I miei sintomi, non ho più certi pensieri negativi, sono più tranquillo però sento che questa
Salve, soffro di schizofrenia prendo Risperidone 6mg e Moditen fiala.
sono migliorato al quanto per quello che riguarda i miei sintomi, non ho più certi pensieri negativi, sono più tranquillo però sento che questa terapia mi limita nei miei pensieri ma può darsi che questi farmaci siano nocivi per l'intelligenza ???
sono migliorato al quanto per quello che riguarda i miei sintomi, non ho più certi pensieri negativi, sono più tranquillo però sento che questa terapia mi limita nei miei pensieri ma può darsi che questi farmaci siano nocivi per l'intelligenza ???
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Gentile utente,
Le darei tre risposte, che completano una l'altra:
1) sì, questi farmaci limitano l'attività sia di pensiero sia emotiva, ma proprio in questo consiste loro effetto terapeutico nei casi nei quali i pensieri e le emozioni sono negativi. Non hanno però una azione mirata su quello o su quell'altro pensiero, ma agiscono in un modo aspecifico, abbassando un po' nell'insieme la quantità, la velocità, "l'adesività" ecc dei pensieri e del disturbo che danno. Purtroppo al giorno d'oggi non sono stati ancora sviluppati i farmaci che agiscono su pensieri o sulle emozioni concrete, specifiche, e, per ora questi farmaci sono il meglio che c'è. Per una persona che ha sofferto di idee e di sensazioni negativi intollerabili e che condizionano la vita i benefici possono valere la pena.
2) L'effetto di tali farmaci è dose-dipendente. Questo vuol dire che a dosaggi diversi l'impatto su "intelligenza" è diverso. Bisogna parlare con il Suo psichiatra del Suo problema per trovare, assieme con lui, e seguendo le sue prescrizioni, un dosaggio ottimale, che permette di non rivivere più le esperienze negative della malattia e nel contempo che non La limiti. Forse è possibile. Si tratta di trovare un "punto di mezzo" giusto.
3) L'espressione dell'intelligenza dipende anche dal come viene praticata. Un conto se una persona è limitata ad una vita di routine senza le novità, e tutt'altro conto se cerca di studiare, di imparare, di avere le esperienze nuove, le sfide intellettive nuove. Molte persone che soffrono delle malattie psichiche hanno lo stile di vita e la quotidianità tali che limitano l'esprimersi del loro potenziale intellettivo. E qui i farmaci che limitano i sintomi di malattia, anzi, possono dare alla persona la possibilità di uno stile di vita diverso. Tali farmaci ne creano una base, un presupposto, ma serve anche un programma socio-riabilitativo.
Le darei tre risposte, che completano una l'altra:
1) sì, questi farmaci limitano l'attività sia di pensiero sia emotiva, ma proprio in questo consiste loro effetto terapeutico nei casi nei quali i pensieri e le emozioni sono negativi. Non hanno però una azione mirata su quello o su quell'altro pensiero, ma agiscono in un modo aspecifico, abbassando un po' nell'insieme la quantità, la velocità, "l'adesività" ecc dei pensieri e del disturbo che danno. Purtroppo al giorno d'oggi non sono stati ancora sviluppati i farmaci che agiscono su pensieri o sulle emozioni concrete, specifiche, e, per ora questi farmaci sono il meglio che c'è. Per una persona che ha sofferto di idee e di sensazioni negativi intollerabili e che condizionano la vita i benefici possono valere la pena.
2) L'effetto di tali farmaci è dose-dipendente. Questo vuol dire che a dosaggi diversi l'impatto su "intelligenza" è diverso. Bisogna parlare con il Suo psichiatra del Suo problema per trovare, assieme con lui, e seguendo le sue prescrizioni, un dosaggio ottimale, che permette di non rivivere più le esperienze negative della malattia e nel contempo che non La limiti. Forse è possibile. Si tratta di trovare un "punto di mezzo" giusto.
3) L'espressione dell'intelligenza dipende anche dal come viene praticata. Un conto se una persona è limitata ad una vita di routine senza le novità, e tutt'altro conto se cerca di studiare, di imparare, di avere le esperienze nuove, le sfide intellettive nuove. Molte persone che soffrono delle malattie psichiche hanno lo stile di vita e la quotidianità tali che limitano l'esprimersi del loro potenziale intellettivo. E qui i farmaci che limitano i sintomi di malattia, anzi, possono dare alla persona la possibilità di uno stile di vita diverso. Tali farmaci ne creano una base, un presupposto, ma serve anche un programma socio-riabilitativo.
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 19/05/2014.
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