Disturbo di personalità schizoide ?
Buongiorno,
chiedo un consiglio in merito a mio fratello di 27 anni.
Fin da piccolo, si è dimostrato molto introverso, preferiva la solitudine rispetto allo stare con i coetanei, pur avendo ottimi risultati a scuola e apparentemente nessun disagio psico-sociale. Abbiamo sempre interpretato questa cosa come una sua tendenza caratteriale che forse sarebbe migliorata con l'età adulta ma così non è stato. E’ di poche parole (parla solo se interpellato), rimane sempre molto in disparte, non partecipa alle discussioni in famiglia, apparentemente non gode della compagnia degli altri, non ha grossi slanci nè passioni a partire da sciocchezze di banale vita quotidiana ( il mangiare pasta in bianco ogni giorno o parmigiana di melanzane e sacher non ha importanza, il cibo per lui sembra essere una necessità più che un piacere), non esprime nulla di sè (‘oggi sono stanco’ oppure ‘avrei voglia di fare un giro piuttosto che rimanere in casa’ o ‘ quest'estate mi piacerebbe andare al mare piuttosto che in montagna etc..’), non chiede mai nulla degli altri ( io vivo in un'altra città e le poche volte che ci vediamo non mi chiede come sto e come procede la mia vita, mi saluta appena).
Sembra sempre immerso nei suoi pensieri, studia la maggior parte del giorno ( mancano pochi esami alla laurea in fisica, è vero, ma questo dello studio universitario è sempre stato, a mio avviso,anche un alibi per stare solo e rimane davanti al pc a fare le sue cose, nella sua stanza; ) se si vuole generare in lui un qualche tipo di reazione basta entrare senza preavviso nella sua stanza o chiedergli qualcosa in un momento per lui ‘inappropriato’ per scatenare uno scoppio d’ira e un’aggressività sicuramente spropositata rispetto alla situazione in sé.
Raramente mangia con noi familiari ( lo fa per più che altro per accontentarci) , ha i suoi orari sia per mangiare che per dormire.
Vede raramente gli amici, e quando accade sono loro che lo hanno cercato per primi; ha avuto (che io sappia) un’unica relazione sentimentale con una coetanea qualche anno fa, terminata dopo qualche mese senza apparente grossa sofferenza da parte sua (ma non si è mai confidato con nessuno).
Non sembra che l’approccio all’altro sesso lo interessi poi molto, e il fatto di non avere una ragazza non sembra essere un problema . Vorrei sapere se potrebbe trattarsi di personalità schizoide e se è il caso di consultare uno psichiatra ( anche se lui al momento non sembra avere un qualche tipo di disagio, a preoccuparmi è il fatto che possa avere problemi in futuro a costruirsi una famiglia o comunque una relazione affettiva-sentimentale e che si possano presentare episodi di 'psicosi' vera e propria.)
Grazie,saluti
F.Z
chiedo un consiglio in merito a mio fratello di 27 anni.
Fin da piccolo, si è dimostrato molto introverso, preferiva la solitudine rispetto allo stare con i coetanei, pur avendo ottimi risultati a scuola e apparentemente nessun disagio psico-sociale. Abbiamo sempre interpretato questa cosa come una sua tendenza caratteriale che forse sarebbe migliorata con l'età adulta ma così non è stato. E’ di poche parole (parla solo se interpellato), rimane sempre molto in disparte, non partecipa alle discussioni in famiglia, apparentemente non gode della compagnia degli altri, non ha grossi slanci nè passioni a partire da sciocchezze di banale vita quotidiana ( il mangiare pasta in bianco ogni giorno o parmigiana di melanzane e sacher non ha importanza, il cibo per lui sembra essere una necessità più che un piacere), non esprime nulla di sè (‘oggi sono stanco’ oppure ‘avrei voglia di fare un giro piuttosto che rimanere in casa’ o ‘ quest'estate mi piacerebbe andare al mare piuttosto che in montagna etc..’), non chiede mai nulla degli altri ( io vivo in un'altra città e le poche volte che ci vediamo non mi chiede come sto e come procede la mia vita, mi saluta appena).
Sembra sempre immerso nei suoi pensieri, studia la maggior parte del giorno ( mancano pochi esami alla laurea in fisica, è vero, ma questo dello studio universitario è sempre stato, a mio avviso,anche un alibi per stare solo e rimane davanti al pc a fare le sue cose, nella sua stanza; ) se si vuole generare in lui un qualche tipo di reazione basta entrare senza preavviso nella sua stanza o chiedergli qualcosa in un momento per lui ‘inappropriato’ per scatenare uno scoppio d’ira e un’aggressività sicuramente spropositata rispetto alla situazione in sé.
Raramente mangia con noi familiari ( lo fa per più che altro per accontentarci) , ha i suoi orari sia per mangiare che per dormire.
Vede raramente gli amici, e quando accade sono loro che lo hanno cercato per primi; ha avuto (che io sappia) un’unica relazione sentimentale con una coetanea qualche anno fa, terminata dopo qualche mese senza apparente grossa sofferenza da parte sua (ma non si è mai confidato con nessuno).
Non sembra che l’approccio all’altro sesso lo interessi poi molto, e il fatto di non avere una ragazza non sembra essere un problema . Vorrei sapere se potrebbe trattarsi di personalità schizoide e se è il caso di consultare uno psichiatra ( anche se lui al momento non sembra avere un qualche tipo di disagio, a preoccuparmi è il fatto che possa avere problemi in futuro a costruirsi una famiglia o comunque una relazione affettiva-sentimentale e che si possano presentare episodi di 'psicosi' vera e propria.)
Grazie,saluti
F.Z
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov
Psichiatra
2.8k 119
Gentile utente,
non si può fare le diagnosi via internet e tanto meno alla persona che non ne ha dato il consenso, e, con i limiti di un consulto a distanza, da quello che Lei descrive, è chiaro che è Lei che si sta preoccupando per lui, ma non vedo sono abbastanza chiari i fondamenti per insistere o per obbligarlo ad una rispettiva visita specialistica. Ogni persona ha un proprio stile caratteriale, il quale, se non è affine alla media culturale, non è necessariamente patologico. Ad avere difficoltà o poca volontà a costruirsi la famiglia sono molti fra i giovani adulti, e se li forziamo in tale direzione, non è detto che li facciamo del bene; più costruttiva è la spinta a sviluppare l'autonomia (anche economica) e l'autoconsapevolezza.
E' anche probabile che, avendo caratteri diversi ed essendo parenti, la Sua impressione coglie alcune cose e non le altre; gli amici di lui potrebbero aiutarLe a capire meglio il Suo fratello.
Dunque, in sintesi, se Lei è preoccupata per lui, Lei può proporre al Suo fratello di parlare con uno psichiatra: se lui stesso sarà d'accordo e vorrà farlo, è l'unico modo per riconoscere un eventuale disturbo psichico e per curarlo. Ma fino ad allora non bisogna presumere una determinata diagnosi o, in generale, una malattia psichica.
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non si può fare le diagnosi via internet e tanto meno alla persona che non ne ha dato il consenso, e, con i limiti di un consulto a distanza, da quello che Lei descrive, è chiaro che è Lei che si sta preoccupando per lui, ma non vedo sono abbastanza chiari i fondamenti per insistere o per obbligarlo ad una rispettiva visita specialistica. Ogni persona ha un proprio stile caratteriale, il quale, se non è affine alla media culturale, non è necessariamente patologico. Ad avere difficoltà o poca volontà a costruirsi la famiglia sono molti fra i giovani adulti, e se li forziamo in tale direzione, non è detto che li facciamo del bene; più costruttiva è la spinta a sviluppare l'autonomia (anche economica) e l'autoconsapevolezza.
E' anche probabile che, avendo caratteri diversi ed essendo parenti, la Sua impressione coglie alcune cose e non le altre; gli amici di lui potrebbero aiutarLe a capire meglio il Suo fratello.
Dunque, in sintesi, se Lei è preoccupata per lui, Lei può proporre al Suo fratello di parlare con uno psichiatra: se lui stesso sarà d'accordo e vorrà farlo, è l'unico modo per riconoscere un eventuale disturbo psichico e per curarlo. Ma fino ad allora non bisogna presumere una determinata diagnosi o, in generale, una malattia psichica.
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Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 21/04/2014.
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