Derealizzazione, depersonalizzazione e attacchi di panico
Salve, sono un ragazzo di 20 anni ho fatto uso di marijuana,cannabis e a volte anche maggiormente nei periodi estivi abuso di alcool, questo è successo qualche anno fa quando facendo uso di marijuana il cuore ha incominciato a battermi a mille, li ho avuto il mio primo fortissimo attacco di panico, dopo quell'evento preoccupato della mia salute ho fatto un casino di visite cardiologiche,otorino,rx torace, controlli generali, di tutto e di più non sapevo cosa mi stesse succedendo mi sentivo molto giu e pieno di ansie, fin quando non ho capito che il mio era piu che altro un problema psicologico, sono stato in cura inizialmente con un primo psichiatra che mi aveva dato solo delle gocce minias che avevano si migliorato la mia ansia ma mi avevano debilitato sia psicologiamente che fisicamente, capendo che la cura non era quella giusta mi sono rivolto ad un altro psichiatra il quale mi ha diagnosticato gli attacchi di panico e la rispettiva derealizzazione, mettendomi in cura con eutimil da 20mg un al mattino e una la sera, e il gabapentin 100 mg, 2 compresse sempre al mattino, due il pomeriggio e due la sera, la mia cura ha avuto molte interruzioni, dopo i miglioramenti non seguivo piu il mio psichiatra e ho tolto tutto di mia spontanea volonta, gli attacchi sono ritornati ed è aumentata molto questo senso di non sentirmi padrone del mio corpo e con un paura molto accentuata di perderne il controllo ora ho iniziato la mia cura dall'inizio di nuovo dallo stessa specialista sempre con intenzione di guarire una volta per tutte, premetto che non faccio piu uso di nessun tipo di sostanza come la cannabis da ormai 4 lunghi anni e tanto meno di alcolici o caffe. La cura ora dopo 3 mesi di cura circa è una pastiglia di eutimil da 20mg al mattino accompagnata da due gabapentin 100 mg sempre al mattino, la sera un altro eutimil da 20 mg e altre due pastiglie di gabapentin da 100mg e al bisogno solo in casi neccesari di attacchi molto forti mi ha prescritto l'uso di tavor oro da 1 mg... Volevo chiedervi se la cura prescrittami è corretta come prima cosa, poi lui non mi consiglia un aiuto di uno psicoterapeuta voi che ne dite? Il mio problema più grande è questa maledetta realizzazione se sapete darmi qualche consiglio per come affrontarla o qualche altro consiglio medico,specialistico che potrei apportare, Aspetto vostre risposte al piu presto, gentilmente, grazie...
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La farmacoterapia a Lei prescritta può funzionare, come ha già funzionato (con gli stessi farmaci), però se dopo un miglioramento Lei la interrompe autonomamente, senza l'accordo del Suo psichiatra e in ogni modo prima del tempo dovuto, allora la malattia si cronicizza ed è più difficile da curare, perché i miglioramenti iniziali che avvertiva sono solo una parte del lavoro che il farmaco doveva fare (dopo la risoluzione dei sintomi servono mesi e talvolta anni di compenso proseguendo la terapia farmacologica affinché la soglia di comparsa dei sintomi sia abbastanza sollevata). Invece l'assuzione incostante della cura può portare alle rispettive fluttuazioni dei sintomi. Inoltre, dopo ogni interruzione di terapia farmacologica, riprendendola di nuovo in alcuni casi può essere più difficile ottenere la stessa efficacia e possono richiedersi tempo maggiore e, se il Suo specialista lo riterrà opportuno, anche le dosi maggiori di farmaci.
La psicoterapia in questo caso è sicuramente indicata, e sono d'accordo con il Suo psichiatra; ma per farla bisogna avere la motivazione e forse prima stare un po' meglio. Tuttavia, forse anche adesso può servire: per aumentare la Sua motivazione e la costanze nelle cure.
Può spiegare perché interrompeva la terapia ?
La farmaco-terapia serve per normalizzare il Suo stato psichico, ridurre i sintomi e ridurre la possibilità della loro ricomparsa, mentre la psicoterapia non va vista come quella che risolve la derealizzazione subito, ma aiuta a consolidare i risultati di farmacoterapia e a lavorare più sui fattori psichici a valle, in modo da garantire minor rischio di ricadute di malattia in futuro. La psicoterapia andrebbe fatta in associazione con la farmacoterapia e per un certo periodo anche dopo.
La psicoterapia in questo caso è sicuramente indicata, e sono d'accordo con il Suo psichiatra; ma per farla bisogna avere la motivazione e forse prima stare un po' meglio. Tuttavia, forse anche adesso può servire: per aumentare la Sua motivazione e la costanze nelle cure.
Può spiegare perché interrompeva la terapia ?
La farmaco-terapia serve per normalizzare il Suo stato psichico, ridurre i sintomi e ridurre la possibilità della loro ricomparsa, mentre la psicoterapia non va vista come quella che risolve la derealizzazione subito, ma aiuta a consolidare i risultati di farmacoterapia e a lavorare più sui fattori psichici a valle, in modo da garantire minor rischio di ricadute di malattia in futuro. La psicoterapia andrebbe fatta in associazione con la farmacoterapia e per un certo periodo anche dopo.
Dr. Alex Aleksey Gukov
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Utente
Interrompevo la terapia perchè credevo dopo essere iniziato a stare meglio, pensavo di farcela anche senza farmaci cosa nella quale stavo diciamo riuscendo, però avendo degli attacchini, poi attraversando un periodo di stress quest'anno a gennaio ho avuto attacchi di derealizzazione fortissimi con vampate di calore a passaggio di sensazioni di freddo, nausea, tachicardia continua.. Ora ho riniziato con la terapia che vi ho elencato con voglia di portarla a termina ma non sto giovando subito il benificio dei farmaci come ne beneficiavo prima, ora da gennaio quando ho avuto un attacco fortissimo, ora dopo due mesi ho avuto una piccola ricaduta, e proprio oggi lo specialista mi ha fatto ripassare a 2 gabapentin 100 mg,2 eutimil 20 mg mattina e mi ha fatto rinserire anche un gabapentin 100 mg di pomeriggio, e invece la sera normalmente come sempre 2 gabapentin 100.. A finale Dr. Alex Aleksey Gukov voi cosa mi consigliate di iniziare anche dei colloqui con qualche psicologo oltre la cura farmacologia? Perchè ho questo forte senso di non sentirmi del corpo e di perderne il controllo? Quando cammino e come se perdessi l'aria questa sensazioni mi danno proprio fastidio voi cosa mi consigliate? Aspetto vostre risposte con piacere... Grazie Mille...Dr. Alex Aleksey Gukov
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Una volta che si fa una visita psichiatrica dovrebbe attenersi alle indicazioni ricevute sia dal punto di vista farmacologico che di altro tipo.
Il suo psichiatra le ha prescritto un trattamento efficace per i suoi disturbi e le ha anche dato altre indicazioni.
Se è il caso di effettuare colloqui psicologici, il suo curante ha gli elementi anche per indicarle la persona più adatta alla sua situazione.
Il suo psichiatra le ha prescritto un trattamento efficace per i suoi disturbi e le ha anche dato altre indicazioni.
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Utente
In questa piccola ricaduta dopo 3 mesi di cura (2) gabapentin 100 mg e un eutmil da 20 mg al mattino sempre, poi (1) gabapentin 100mg di pomeriggio prima era stato scalato ma dopo questa piccola ricaduta riaggiunto, sera (2) gabapenti da 100mg e un eutimil da 20mg... Sto avendo come un scombussolamento di stomaco e debolezza generale sugli arti mentre cammino e la paura ancora nonostante la paura in me c'è ed anche tanta in questi momenti.. Consigliate di prendere una protezione per lo stomaco? E poi come se il mio cervello cosi fosse troppo libero di ragionare rispetta a prima mi sento bene cosi limpidissimo ma questa ricaduta l'ha fatto riandare di nuovo in paranoia e questa lucidezza da una parte è bella ma dall'altra lascia il cervello troppo libero di spaziare nelle mie preoccupazione anche sapendo che il mio è solo un problema di attacchi di panico, stringo i pugni per sentire la presenza delle mie mani, spesso mi tocco il collo per sentire le parti del mio corpo però in questi momenti non ho ne palpitazioni e ne sudorazione delle mani o del corpo questa cosa mi preoccupa perchè prima quando ero nervoso avevo le palpitazioni prendevo qualche goccia di rivotril per evitare di prendere il tavor oro da 1 mg solo nei casi proprio gravissimi.. Voi in queste situazioni chiamiamola di calma apparente ma pieno di paranoie e di paure di vivere normalmente cosa fare? Cosa prendere le gocce vanno bene per prendere ogni giorno un tavor azione anche sconsigliatami dal mio psichiatra... Aspetto vostre risposte con piacere e vi ringrazio per le risposte precedenti e per l'attenzione..
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Gentile utente,
il servizio dato dal nostro sito non va frainteso: non è un servizio che prescrive o corregge le terapie (farmacologiche o psicoterapie): per questo esiste il Suo specialista, il quale La segue dal vivo (perché si può farlo solo seguendo il paziente dal vivo). Anche la gestione delle terapie al bisogno va concordata con il Suo specialista.
La "protezione per lo stomaco" probabilmente non è utile in questa situazione, ma ne parli sempre con il Suo specialista..
Quello che questo servizio può fare è dare un'informazione generale, e gli specialisti iscritti a questo sito possono esprimere i loro pareri in linea di massima sulla situazione. Ad esempio, se, in base a quello che Lei ha scritto, avessimo notato che l'approccio terapeutico (farmaci, consiglio di fare la psicoterapia) non corrispondesse al problema riferito, allora lo avremmo notato a Lei, ma, secondo me, l'approccio e consigli del Suo specialista sono corretti. Occorre piuttosto che Lei lo aggiorni sul decorso, sui sintomi (e che non cambia la cura senza di lui) e rivolga le proprie domande a lui, che mi sembra un bravo specialista.
un saluto
il servizio dato dal nostro sito non va frainteso: non è un servizio che prescrive o corregge le terapie (farmacologiche o psicoterapie): per questo esiste il Suo specialista, il quale La segue dal vivo (perché si può farlo solo seguendo il paziente dal vivo). Anche la gestione delle terapie al bisogno va concordata con il Suo specialista.
La "protezione per lo stomaco" probabilmente non è utile in questa situazione, ma ne parli sempre con il Suo specialista..
Quello che questo servizio può fare è dare un'informazione generale, e gli specialisti iscritti a questo sito possono esprimere i loro pareri in linea di massima sulla situazione. Ad esempio, se, in base a quello che Lei ha scritto, avessimo notato che l'approccio terapeutico (farmaci, consiglio di fare la psicoterapia) non corrispondesse al problema riferito, allora lo avremmo notato a Lei, ma, secondo me, l'approccio e consigli del Suo specialista sono corretti. Occorre piuttosto che Lei lo aggiorni sul decorso, sui sintomi (e che non cambia la cura senza di lui) e rivolga le proprie domande a lui, che mi sembra un bravo specialista.
un saluto
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Anche in passato la cura che ha funzionato conteneva 2 compresse di Eutimil da 20 mg. Questa volta, se ho capito bene, la seconda compressa è stata aggiunta alla fine di Aprile (poco più di una settimana fa), dunque è ancora presto valutare i risultati: potrebbe funzionare anche la Sua dose attuale (2 compresse di Eutimil) come l'altra volta: bisogna solo avere la pazienza. Se anche dopo circa un mese - un mese e mezzo non ci saranno i ruisultati, allora potrei pensare che la Sua malattia sia diventata più resistente, ma per ora (per fortuna) non si può dirlo.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 5.2k visite dal 24/04/2014.
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