26 anni che da giugno 2013 sono in cura per stato depressivo e disturbo osssessivo compulsivo
Salve Dottori,
sono un ragazzo di 26 anni che da giugno 2013 sono in cura per stato depressivo e disturbo osssessivo compulsivo. Ho scoperto questo mio disturbo mediante percorso psicologico che ancora sto sviluppando. Tutto è nato a giugno quando decisi di lasciare l'università perché lo studio che stavo compiendo non mi dava più stimoli positivi, non provavo più interesse e curiosita per la materia. Nel frattempo, quindi giugno luglio, sono stato lasciato e ho perso i miei due lavoretti (allenatore di pallavolo e barista) con i quali riuscivo ad essere piu indipendente e non far pesare i miei vizi ai genitori. Durante l'estate in me è nata la curiosita di provare un altro percorso di studio, che da sempre mi aveva catturato l'attenzione, cosi ho deciso di provare il test di ingresso e sono passato. Sin dai primi giorni del corso, l'entusiasmo e il brio che si puo avere nell'intraprendere una nuova esperienza sono andati a scemare originando in me paranoia della serie "avrò fatto la cosa giusta?... ho 26 anni ma se mi dedicassi al mondo del lavoro?.. e se anche questa non la terminassi?" insomma fisime di questo genere che sono generate in ansia, insonnia, perdita di appetito, cattivo umore. Cosi il mio medico di base mi ha mandato dallo psichiatra del mio distretto. Insomma passando periodi di alti e bassi mi ha prescritto la terapia consistente in daparox gocce 10 la mattina e 25 la sera, 1 compressa di mirtazapina, 1 compressa di depakin da 300 mg e alprazolam al bisogno. Premettendo che alprazolam l'ho assunto proprio al bisogno estremo per timore che possa crearmi indipendenza, la terapia non mi ha giovato, Cosi, di mia sponte, ho deciso di intraprendere un percorso psicologico e di sentire un diverso parere psichiatrico. Il secondo parere discorda con il primo ed è propenso nel cambiamento della cura che sto assumendo con graduale scalatura del daparox (1 goccia in meno al di la mattina... poi la sera fino a 0), scalatura della mirtazapina (da 1 a 3/4, mezza, 1/4 fino a terminare) e aumento di depakin da 300 a 500 mg e introduzione di zoloft (secondo uno schema ben preciso che in 15 gg arriva a 2 compresse da 50mg) e utilizzo di magnesio mattina e sera. Ora io parlando con il mio medico di base abbiamo accordato di provare la seconda terapia, a suo parere meno pesante e piu consona alla mia situazione di disturbo. Ho iniziato da una settimana a scalare la prima terapia e ad introdurre la seconda, però il mio stato ansioso e le mie "paranoie" continuano ad invadere l'intera giornata. Mi piacerebbe leggere una vostra opinione a riguardo. Distinti saluti
sono un ragazzo di 26 anni che da giugno 2013 sono in cura per stato depressivo e disturbo osssessivo compulsivo. Ho scoperto questo mio disturbo mediante percorso psicologico che ancora sto sviluppando. Tutto è nato a giugno quando decisi di lasciare l'università perché lo studio che stavo compiendo non mi dava più stimoli positivi, non provavo più interesse e curiosita per la materia. Nel frattempo, quindi giugno luglio, sono stato lasciato e ho perso i miei due lavoretti (allenatore di pallavolo e barista) con i quali riuscivo ad essere piu indipendente e non far pesare i miei vizi ai genitori. Durante l'estate in me è nata la curiosita di provare un altro percorso di studio, che da sempre mi aveva catturato l'attenzione, cosi ho deciso di provare il test di ingresso e sono passato. Sin dai primi giorni del corso, l'entusiasmo e il brio che si puo avere nell'intraprendere una nuova esperienza sono andati a scemare originando in me paranoia della serie "avrò fatto la cosa giusta?... ho 26 anni ma se mi dedicassi al mondo del lavoro?.. e se anche questa non la terminassi?" insomma fisime di questo genere che sono generate in ansia, insonnia, perdita di appetito, cattivo umore. Cosi il mio medico di base mi ha mandato dallo psichiatra del mio distretto. Insomma passando periodi di alti e bassi mi ha prescritto la terapia consistente in daparox gocce 10 la mattina e 25 la sera, 1 compressa di mirtazapina, 1 compressa di depakin da 300 mg e alprazolam al bisogno. Premettendo che alprazolam l'ho assunto proprio al bisogno estremo per timore che possa crearmi indipendenza, la terapia non mi ha giovato, Cosi, di mia sponte, ho deciso di intraprendere un percorso psicologico e di sentire un diverso parere psichiatrico. Il secondo parere discorda con il primo ed è propenso nel cambiamento della cura che sto assumendo con graduale scalatura del daparox (1 goccia in meno al di la mattina... poi la sera fino a 0), scalatura della mirtazapina (da 1 a 3/4, mezza, 1/4 fino a terminare) e aumento di depakin da 300 a 500 mg e introduzione di zoloft (secondo uno schema ben preciso che in 15 gg arriva a 2 compresse da 50mg) e utilizzo di magnesio mattina e sera. Ora io parlando con il mio medico di base abbiamo accordato di provare la seconda terapia, a suo parere meno pesante e piu consona alla mia situazione di disturbo. Ho iniziato da una settimana a scalare la prima terapia e ad introdurre la seconda, però il mio stato ansioso e le mie "paranoie" continuano ad invadere l'intera giornata. Mi piacerebbe leggere una vostra opinione a riguardo. Distinti saluti
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Nello specifico che tipo di parere vorrebbe ricevere?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Salve,
vorrei avere un parere riguardo la seconda cura se è più appropriata al mio caso; mi spiego, il secondo specialista mi ha detto che ogni paziente ha la sua cura e che la paroxetina e la mirtazapina non fanno a mio caso, poiche il disturbo ossessivo, solitamente si cura con la sertralina. Ecco io vorrei sapere se è cosi o meno, e se è normale che io possa accusare irrequietezza e ansia nelle prime settimane.
vorrei avere un parere riguardo la seconda cura se è più appropriata al mio caso; mi spiego, il secondo specialista mi ha detto che ogni paziente ha la sua cura e che la paroxetina e la mirtazapina non fanno a mio caso, poiche il disturbo ossessivo, solitamente si cura con la sertralina. Ecco io vorrei sapere se è cosi o meno, e se è normale che io possa accusare irrequietezza e ansia nelle prime settimane.
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Non posso affermare quale sia la cura appropriata per il suo caso in quanto non è possibile considerarlo al di fuori della visita diretta.
I primi periodi di trattamento sono comunque regolati da uno scarso compenso, peggioramenti e persistenza di sintomi.
I primi periodi di trattamento sono comunque regolati da uno scarso compenso, peggioramenti e persistenza di sintomi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 25/04/2014.
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