Ansia causata da entact

Salve, come, esposto in altri interventi, io sono in cura da un mese e mezzo, per depressione associata ad ansia con entact 1cpr da 10 mg al mattino e 5 gocce di rivotril la sera, ed ho notato un forte aumento di ansia, difficoltà di concentrazione e labilità emotiva; vorrei sapere da voi dottori se dopo 45 giorni di assunzione di entact a 10 mg die è possibile avvertire certi effetti come quelli sopra esposti, o se tali effetti sono transitori, anche se secondo me sarebbero dovuti sparire prima.
in attesa di vostra risposta porgo
cordiali saluti
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
in un altro Suo consulto
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/411557-depakin-per-disturbo-bipolare.html

Lei scrive che ha assunto l'Entact già in passato, e, benché Lei dice che lo tollerava bene, secondo il Suo psichiatra, l'Entact Le "dava un comportamento marcatamente disinibito ed delle svolte in senso maniacale di ipereccitabilità".

Dunque, il protrarsi così a lungo dei sintomi collaterali di Entact non lo vedrei come una cosa molto strana, essendo possibile, in base all'esperienza già avuta, che Lei è suscettibile agli effetti attivanti di tale farmaco (che sia l'ipereccitabilità, o che sia l'ansia).

Consideriamo anche che il Depakin è stato sospeso recentemente, lasciando alcuni sintomi (probabilmente non solo come la scia dei propri effetti collaterali, ma anche "gli effetti da sospensione" in seguito alla sospensione brusca), e questi sintomi hanno potuto sovrapporsi a quelli da Entact.

Secondo me, è importante riferire i Suoi sintomi al Suo psichiatra e proporrei a voi di valutare l'aggiunta all'Entact di un farmaco ansiolitico o stabilizzante che "bilancia" i suddetti effetti collaterali: quale farmaco esattamente, per quale periodo e se può essere questo farmaco il Rivotril (a dosaggi maggiori, come prima), oppure un'altro ansiolitico, un altro stabilizzatore di umore (al posto di Depakin): non Le so dire, perché via internet non possiamo dare le prescrizioni e perché si vede che con Lei bisogna essere cauti nella scelta dei farmaci. Penso che dovrà valutarlo il Suo psichiatra.

Un'altra possibilità è ricorrere ad una dose più bassa dell'Entact,
ed anche questo andrebbe discusso con il Suo specialista.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Gentile dott.Gukov, io, come detto, sto assumendo l'entact da 10mg/die, da 45 giorni ed notato un forte aumento di ansia, quello che mi domando e se un farmaco, come l' entact, che è prescritto oltre che per la depressione, anche per gli attacchi di panico, e la fobia sociale, possa dare un livello di ansia abbastanza alto, da essere poco sopportabile.Dunque mi chiedo perchè un farmaco che dovrebbe agire oltre che sulla depressione, sulla ansia causa un effetto opposto di generazione di ansia.
saluti
[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
<<quello che mi domando e se un farmaco, come l' entact, che è prescritto oltre che per la depressione, anche per gli attacchi di panico, e la fobia sociale, possa dare un livello di ansia abbastanza alto, da essere poco sopportabile>>

- Perché non è un farmaco sitomatico.

I farmaci sintomatici eliminano un sintomo (cioe l'ansia) o una serie di sintomi.

Invece l'Entact non agisce solo su un sintomo, e nella buona pratica non è prescritto per un sintomo (come l'ansia), ma, se ben scelto, per una malattia di fondo che dà questi sintomi (perché l'ansia è solo un sintomo di una malattia, ad esempio, della depressione); e nel suo agire ha diverse fasi che induce nell'organismo prima di iniziare a debellare la malattia.

<<Dunque mi chiedo perchè un farmaco che dovrebbe agire oltre che sulla depressione, sulla ansia causa un effetto opposto di generazione di ansia.>>

- Tali fasi (delle quali parlavo prima, che il farmaco induce nell'organismo) possono dare luogo anche ad un temporaneo peggioramento dei sintomi della malatia.

La Sua fase potrebbe corrispondere alla fase iniziale, di attivazione che può attivare anche gli stati patologici, alla quale (nel caso del successo del farmaco) segue la risposta di adattamento da parte dell'organismo, tramite la diminuzione della sensibilità a tale stimolo e dunque la diminuzione della vulnerabilità agli stati con abnorme funzionamento dei sistemi neurotrasmettitoriali (come gli stati depressivi e ansiosi). E' una delle teorie.

Talvolta il farmaco, anche se scelto per una malattia che può potenzialmente curare, non è ben tollerato, allora si modifica la dose, o si cambia il farmaco, o si aggiungono gli altri farmaci.

Altre volte non si tratta dei sintomi collaterali del farmaco, ma della malattia stessa, sulla quale il farmaco non ha iniziato ancora agire. Questo è uno dei possibili sospetti anche nel Suo caso, visto che per due mesi il farmaco è stato sospeso: ed è possibile che proprio in questi mesi successivi Lei stia avendo una ricaduta che il farmaco non è ancora in grado di compensare. In questa ipotesi, può essere valutato anche l'aumento della dose dell'antidepressivo, ma, magari, assieme con il potenziamento della terapia ansiolitica più sintomatica.

In altri casi ancora il farmaco può funzionare in modo non ottimale, perché scelto per una malattia nella quale tale categoria dei farmaci non è ottimale.

Dunque, Le ho esposto diverse possibilità.
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