Ansia da esame e preoccupazione cronica, terapia con daparox
Buonasera,sono una ragazza di 21 anni e sono iscritta al secondo anno di medicina. Ho sempre sofferto di ansia e mi preoccupo molto facilmente, inoltre spesso mi sento triste senza un apparente motivo. Tuttavia la situazione si è aggravata dal momento in cui mi sono trovata a dover affrontare un esame molto impegnativo, quello di anatomia umana.
A Gennaio, una settimana prima della prova orale, ho avuto un vero e proprio attacco di panico, accompagnato da tachicardia, pensieri negativi, aumento di temperatura corporea, estrema angoscia ed agitazione. Inizialmente pensavo fosse dovuto al fatto che non mi sentissi abbastanza preparata e ho deciso di rimandare l'esame -cosa che mi ha fatto stare decisamente meglio-.
Tuttavia, all'appello successivo, circa due settimane prima dell'esame i sintomi sono ricomparsi, provocandomi insonnia e grande disagio. Dunque ho deciso di rivolgermi al mio medico di famiglia che mi ha prescritto una terapia dalla durata di una anno, consigliandomi di assumere 10 mg di Daparox al giorno.
Spaventata dalle controindicazioni ho deciso di rimandare la cura a partire dal giorno dopo la data dell'esame, limitandomi all'assunzione di 60 gocce di Ansiplus al giorno.
Purtroppo, a causa dei giorni persi, nonostante psicologicamente stessi meglio, non sono riuscita a superarlo. Da circa 10 giorni, quindi, ho cominciato la cura con il Daparox.
I primi giorni non ho accusato nessun peggioramento, ma dal momento in cui ho ricominciato a studiare la materia, ansia eccessiva, tristezza e pensieri negativi sono tornati.
Tutto ciò sta rendendo difficile sia la mia vita che quella dei miei amici e della mia famiglia, stanchi della mia perenne tristezza e agitazione.
Sono convinta che l'esame sia la causa scatenante di tutti questi sintomi, ma mi preoccupa il fatto che ormai viva in questa condizione quotidianamente e la prospettiva di star male in futuro mi spaventa, infatti mi sta facendo mettere in dubbio l'idea di continuare l'università.
Mi chiedevo se ciò potesse essere ricondotto semplicemente alla fase iniziale di assunzione del farmaco oppure sia dovuto ad altro.
Vi ringrazio anticipatamente e spero in una risposta che possa aiutarmi.
A Gennaio, una settimana prima della prova orale, ho avuto un vero e proprio attacco di panico, accompagnato da tachicardia, pensieri negativi, aumento di temperatura corporea, estrema angoscia ed agitazione. Inizialmente pensavo fosse dovuto al fatto che non mi sentissi abbastanza preparata e ho deciso di rimandare l'esame -cosa che mi ha fatto stare decisamente meglio-.
Tuttavia, all'appello successivo, circa due settimane prima dell'esame i sintomi sono ricomparsi, provocandomi insonnia e grande disagio. Dunque ho deciso di rivolgermi al mio medico di famiglia che mi ha prescritto una terapia dalla durata di una anno, consigliandomi di assumere 10 mg di Daparox al giorno.
Spaventata dalle controindicazioni ho deciso di rimandare la cura a partire dal giorno dopo la data dell'esame, limitandomi all'assunzione di 60 gocce di Ansiplus al giorno.
Purtroppo, a causa dei giorni persi, nonostante psicologicamente stessi meglio, non sono riuscita a superarlo. Da circa 10 giorni, quindi, ho cominciato la cura con il Daparox.
I primi giorni non ho accusato nessun peggioramento, ma dal momento in cui ho ricominciato a studiare la materia, ansia eccessiva, tristezza e pensieri negativi sono tornati.
Tutto ciò sta rendendo difficile sia la mia vita che quella dei miei amici e della mia famiglia, stanchi della mia perenne tristezza e agitazione.
Sono convinta che l'esame sia la causa scatenante di tutti questi sintomi, ma mi preoccupa il fatto che ormai viva in questa condizione quotidianamente e la prospettiva di star male in futuro mi spaventa, infatti mi sta facendo mettere in dubbio l'idea di continuare l'università.
Mi chiedevo se ciò potesse essere ricondotto semplicemente alla fase iniziale di assunzione del farmaco oppure sia dovuto ad altro.
Vi ringrazio anticipatamente e spero in una risposta che possa aiutarmi.
[#1]
Gentile (quasi) collega,
il disturbo d'ansia può nascere come risposta ad eventi specifici (nel suo caso l'esame di anatomia), ma spesso poi si estende fino ad interessare molti ambiti della vita di un individuo.
La terapia farmacologica che sta assumendo (daparox) ha lo scopo di regolare il funzionamento della serotonina.
Per fare questo però richiedono un certo tempo, quantificabile generalmente in 3-6 settimane, prima di iniziare a funzionare.
Inoltre nella prima fase di assunzione è possibile che chi li assume avverta un incremento della sintomatologia ansiosa.
Il consiglio quindi è di proseguire la cura in atto, lasciando al farmaco il tempo necessario ad esplicare la sua azione.
Cordiali saluti,
il disturbo d'ansia può nascere come risposta ad eventi specifici (nel suo caso l'esame di anatomia), ma spesso poi si estende fino ad interessare molti ambiti della vita di un individuo.
La terapia farmacologica che sta assumendo (daparox) ha lo scopo di regolare il funzionamento della serotonina.
Per fare questo però richiedono un certo tempo, quantificabile generalmente in 3-6 settimane, prima di iniziare a funzionare.
Inoltre nella prima fase di assunzione è possibile che chi li assume avverta un incremento della sintomatologia ansiosa.
Il consiglio quindi è di proseguire la cura in atto, lasciando al farmaco il tempo necessario ad esplicare la sua azione.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat
[#2]
Utente
La ringrazio della sua cortese risposta.
Le volevo porre un'ultima domanda. Dal foglietto illustrativo del farmaco ho letto che la dose consigliata è di minimo 20 mg al giorno.
Lei crede che sia sufficiente assumerne 10 mg per apprezzarne comunque gli effetti o mi consiglia di parlare con il dottore a proposito di un eventuale aumento? Al momento purtroppo non sono in grado di dire se ci sono miglioramenti in quanto ho risentito solo degli effetti collaterali.
Le volevo porre un'ultima domanda. Dal foglietto illustrativo del farmaco ho letto che la dose consigliata è di minimo 20 mg al giorno.
Lei crede che sia sufficiente assumerne 10 mg per apprezzarne comunque gli effetti o mi consiglia di parlare con il dottore a proposito di un eventuale aumento? Al momento purtroppo non sono in grado di dire se ci sono miglioramenti in quanto ho risentito solo degli effetti collaterali.
[#3]
La dose terapeutica minima corrisponde a 20 mg al giorno, salvo indicazioni particolari (età, altre patologie, altre terapie...), quindi sarebbe una buona idea parlarne con il suo medico.
Rispetto ai tempi, come detto, bisogna attendere 3-6 settimane per poter apprezzare i primi effetti terapeutici.
Cordiali saluti,
Rispetto ai tempi, come detto, bisogna attendere 3-6 settimane per poter apprezzare i primi effetti terapeutici.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 10/05/2014.
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