Quale diagnosi per sintomi sottosoglia?
Salve dottori, vi scrivo perchè voglio capire...
In passato (4 anni fa circa) ho sofferto di attacchi di panico e ipocondria (diagnosi di partenza dello psichiatra), curata con psicoterapia dinamica presso una terapeuta indicatami dallo psichiatra ed Escitalopram: 15mg al giorno per 10 mesi, poi 10mg al giorno per 4 mesi per poi portarlo a 5 e gradualmente a scalare fino a toglierlo. La cura è durata 1 anno e mezzo circa in totale.
Durante l'assunzione a 15 mg/die i sintomi erano totalmente scomparsi, poi dopo 6 mesi dalla sospensione totale del farmaco, sono gradualmente ricomparsi dei pensieri ossessivi (ma senza + attacchi di panico) diversi dai precedenti: ossia non c'era + paura delle malattie e ipervigilanza ai minimi presunti segni di malattia; c'erano pensieri legati alla morte ("oddio e se morissi nel sonno?"), oppure alla mia relazione ("se non amo + come prima il mio ragazzo allora magari sono lesbica"), che io riconosco come infondati e non veri, ma alle volte mi turbano lo stesso!!
Sono tornata dallo pscihiatra per una rivalutazione e gli ho raccontato tutto, chiedendogli se potesse essere DOC e lui dice di no, dice che il DOC ha un livello di intrusività diverso, che ci sono le compulsioni. Io gli ho detto che comunque mentalmente cerco di darmi delle rassicurazioni o faccio delle "prove" (ad es per capire quanto amo il mio ragazzo in paragone a quanto lo amavo all'inizio, oppure se vedo una bella ragazza penso a se potrebbe piacermi davvero o meno, per "verificare il mio essere etero"). Lui dice che queste non sono compulsioni ma è sicuramente un mio funzionamento ossessivo; cmq sostiene che non è DOC e non o bisogno di nuovo dello SSRi.
Alla mia richiesta di poter svolgere una TCC mi ha detto che è meglio continuare con la mia psicoterapia dinamica (che porto avanti da qualche anno ormai) perchè ho fatto notevoli progressi e perchè secondo lui la TCC è come "Predersi un tavor" (parole sue).
Io sono un po' confusa e anche allibita... prendersi un tavor... perchè screditare cosi una psicoterapia che a detta degli studi di letteratura ha un'efficacia comprovata sui disturbi d'ansia?
Inoltre: perchè lo psichiatra e la terapeuta dicono che io non ho il DOC ma ho dei sintomi ossessivi sottosoglia che non richiedono farmaci?
Ergo, me li dovrei tenere solo perchè sono sottosoglia?
Voi come agireste con un vostro pz che vi porta questo quesito? Pensavo che, proprio perchè non intrusivissimi e non "forti" fossero + facili da curare.....
Grazie :)
In passato (4 anni fa circa) ho sofferto di attacchi di panico e ipocondria (diagnosi di partenza dello psichiatra), curata con psicoterapia dinamica presso una terapeuta indicatami dallo psichiatra ed Escitalopram: 15mg al giorno per 10 mesi, poi 10mg al giorno per 4 mesi per poi portarlo a 5 e gradualmente a scalare fino a toglierlo. La cura è durata 1 anno e mezzo circa in totale.
Durante l'assunzione a 15 mg/die i sintomi erano totalmente scomparsi, poi dopo 6 mesi dalla sospensione totale del farmaco, sono gradualmente ricomparsi dei pensieri ossessivi (ma senza + attacchi di panico) diversi dai precedenti: ossia non c'era + paura delle malattie e ipervigilanza ai minimi presunti segni di malattia; c'erano pensieri legati alla morte ("oddio e se morissi nel sonno?"), oppure alla mia relazione ("se non amo + come prima il mio ragazzo allora magari sono lesbica"), che io riconosco come infondati e non veri, ma alle volte mi turbano lo stesso!!
Sono tornata dallo pscihiatra per una rivalutazione e gli ho raccontato tutto, chiedendogli se potesse essere DOC e lui dice di no, dice che il DOC ha un livello di intrusività diverso, che ci sono le compulsioni. Io gli ho detto che comunque mentalmente cerco di darmi delle rassicurazioni o faccio delle "prove" (ad es per capire quanto amo il mio ragazzo in paragone a quanto lo amavo all'inizio, oppure se vedo una bella ragazza penso a se potrebbe piacermi davvero o meno, per "verificare il mio essere etero"). Lui dice che queste non sono compulsioni ma è sicuramente un mio funzionamento ossessivo; cmq sostiene che non è DOC e non o bisogno di nuovo dello SSRi.
Alla mia richiesta di poter svolgere una TCC mi ha detto che è meglio continuare con la mia psicoterapia dinamica (che porto avanti da qualche anno ormai) perchè ho fatto notevoli progressi e perchè secondo lui la TCC è come "Predersi un tavor" (parole sue).
Io sono un po' confusa e anche allibita... prendersi un tavor... perchè screditare cosi una psicoterapia che a detta degli studi di letteratura ha un'efficacia comprovata sui disturbi d'ansia?
Inoltre: perchè lo psichiatra e la terapeuta dicono che io non ho il DOC ma ho dei sintomi ossessivi sottosoglia che non richiedono farmaci?
Ergo, me li dovrei tenere solo perchè sono sottosoglia?
Voi come agireste con un vostro pz che vi porta questo quesito? Pensavo che, proprio perchè non intrusivissimi e non "forti" fossero + facili da curare.....
Grazie :)
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La prescrizione farmacologica ha indicazione con sintomi normali e sottosoglia.
L'evidenza di efficacia ad un dosaggio terapeutico dimostra che il trattamento è necessario per ridurre la sintomatologia presente. Ed anche l'evidenza di ricaduta sintomatologica è segnale di una patologia presente è trattata correttamente.
L'evidenza di efficacia ad un dosaggio terapeutico dimostra che il trattamento è necessario per ridurre la sintomatologia presente. Ed anche l'evidenza di ricaduta sintomatologica è segnale di una patologia presente è trattata correttamente.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Le indicazioni ai trattamenti sono sempre fornite da chi visita direttamente il paziente.
Considerando che ha avuto un miglioramento sintomatologico con un dosaggio di 15 mg che è dosaggio medio, si presume che i suoi sintomi traggono beneficio dalla terapia farmacologica sebbene descritti come "sottosoglia".
Quindi, è da considerare che debba ricevere cure adeguate anche in evidenza di una diagnosi che non rispetterebbe completamente i criteri includenti.
Se ritiene di non avere sufficiente fiducia dei suoi curanti attuali può rivolgersi ad altri per la ridefinizione della sua situazione clinica.
Considerando che ha avuto un miglioramento sintomatologico con un dosaggio di 15 mg che è dosaggio medio, si presume che i suoi sintomi traggono beneficio dalla terapia farmacologica sebbene descritti come "sottosoglia".
Quindi, è da considerare che debba ricevere cure adeguate anche in evidenza di una diagnosi che non rispetterebbe completamente i criteri includenti.
Se ritiene di non avere sufficiente fiducia dei suoi curanti attuali può rivolgersi ad altri per la ridefinizione della sua situazione clinica.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 25/04/2014.
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