Schizofrenia
Salve, ho 22 anni soffro di schizofrenia e prendo Flufenazina una fiala ogni 20 giorni.
Mi è stato spiegato che più i sintomi della malattia si riducono più si preservano le facoltà cognitive.
Non riesco a capire perché gli studi pubblicati su internet sui farmaci affermano che gli antipsicotici convenzionali tendono a peggiorare la cognizione e i sintomi vengono considerati come effetti collaterali di questi farmaci mentre gli antipsicotici atipici non.
Non riesco a capire ?
Mi è stato spiegato che più i sintomi della malattia si riducono più si preservano le facoltà cognitive.
Non riesco a capire perché gli studi pubblicati su internet sui farmaci affermano che gli antipsicotici convenzionali tendono a peggiorare la cognizione e i sintomi vengono considerati come effetti collaterali di questi farmaci mentre gli antipsicotici atipici non.
Non riesco a capire ?
[#1]
una cosa non esclude l'altra, è vero che la schizofrenia (come anche la depressione) interferiscono con le facoltà cognitive e quindi curarsi preserva tali capacità.
E' vero anche che, tendenzialmente, i vecchi antipsicotici possono compromettere la sfera cognitiva mentre i farmaci più recenti riescono ad essere molto più "rispettosi"
Curandosi riuscirà allora a difendere il suo cervello dagli effetti deleteri della malattia, la flufenazina incide sulla sfera cognitiva in maniera transitoria durante l'assunzione e peggioramenti stabili veri e propri si vedono solo nel lungo termine. Verosimilmente quando sarà stabile il suo medico passerà ad un antipsicotico di ultima generazione per il mantenimento a lungo termine
cari saluti
E' vero anche che, tendenzialmente, i vecchi antipsicotici possono compromettere la sfera cognitiva mentre i farmaci più recenti riescono ad essere molto più "rispettosi"
Curandosi riuscirà allora a difendere il suo cervello dagli effetti deleteri della malattia, la flufenazina incide sulla sfera cognitiva in maniera transitoria durante l'assunzione e peggioramenti stabili veri e propri si vedono solo nel lungo termine. Verosimilmente quando sarà stabile il suo medico passerà ad un antipsicotico di ultima generazione per il mantenimento a lungo termine
cari saluti
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
[#2]
Gentile utente,
Gli antipsicotici tipici correggono alcuni sintomi mentre tendono ad aggravarne altri, perlomeno finché li si assume, ovvero come effetto collaterale.
Che cos'è che non capisce ?
Gli antipsicotici tipici correggono alcuni sintomi mentre tendono ad aggravarne altri, perlomeno finché li si assume, ovvero come effetto collaterale.
Che cos'è che non capisce ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ha posto già questa domanda con un altro profilo utente ed ha ricevuto risposta.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#5]
Gentile utente,
Se un farmaco è utile in una malattia non è detto che agisca su tutti i suoi sintomi o che non ne peggiori una parte per migliorarne un'altra. Non è che i farmaci cadono dal cielo, sono solo strumenti che possono servire per alcune cose, non sempre sono curativi o eradicanti, e neanche sempre correggono tutti i sintomi.
Non è una cosa strana in generale.
Se un farmaco è utile in una malattia non è detto che agisca su tutti i suoi sintomi o che non ne peggiori una parte per migliorarne un'altra. Non è che i farmaci cadono dal cielo, sono solo strumenti che possono servire per alcune cose, non sempre sono curativi o eradicanti, e neanche sempre correggono tutti i sintomi.
Non è una cosa strana in generale.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 15/05/2014.
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