Psicofarmaci e difficoltà ad eiaculare
Buongiorno.
Sono un ragazzo di 21 anni. Da poco meno di un mese ho iniziato, sotto prescrizione di uno psichiatra, ad assumere nuovamente psicofarmaci. Attualmente, dopo varie modifiche, al mattino faccio uso di Efexor (venlafaxina, una capsula da 75 più una da 37,5, dosagio che con ogni probabilità andrà ad aumentare ulteriormente) e Abilify (aripiprazolo) da 5 mg, mentre la sera prima di andare a letto prendo un quarto di compressa di Mirtazapina da 30 per aiutare il sonno.
Il mio problema è che da quando ho iniziato questo trattamento riscontro forti difficoltà nel procurarmi l'erezione nel momento in cui mi masturbo (attualmente non ho rapporti sessuali con altre persone, ma non è escluso che mi possa capitare di averne), e, una volta ottenuta con grande fatica, capita anche che non riesca ad eiaculare, o che faccia, quando ci riesco, un sforzo comunque enorme, poiché tendo a perdere l'erezione con molta facilità e, anche se sono stimolato e carico di pensieri erotici che potrebbero favorire la raggiunta dell'orgasmo, la fuoriuscita di sperma fatica ad arrivare. Tengo a precisare che prima dell'assunzione di tali medicinali non avevo alcun tipo di problema di questo genere, anzi a volte raggiungevo l'orgasmo troppo in fretta.
Il dottore dal quale sono in cura mi aveva detto di voler limitare, per quanto possibile, effetti collaterali come quello che ho appena esposto o ad esempio l'incremento del peso corporeo legato al senso di fame continua, ma purtroppo questo trattamento, per quanto si stia rivelando efficace perché aiuta molto i miei disturbi psichici, mi sta creando difficoltà di altro tipo come quelle appena citate, che forse il mio psichiatra tende a sottovalutare.
Vorrei evitare di rivedere ulteriormente la terapia, perché prima di raggiungere questo assetto, che reputo soddisfacente, ho impiegato diverso tempo (considerando anche l'esperienza con farmaci dello stesso tipo che ho già avuto fino a pochi mesi fa, quando ero in cura da un altro medico), così come vorrei evitare di cambiare ancora una volta terapeuta (visto che questo è molto valido per tutto il resto), quindi ho pensato di appellarmi al consulto online di un altro specialista in questa sede, con l'augurio che qualcuno possa aiutarmi ad ovviare questi problemi.
Cordiali saluti e grazie anticipatamente.
Sono un ragazzo di 21 anni. Da poco meno di un mese ho iniziato, sotto prescrizione di uno psichiatra, ad assumere nuovamente psicofarmaci. Attualmente, dopo varie modifiche, al mattino faccio uso di Efexor (venlafaxina, una capsula da 75 più una da 37,5, dosagio che con ogni probabilità andrà ad aumentare ulteriormente) e Abilify (aripiprazolo) da 5 mg, mentre la sera prima di andare a letto prendo un quarto di compressa di Mirtazapina da 30 per aiutare il sonno.
Il mio problema è che da quando ho iniziato questo trattamento riscontro forti difficoltà nel procurarmi l'erezione nel momento in cui mi masturbo (attualmente non ho rapporti sessuali con altre persone, ma non è escluso che mi possa capitare di averne), e, una volta ottenuta con grande fatica, capita anche che non riesca ad eiaculare, o che faccia, quando ci riesco, un sforzo comunque enorme, poiché tendo a perdere l'erezione con molta facilità e, anche se sono stimolato e carico di pensieri erotici che potrebbero favorire la raggiunta dell'orgasmo, la fuoriuscita di sperma fatica ad arrivare. Tengo a precisare che prima dell'assunzione di tali medicinali non avevo alcun tipo di problema di questo genere, anzi a volte raggiungevo l'orgasmo troppo in fretta.
Il dottore dal quale sono in cura mi aveva detto di voler limitare, per quanto possibile, effetti collaterali come quello che ho appena esposto o ad esempio l'incremento del peso corporeo legato al senso di fame continua, ma purtroppo questo trattamento, per quanto si stia rivelando efficace perché aiuta molto i miei disturbi psichici, mi sta creando difficoltà di altro tipo come quelle appena citate, che forse il mio psichiatra tende a sottovalutare.
Vorrei evitare di rivedere ulteriormente la terapia, perché prima di raggiungere questo assetto, che reputo soddisfacente, ho impiegato diverso tempo (considerando anche l'esperienza con farmaci dello stesso tipo che ho già avuto fino a pochi mesi fa, quando ero in cura da un altro medico), così come vorrei evitare di cambiare ancora una volta terapeuta (visto che questo è molto valido per tutto il resto), quindi ho pensato di appellarmi al consulto online di un altro specialista in questa sede, con l'augurio che qualcuno possa aiutarmi ad ovviare questi problemi.
Cordiali saluti e grazie anticipatamente.
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Gentile utente,
problemi quali quelli da lei descritti sono possibili in corso di terapie con psicofarmaci,spesso tendono a migliorare con il trascorrere del tempo,e comunque generalmente scompaiono una volta terminata la terapia.Penso che una eventuale rimodulazione della cura vada valutata assieme al suo Psichiatra curante con l'obbiettivo di trovare il miglior rapporto rischio beneficio.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
problemi quali quelli da lei descritti sono possibili in corso di terapie con psicofarmaci,spesso tendono a migliorare con il trascorrere del tempo,e comunque generalmente scompaiono una volta terminata la terapia.Penso che una eventuale rimodulazione della cura vada valutata assieme al suo Psichiatra curante con l'obbiettivo di trovare il miglior rapporto rischio beneficio.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
[#2]
La diagnosi per questa prescrizione di preciso quale è?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 23/04/2014.
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