali Saluti
Lei si pone sempre in modo conflittuale nei miei confronti, almeno così pare, anche per semplici domande; e poi i cambiamenti farmacologici sono stati fatti: andai da uno psichiatra che mi diede Cipralex e Serenase, ma la cura non andò bene e lo specialista in nessun modo volle cambiarli; mi disse ' o prendi questi farmaci o ti vai a ricoverare presso l'ospedale dove lavoro io', risposta che certamente non è bella nè tantomeno incoraggiante. Così cambiai psichiatra il quale mi diede Nortimil compresse combinati con diversi ansiolitici, ma la cosa va meglio ma mai proprio così bene; d'altra parte non è facile, anche un disturbo psichico lieve, raccontarlo, cioè raccontare i sintomi, sebbene la persona li accusi, quindi non si tratta di aver fiducia del proprio curante.
Adesso prendo 2 cp e mezzo di Nortiimil e Rivotril gocce e la cosa va un pò meglio ma non proprio bene; adesso devo aspettare il controllo che farò a settembre, poi vi farò sapere.
Cordiali Saluti
[#3]
Gentile utente,
la interpretazione rispetto alla mia conflittualita' nei suoi confronti e' solo una sua personale considerazione che le posso assicurare esula dalle mie risposte.
Il problema, secondo me, e' capire quanto questo trattamento la compensi e quanto effettivamente sia utile per il suo disturbo che ancora non ha esplicitato in modo chiaro in questa sede e credo che non lo abbia fatto neanche con i suoi curanti.
Certamente nel corso del tempo dovrebbe avere dei benefici dal trattamento ma credo che il controllo a settembre sia un po' troppo lontano.
la interpretazione rispetto alla mia conflittualita' nei suoi confronti e' solo una sua personale considerazione che le posso assicurare esula dalle mie risposte.
Il problema, secondo me, e' capire quanto questo trattamento la compensi e quanto effettivamente sia utile per il suo disturbo che ancora non ha esplicitato in modo chiaro in questa sede e credo che non lo abbia fatto neanche con i suoi curanti.
Certamente nel corso del tempo dovrebbe avere dei benefici dal trattamento ma credo che il controllo a settembre sia un po' troppo lontano.
[#4]
Ex utente
Gentile Dott. Ruggiero,
allora cerco di esplicitare meglio il mio disturbo, che poi ho raccontato anche al mio curante; può essere che così facendo lei riesce a capire meglio e ad aiutarmi quando poi dovrò confrontarmi con il mio specialista: al mattino faccio fatica ad alzarmi, comincia a venirmi l'ansia, l'angoscia,agitazione, non so cosa fare, ho difficoltà a prendere decisioni, anche banali, non riesco a trovare piacere ed interesse in ogni cosa che faccio; mi arrabbio facilmente, quella che io ho è una apatia di fronte a tutto quello che faccio, anche di fronte allo studio(voglio precisare che a me piace studiare), se lo comincio mi stanco subito, mi concentro poco perchè subito nella mia mente si insinuano pensieri come quelli di non superare l'esame, di avere un voto molto basso, e quindi per evitare questi pensieri cesso di studiare; i sintomi peggiorano durante la serata, quando comincia a fare buio, mi sento agitato, ho difficoltà a stare fermo, mi sento represso, non riesco a stare nella mia stanza, a volte preferisco uscire di casa, ma non lo faccio perchè si è fatto sera, notte e non so dove andare....
spero di essere stato chiaro; cercate di aiutarmi anche voi
Grazie per la risposta
Cordiali Saluti
allora cerco di esplicitare meglio il mio disturbo, che poi ho raccontato anche al mio curante; può essere che così facendo lei riesce a capire meglio e ad aiutarmi quando poi dovrò confrontarmi con il mio specialista: al mattino faccio fatica ad alzarmi, comincia a venirmi l'ansia, l'angoscia,agitazione, non so cosa fare, ho difficoltà a prendere decisioni, anche banali, non riesco a trovare piacere ed interesse in ogni cosa che faccio; mi arrabbio facilmente, quella che io ho è una apatia di fronte a tutto quello che faccio, anche di fronte allo studio(voglio precisare che a me piace studiare), se lo comincio mi stanco subito, mi concentro poco perchè subito nella mia mente si insinuano pensieri come quelli di non superare l'esame, di avere un voto molto basso, e quindi per evitare questi pensieri cesso di studiare; i sintomi peggiorano durante la serata, quando comincia a fare buio, mi sento agitato, ho difficoltà a stare fermo, mi sento represso, non riesco a stare nella mia stanza, a volte preferisco uscire di casa, ma non lo faccio perchè si è fatto sera, notte e non so dove andare....
spero di essere stato chiaro; cercate di aiutarmi anche voi
Grazie per la risposta
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 21/07/2008.
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