Assenza di stimolo da anni
Buongiorno,
sono circa 5 anni che ho totale assenza di stimolo ad evacuare. Ho cominciato con la stitichezza una decina di anni fa, prima ogni 2 giorni, ogni 3 fino ad arrivare ad una settimana e poi dovevo prendere lassativi. Ho trascorso qualche anno in questa difficile situazione che alla lunga, sommata ad una mia predisposizione scheletrica, mi ha causato una grossa ernia lombare, mi sono operata appunto qualche anno fa perchè era irrecuperabile. Dopo l'intervento il neurochirurgo mi ha fatto una serie di raccomandazioni, tra cui quella di andare di corpo regolarmente ogni giorno perchè avrei potuto avere recidive. Non potendo assumere lassativi regolarmente, in farmacia mi consigliarono di provare i clisteri con acqua, fortunatamente hanno subito funzionato. Basta un piccolo clistere con acqua al mattino che dopo 5 minuti riesco ad evacuare. Se non lo faccio ho: nausea, tachicardia, dispnea, mal di testa, testa offuscata, mal di pancia, mal di schiena, mal di gambe (ho anche problemi circolatori).
A questo punto sono 5 anni che regolarmente faccio questo clistere al mattino e tutto va bene... si fa per dire. Sento di avere un grosso problema, mi sembra che una parte del mio corpo non funzioni più. Un paio di anni fa su consiglio di una mia amica ho fatto una visita proctologica, visita più colonproctoscopia da cui non risulta nulla. Successivamente ho preso l'iniziativa di introdurre il sesso anale con il mio compagno. Avevo l'illusione che quello potesse smuovere il problema, che forse ero troppo stretta o non so che altro... purtroppo non fu di alcun aiuto e così dopo qualche tempo tornai ad una sessualità tradizionale che preferisco. Sento di averle provate tutte... credo che il problema sia psicologico solo non capisco perchè... non c'è nulla che non vada nella mia vita, non ho alcun problema, tutto scorre tranquillamente, perchè mi è venuto questo blocco??? Mi sento schiava di quell'oggetto per fare il clistere, che devo portarmi dietro se parto per un viaggio o altro... senza di quello sarei rovinata.
Mi vergogno troppo a parlarne con un medico, non ne ho parlato nemmeno col proctologo, gli dissi che volevo fare un controllo... lo sa solo mia madre con cui sono molto in confidenza e una mia amica. Non lo sa nemmeno il mio compagno. Se in futuro andassimo a convivere, come farei a giustificare la presenza di quell'oggetto? Il suo utilizzo ogni giorno?
Perchè mi è venuto questo blocco?
Grazie, cordialmente
sono circa 5 anni che ho totale assenza di stimolo ad evacuare. Ho cominciato con la stitichezza una decina di anni fa, prima ogni 2 giorni, ogni 3 fino ad arrivare ad una settimana e poi dovevo prendere lassativi. Ho trascorso qualche anno in questa difficile situazione che alla lunga, sommata ad una mia predisposizione scheletrica, mi ha causato una grossa ernia lombare, mi sono operata appunto qualche anno fa perchè era irrecuperabile. Dopo l'intervento il neurochirurgo mi ha fatto una serie di raccomandazioni, tra cui quella di andare di corpo regolarmente ogni giorno perchè avrei potuto avere recidive. Non potendo assumere lassativi regolarmente, in farmacia mi consigliarono di provare i clisteri con acqua, fortunatamente hanno subito funzionato. Basta un piccolo clistere con acqua al mattino che dopo 5 minuti riesco ad evacuare. Se non lo faccio ho: nausea, tachicardia, dispnea, mal di testa, testa offuscata, mal di pancia, mal di schiena, mal di gambe (ho anche problemi circolatori).
A questo punto sono 5 anni che regolarmente faccio questo clistere al mattino e tutto va bene... si fa per dire. Sento di avere un grosso problema, mi sembra che una parte del mio corpo non funzioni più. Un paio di anni fa su consiglio di una mia amica ho fatto una visita proctologica, visita più colonproctoscopia da cui non risulta nulla. Successivamente ho preso l'iniziativa di introdurre il sesso anale con il mio compagno. Avevo l'illusione che quello potesse smuovere il problema, che forse ero troppo stretta o non so che altro... purtroppo non fu di alcun aiuto e così dopo qualche tempo tornai ad una sessualità tradizionale che preferisco. Sento di averle provate tutte... credo che il problema sia psicologico solo non capisco perchè... non c'è nulla che non vada nella mia vita, non ho alcun problema, tutto scorre tranquillamente, perchè mi è venuto questo blocco??? Mi sento schiava di quell'oggetto per fare il clistere, che devo portarmi dietro se parto per un viaggio o altro... senza di quello sarei rovinata.
Mi vergogno troppo a parlarne con un medico, non ne ho parlato nemmeno col proctologo, gli dissi che volevo fare un controllo... lo sa solo mia madre con cui sono molto in confidenza e una mia amica. Non lo sa nemmeno il mio compagno. Se in futuro andassimo a convivere, come farei a giustificare la presenza di quell'oggetto? Il suo utilizzo ogni giorno?
Perchè mi è venuto questo blocco?
Grazie, cordialmente
[#1]
Gentile utente,
La visita colonproctologica ha portato ad una conclusione sulla natura di questa stipsi ?
Il peso inferiore alla norma è legato ad una alimentazione scarsa ?
La visita colonproctologica ha portato ad una conclusione sulla natura di questa stipsi ?
Il peso inferiore alla norma è legato ad una alimentazione scarsa ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
l'esito della visita e dell'accertamento sono stati negativi, quindi alcuna conclusione dal punto di vista proctologico.
Sono 1,65 per 54 kg e sono sempre stata di queste proporzioni.
Oramai sono abbastanza certa che il problema sia mentale, solo non mi spiego la causa di un simile blocco delle funzioni. Vorrei specificare che appena fatto il clistere (40 cl) con acqua, dopo neanche 5 minuti avverto uno stimolo abbastanza forte e vado completamente senza alcuno sforzo. Senza questo ausilio, ho lo stimolo a zero, potrei stare senza stimolo all'infinito.
Non so neanche più se considerarlo un problema o meno... mi sembra un grosso problema, poi a volte penso che se ho risolto con mezzo litro d'acqua, un problema non è... dunque?
Inoltre c'è questa cosa che mi imbarazza da morire, parlarne faccia a faccia con qualcuno, un estraneo... piuttosto mi sotterrerei. Immagino che mentre glielo dico e quello mi guarda in faccia, immagina me che lo faccio e il resto...
Grazie
l'esito della visita e dell'accertamento sono stati negativi, quindi alcuna conclusione dal punto di vista proctologico.
Sono 1,65 per 54 kg e sono sempre stata di queste proporzioni.
Oramai sono abbastanza certa che il problema sia mentale, solo non mi spiego la causa di un simile blocco delle funzioni. Vorrei specificare che appena fatto il clistere (40 cl) con acqua, dopo neanche 5 minuti avverto uno stimolo abbastanza forte e vado completamente senza alcuno sforzo. Senza questo ausilio, ho lo stimolo a zero, potrei stare senza stimolo all'infinito.
Non so neanche più se considerarlo un problema o meno... mi sembra un grosso problema, poi a volte penso che se ho risolto con mezzo litro d'acqua, un problema non è... dunque?
Inoltre c'è questa cosa che mi imbarazza da morire, parlarne faccia a faccia con qualcuno, un estraneo... piuttosto mi sotterrerei. Immagino che mentre glielo dico e quello mi guarda in faccia, immagina me che lo faccio e il resto...
Grazie
[#3]
Ex utente
Vorrei aggiungere un episodio di cui ieri mi ero completamente dimenticata.
In terza media mi era nata la fobia del wc della scuola, il fondo era molto stretto, come quello che si trova su molti mezzi di trasporto. Non ricordo bene cosa pensavo, fatto sta che qualche volta andavo in bagno quando non c'era nessuno e facevo i miei bisogni per terra perchè proprio non riuscivo ad aspettare di tornare a casa, dove questo problema non c'era perchè il wc in fondo era più largo. Non riesco proprio a ricordare cosa mi passava per la testa. Un giorno venne in classe la preside e disse che chiunque fosse doveva smetterla perchè la considerava una mancanza di rispetto nei loro confronti. Pensai che mi avessero scoperta e allora ho smesso di farlo. La cosa strana è che non provai alcuna vergogna, forse perchè ero piccola. Ricordo che quell'estate in vacanza capitarono alcune occasioni in cui mi trovai a dover andare in bagni pubblici di bar e alcuni di questi avevano il fondo stretto così ugualmente facevo sul pavimento dopo aver messo della carta in modo poi da poter gettare il tutto (non potevo lasciare per terra nel bar). Questa fobia stranamente passò da sola nell'arco di 1 anno, infatti non ho più avuto problemi con i wc stretti. Per tutta la durata del liceo non ho avuto alcun problema di stitichezza. Poi successivamente cominciai ad avvertire i primi sintomi e lì cominciò questa odissea che è ciò che è adesso.
Ora racconto quel fatto come qualcosa che non riguarda propriamente me, mi sembra di parlare di un'altra persona.
In terza media mi era nata la fobia del wc della scuola, il fondo era molto stretto, come quello che si trova su molti mezzi di trasporto. Non ricordo bene cosa pensavo, fatto sta che qualche volta andavo in bagno quando non c'era nessuno e facevo i miei bisogni per terra perchè proprio non riuscivo ad aspettare di tornare a casa, dove questo problema non c'era perchè il wc in fondo era più largo. Non riesco proprio a ricordare cosa mi passava per la testa. Un giorno venne in classe la preside e disse che chiunque fosse doveva smetterla perchè la considerava una mancanza di rispetto nei loro confronti. Pensai che mi avessero scoperta e allora ho smesso di farlo. La cosa strana è che non provai alcuna vergogna, forse perchè ero piccola. Ricordo che quell'estate in vacanza capitarono alcune occasioni in cui mi trovai a dover andare in bagni pubblici di bar e alcuni di questi avevano il fondo stretto così ugualmente facevo sul pavimento dopo aver messo della carta in modo poi da poter gettare il tutto (non potevo lasciare per terra nel bar). Questa fobia stranamente passò da sola nell'arco di 1 anno, infatti non ho più avuto problemi con i wc stretti. Per tutta la durata del liceo non ho avuto alcun problema di stitichezza. Poi successivamente cominciai ad avvertire i primi sintomi e lì cominciò questa odissea che è ciò che è adesso.
Ora racconto quel fatto come qualcosa che non riguarda propriamente me, mi sembra di parlare di un'altra persona.
[#4]
Gentile utente,
Mi chiedevo cosa avesse detto il proctologo di questa situazione dell'evacuazione. E' stata definita stipsi o no ? Che non vi sia niente è una non-conclusione, ma il proctologo le ha detto che soffre di una forma grave di stipsi oppure no ?
Il clistere al mattino lo fa per motivi di praticità, perché al mattino le torna comodo, oppure deve essere la prima cosa che fa nella giornata altrimenti sta male ?
Mi chiedevo cosa avesse detto il proctologo di questa situazione dell'evacuazione. E' stata definita stipsi o no ? Che non vi sia niente è una non-conclusione, ma il proctologo le ha detto che soffre di una forma grave di stipsi oppure no ?
Il clistere al mattino lo fa per motivi di praticità, perché al mattino le torna comodo, oppure deve essere la prima cosa che fa nella giornata altrimenti sta male ?
[#5]
Ex utente
Gentile dottore,
il proctologo, dopo avermi posto alcune domande sull'evacuazione (di cui ho omesso i clisteri) e sull'alimentazione, più accurata visita, più quasi un'ora di accertamento, mi disse che sono sanissima e che le cause della mia stipsi erano da ricercare altrove. Altrove "dove" non lo ha detto nè io l'ho chiesto. Immagino si riferisse appunto ad un fattore psicologico.
Il clistere lo faccio al mattino perchè poi sto fuori casa tutto il giorno quindi mi ridurrei a farlo la sera. Se non vado di corpo, diciamo entro 2-3 orette da quando mi alzo, mi prendono tutta una serie di fastidi notevoli: tachicardia, dispnea, mal di testa, mal di schiena e gambe. Non è cmq la prima cosa che faccio al mattino, prima faccio colazione, mi lavo e nel mentre me lo faccio, così nel frattempo ho lo stimolo e vado.
Vorrei aggiungere che oltre al neurochirurgo, anche l'angiologo si raccomandò di andare di corpo tutti i giorni. Come accennavo ho anche problemi di circolazione, pochi anni prima di operarmi all'ernia del disco ho avuto una trombosi profonda, asintomatica fino all'ultimo, con urgente ricovero. Era tutto intasato, vena femorale, iliache, c'era inoltre un grosso coagulo nella vena cava e sono stata allettata 1 mese sotto anticoagulanti in quanto un intervento sarebbe stato troppo rischioso a causa della posizione del coagulo. Quindi assoluto divieto di muovermi dal letto fino a quando non si sarebbe sciolto, così speravamo tutti. Si renda conto di come ho trascorso quel mese. Questo ha dato il colpo di grazia alla mia ernia del disco. Fortunatamente non ho avuto un'embolia ma mi è rimasta un'insufficienza venosa ad una gamba con conseguenze generali anche sull'altra. In quell'occasione scoprii di avere la trombofilia, dato che in famiglia non ci sono casi. Se non vado di corpo in modo regolare ho una forte pesantezza alle gambe, dovuta proprio alle insufficienze venose che mi sono rimaste.
So che lei, soprattutto da qui, non può dirmi molto su questo mio problema, che dovrei rivolgermi ad uno psichiatra e far presente la cosa così come l'ho detta a lei. Se solo non mi vergognassi così tanto.
Vorrei sapere da lei se questo mio problema è grave o meno perchè io davvero non lo so più. Avere una parte del corpo che non ha più stimolo autonomo mi sembra gravissimo. Come dire che bisogna fare non so cosa per respirare o altro... per lei è grave? Mi confonde il fatto che posso ovviare con l'acqua, questo mi confonde non poco. Perchè me la fa sembrare una sciocchezza. E' come risolvere un problema enorme con nulla... non ci capisco più niente. A volte mi immagino da vecchia a farmi il clistere e mi prende una depressione assoluta perchè temo che questo problema non si risolverà mai. Oltre al fatto che ho sempre l'impressione di nascondere qualcosa, di apparire normale quando in realtà non lo sono affatto perchè ho bisogno di usare quell'oggetto di cui quasi nessuno è a conoscenza. Sento spesso come se una parte di me restasse a casa, una parte che non ci tengo proprio a mostrare.
Per lei è grave?
Grazie, cordiali saluti
il proctologo, dopo avermi posto alcune domande sull'evacuazione (di cui ho omesso i clisteri) e sull'alimentazione, più accurata visita, più quasi un'ora di accertamento, mi disse che sono sanissima e che le cause della mia stipsi erano da ricercare altrove. Altrove "dove" non lo ha detto nè io l'ho chiesto. Immagino si riferisse appunto ad un fattore psicologico.
Il clistere lo faccio al mattino perchè poi sto fuori casa tutto il giorno quindi mi ridurrei a farlo la sera. Se non vado di corpo, diciamo entro 2-3 orette da quando mi alzo, mi prendono tutta una serie di fastidi notevoli: tachicardia, dispnea, mal di testa, mal di schiena e gambe. Non è cmq la prima cosa che faccio al mattino, prima faccio colazione, mi lavo e nel mentre me lo faccio, così nel frattempo ho lo stimolo e vado.
Vorrei aggiungere che oltre al neurochirurgo, anche l'angiologo si raccomandò di andare di corpo tutti i giorni. Come accennavo ho anche problemi di circolazione, pochi anni prima di operarmi all'ernia del disco ho avuto una trombosi profonda, asintomatica fino all'ultimo, con urgente ricovero. Era tutto intasato, vena femorale, iliache, c'era inoltre un grosso coagulo nella vena cava e sono stata allettata 1 mese sotto anticoagulanti in quanto un intervento sarebbe stato troppo rischioso a causa della posizione del coagulo. Quindi assoluto divieto di muovermi dal letto fino a quando non si sarebbe sciolto, così speravamo tutti. Si renda conto di come ho trascorso quel mese. Questo ha dato il colpo di grazia alla mia ernia del disco. Fortunatamente non ho avuto un'embolia ma mi è rimasta un'insufficienza venosa ad una gamba con conseguenze generali anche sull'altra. In quell'occasione scoprii di avere la trombofilia, dato che in famiglia non ci sono casi. Se non vado di corpo in modo regolare ho una forte pesantezza alle gambe, dovuta proprio alle insufficienze venose che mi sono rimaste.
So che lei, soprattutto da qui, non può dirmi molto su questo mio problema, che dovrei rivolgermi ad uno psichiatra e far presente la cosa così come l'ho detta a lei. Se solo non mi vergognassi così tanto.
Vorrei sapere da lei se questo mio problema è grave o meno perchè io davvero non lo so più. Avere una parte del corpo che non ha più stimolo autonomo mi sembra gravissimo. Come dire che bisogna fare non so cosa per respirare o altro... per lei è grave? Mi confonde il fatto che posso ovviare con l'acqua, questo mi confonde non poco. Perchè me la fa sembrare una sciocchezza. E' come risolvere un problema enorme con nulla... non ci capisco più niente. A volte mi immagino da vecchia a farmi il clistere e mi prende una depressione assoluta perchè temo che questo problema non si risolverà mai. Oltre al fatto che ho sempre l'impressione di nascondere qualcosa, di apparire normale quando in realtà non lo sono affatto perchè ho bisogno di usare quell'oggetto di cui quasi nessuno è a conoscenza. Sento spesso come se una parte di me restasse a casa, una parte che non ci tengo proprio a mostrare.
Per lei è grave?
Grazie, cordiali saluti
[#6]
Gentile utente,
Ha omesso i clisteri andando a farsi vedere la proctologo, il che significa rendere la visita poco costruttiva, gli omette proprio un aspetto centrale di ciò che interessa a lui per valutare...
A parte questo, se la motilità del suo intestino è normale ed è stata valutata, chiaramente il problema non è neuromuscolare. Adesso come adesso è impossibile valutare ogni quanto andrebbe, anche perché usando i clisteri la normale dinamica della defecazione alla fine è inattiva.
Se il clistere funziona tutti i giorni significa che le feci arrivano normalmente a destinazione. Perché il clistere e non altri metodi, come quelli per bocca ?
Ha omesso i clisteri andando a farsi vedere la proctologo, il che significa rendere la visita poco costruttiva, gli omette proprio un aspetto centrale di ciò che interessa a lui per valutare...
A parte questo, se la motilità del suo intestino è normale ed è stata valutata, chiaramente il problema non è neuromuscolare. Adesso come adesso è impossibile valutare ogni quanto andrebbe, anche perché usando i clisteri la normale dinamica della defecazione alla fine è inattiva.
Se il clistere funziona tutti i giorni significa che le feci arrivano normalmente a destinazione. Perché il clistere e non altri metodi, come quelli per bocca ?
[#7]
Ex utente
Gentile dottore,
so di aver omesso al medico il fulcro del problema ma come le ho detto mi vergogno, non sarei a parlarne qui, altrimenti.
Le ho scritto che precedentemente ho usato i lassativi, quindi per bocca, per qualche anno, ogni 4-5 giorni circa. A parte il fatto che mi davano problemi di crampi addominali e diarrea, mi sono trovata nella situazione di dover andare di corpo con regolarità giornaliera pertanto l'utilizzo dei lassativi era da interrompere e sostituire con un sistema innoquo. In farmacia mi fu consigliato di provare i clisteri con acqua o se volessi aggiungere qualcosa come camomilla e simili... io ho sempre usato l'acqua perchè basta e avanza.
So che non è un problema perchè non mi arreca alcun danno fisico però mi è diventato un problema psicologico, il DOVER usare quello per andare di corpo mi fa sentire insufficiente. Il DOVER portare quello se faccio un viaggio o me ne vado in vacanza. Vorrei eliminare quell'oggetto dalla mia vita, questo è il punto.
Sulla base di quanto le ho detto, lei ritiene che uno psichiatra, psicoterapeuta, possa risolvere questo problema? Fondamentalmente il ripristino delle normali funzioni fisiche e di conseguenza l'eliminazione del clistere?
Se lei mi da qualche certezza ( o almeno speranza sulla cosa) potrei cercare di farmi coraggio per andarne a parlare...
Grazie, cordiali saluti
so di aver omesso al medico il fulcro del problema ma come le ho detto mi vergogno, non sarei a parlarne qui, altrimenti.
Le ho scritto che precedentemente ho usato i lassativi, quindi per bocca, per qualche anno, ogni 4-5 giorni circa. A parte il fatto che mi davano problemi di crampi addominali e diarrea, mi sono trovata nella situazione di dover andare di corpo con regolarità giornaliera pertanto l'utilizzo dei lassativi era da interrompere e sostituire con un sistema innoquo. In farmacia mi fu consigliato di provare i clisteri con acqua o se volessi aggiungere qualcosa come camomilla e simili... io ho sempre usato l'acqua perchè basta e avanza.
So che non è un problema perchè non mi arreca alcun danno fisico però mi è diventato un problema psicologico, il DOVER usare quello per andare di corpo mi fa sentire insufficiente. Il DOVER portare quello se faccio un viaggio o me ne vado in vacanza. Vorrei eliminare quell'oggetto dalla mia vita, questo è il punto.
Sulla base di quanto le ho detto, lei ritiene che uno psichiatra, psicoterapeuta, possa risolvere questo problema? Fondamentalmente il ripristino delle normali funzioni fisiche e di conseguenza l'eliminazione del clistere?
Se lei mi da qualche certezza ( o almeno speranza sulla cosa) potrei cercare di farmi coraggio per andarne a parlare...
Grazie, cordiali saluti
[#8]
Ex utente
Aggiungo anche che l'utilizzo dei lassativi nel mio caso era superfluo perchè il problema non è a monte ma a valle. Il transito intestinale è perfetto, non per niente in questo modo mi svuoto completamente. E' che senza quell'input non ho stimolo, sarà un problema nervoso o non so che altro. E' come se quella parte dormisse e serve un piccolo aiutino per svegliarla... non è cmq normale.
[#9]
Gentile utente,
Esistono degli esami che valutano la funzionalità della muscolatura coinvolta nella defecazione. Il proctologo ha valutato questo, perché non tutto si chiarisce subito con una visita, e soprattutto i problemi psichici "per esclusione" sono diagnosi sempre nate male.
Ci sono certamente persone che sviluppano la fobia della stipsi e quindi usano clisteri con regolarità rimanendo poi "fissati" di dover così controllare la defecezione che altrimenti non funziona da sola, ma è modo di dire che non si fiderebbero mai ad attendere la defecazione spontanea perché entrano in allarme per la paura di rimanere bloccati.
In altri casi l'ansia e l'allarme sono prodotti da situazioni viscerali, dolori, tensione addominale etc, però in questo caso non è molto chiaro.
Io ricontatterei il proctologo e gli specificherei la questione del clistere, così che possa rivalutare la diagnosi con questa informazione. Poi il resto.
Esistono degli esami che valutano la funzionalità della muscolatura coinvolta nella defecazione. Il proctologo ha valutato questo, perché non tutto si chiarisce subito con una visita, e soprattutto i problemi psichici "per esclusione" sono diagnosi sempre nate male.
Ci sono certamente persone che sviluppano la fobia della stipsi e quindi usano clisteri con regolarità rimanendo poi "fissati" di dover così controllare la defecezione che altrimenti non funziona da sola, ma è modo di dire che non si fiderebbero mai ad attendere la defecazione spontanea perché entrano in allarme per la paura di rimanere bloccati.
In altri casi l'ansia e l'allarme sono prodotti da situazioni viscerali, dolori, tensione addominale etc, però in questo caso non è molto chiaro.
Io ricontatterei il proctologo e gli specificherei la questione del clistere, così che possa rivalutare la diagnosi con questa informazione. Poi il resto.
[#10]
Ex utente
Gentile dottore,
vedrò di fare così... sarà pur sempre un elemento in più, non so davvero cos'altro potrà fare dato che mi ha ispezionata con la videocolonproctoscopia. Cmq vedrò di dirglielo... o magari cambio proctologo e mi ripresento da un altro, forse preferisco ricominciare ex novo, magari sarà più bravo.
Grazie, cordiali saluti
vedrò di fare così... sarà pur sempre un elemento in più, non so davvero cos'altro potrà fare dato che mi ha ispezionata con la videocolonproctoscopia. Cmq vedrò di dirglielo... o magari cambio proctologo e mi ripresento da un altro, forse preferisco ricominciare ex novo, magari sarà più bravo.
Grazie, cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 6.9k visite dal 29/04/2014.
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