Mani di persecuzioni, distorsione della realtà

Gentile dottore,
Le scrivo in merito di mia madre, che ha quasi 51 anni e ormai da 3 anni soffre di disturbi psichici, peggiorando di giorno in giorno. Premetto che nel 2003 le è stato diagnosticato un linfoma, dal quale è successivamente guarita, dopo un anno circa di cure. DAl 2005 soffre di manie di persecuzione, sostiene che tutti ce l'abbiano con lei, persino i familiari.Vede tutto in modo distorto, a volto rivanga il passato e si fissa su dei particolari insignificanti. Non si fida piu' di nessuno, nemmeno del medico di base che ha cercato di aiutarci per convincerla a farsi curare. Ultimamente ha degli scoppi di rabbia, anche senza motivo, durante i quali urla e piange. Alterna delle giornate in cui è furiosa ad altre in cui è piu' tranquilla, ma comunque basta un nonnulla per far scatenare una rabbia che io definisco "atavica". Il problema è che non vuole farsi curare, rifiuta qualsiasi tipo di aiuto, perchè dice di stare bene.
Cosa si puo' fare??Non vorrei che facendo intervenire le forze dell'ordine la situazione peggiorasse.
cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

la presenza di disturbi di questo genere in pazienti dell'eta' di sua madre deve porre in risalto la diagnosi differenziale rispetto a patologie che possono essere responsabili di tali quadri, come ad esempio i tumori cerebrali, l'anemia, distiroidismi etc.
E' opportuno effettuare i controlli adatti per escludere tali patologie prima di effettuare una diagnosi psichiatrica.


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Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile Dottore,
La ringrazio per la risposta celere.

L'oncologo, tramite il medico di base, ci ha detto che è da esludere l'ipotesi di un tumore. Per il resto mia madre fa di tanto intanto dei controlli ( per esempio analisi del sangue ), e che io sappia non è stato riscontrato nulla di particolare, almeno a sentire il medico di base. Il problema è che mia madre non si vuol fare curare in generale.Di base mostra una notevole sfiducia e diffidenza verso i medici. Per esempio dovrebbe essere operata di calcoli alla colecisti, ma ha rifiutato l'operazione perchè convinta di non averne piu' bisogno. Tempo fa è arrivata anche a dire che non ha mai avuto il tumore e che è un'invenzione dei medici... e così via.
L'unica cosa che potremmo fare è portarla di peso in un centro per la salute mentale, ma temo sia controproducente. Del resto temo sempre che possa avere delle reazioni inconsulte, visto che spesso nei momenti di "isteria" dice che l'unica soluzione per lei sarebbe il suicidio per poter scappare da questo mondo che è perennemente contro di lei. Non credo potrebbe arrivare a tanto, ma non vorrei la situazione degenerasse ulteriormente. Potrebbe diventare pericolosa per se e per gli altri?Si renderà conto prima o poi che sta male?c'è qualche speranza?
cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

i fenomeni di negazione sono molto comuni nei soggetti che siano affetti o siano stati affetti da tumore di qualunque genere.
Pertanto, la negazione di una patologia non rappresenta di per se' un fenomeno delirante ma una "difesa" che l'individuo mette in atto verso qualcosa di insostenibile.

La presenza di altri sintomi in sua madre, non deve prendere in considerazione solo la possibilita' di tumori cerebrali, che tra l'altro andrebbero indagati con le opportune metodiche, ma anche fenomeni di tipo vascolare o fenomeni di tipo demenziale, che altrettanto necessitano di indagini di tipo strumentale.
Inoltre, anche le indagini ematologiche devono comprendere la valutazione tiroidea e gli anticorpi oltre che l'emocromo che valuta la conta delle cellule del sangue.

La pericolosita' per se' e per gli altri e' una valutazione peritale che puo' essere motivo di trattamento sanitario obbligatorio.

Le ribadisco pero' che l'insorgenza di fenomenologie di questo genere all'eta' di sua madre sono spesso condizioni dovute a condizione medica generale che viene spesso sottovalutata.
Diversamente, escluse tutte le cause la visita psichiatrica consentira' di introdurre un trattamento specifico, anche se il medico di famiglia potrebbe essere in grado di introdurlo.