Possibile doc e asperger
Buongiorno...avrei bisogno di un consulto...mi sono sempre sentita diversa dalle mie compagne e ho paura di soffrire di un Disturbo ossessivo-compulsivo e forse di avere la sindrome di asperger...ho scoperto da poco poi di avere la derealizzazione e ( forse anche depersonalizzazione), non cronica, fortunatamente...sinceramente non so davvero da dove cominciare...
[#1]
Per cominciare sarebbe opportuno rivolgere i suoi dubbi ad uno specialista psichiatra che abbia la possibilità di visitarla direttamente. Che cosa le fa pensare di avere i disturbi che ha descritto?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
Sono cosciente del fatto che è meglio una consulenza dal vivo e non online, specialmente per patologie gravi come quelle che ho citato, ma ho preferito un consultorio online perché non voglio mettere in mezzo i miei genitori...insomma, i miei solo sospetti, potrei farli preoccupare per niente...ho pensato anche di andare in un consultorio, ma vivendo in un piccolo paese ho un po' di difficoltà...in ogni caso se vedo che la cosa è grave, se lei mi può dare qualche certezza in più, ovviamente sarò costretta ad andarci...
Per quanto riguarda la derealizzazione sono certa che è qualcosa che ho da quando sono piccola...sin da piccola ho avuto una sensazione strana che non riuscivo a spiegare, come se mi trovassi dentro un sogno, e solo da poco ho saputo che aveva un nome...da quel che so, non è ereditaria, quindi probabilmente è dovuta a qualche a qualche evento che mi è capitato...che potri anche aver rimosso....e anche dal fatto che io sono una ragazza molto emotiva e che in passato trascorso dei periodi in cui ha avuto pochi contatti con la realtà...ho in mente alcuni episodi...non so se raccontarli...sono lungi...forse tra quelli più significativi posso citare ad esempio, un periodo passato quando ero in terza elementare: mi ricordo che mi sentii male (non ricordo cosa avessi di preciso) ma non andai a scuola per molto tempo...dopo aver fatto tante visite (non psichiatriche, semplici visite mediche), senza nessun risultato, mia madre mi portò a scuola a forza e poi se ne andò...io sarei voluta scappare con lei, ma me lo impedirono....quella fu una delle prime volte che ebbi la derealizzazione...fu molto forte...e da quel momento in poi la ebbi spesso...fortunatamente con il tempo sono riuscita a controllarla (a farla passare e addirittura a farla venire, addirittura un periodo la sfidavo).
Per quanto riguarda il DOC posso dire che io sono praticamente ossessionata da ciò che devo fare e ciò che non devo fare...è come se seguissi delle liste, le quali non sono dettate da una legge morale o religiosa, ma sono solo cose che io devo o non devo fare per sentirmi bene con me stessa e che vorrei che seguissero tutti, anche se sono consapevole che non è possibile...ad esempio: non tollero alcool, fumo e droghe e quando vedo queste cose mi agito...vorrei che non esistessero...è qualcosa che va oltre il fatto che fa male...è qualcosa che io non devo fare e che non devono fare neanche gli altri...è qualcosa che mi chiedo perché viene fatta e perché esiste...data la lista delle cose che devo e non devo fare continuo in modo ossessivo a cercare la perfezione (o almeno ciò che io considero tale) in me stessa e negli altri...ma so bene che non è possibile...il fatto è se gli altri non seguono la lista sto male...a volte mi vien voglia di cambiarli...un esempio è una relazione che ho avuto da poco: lui è un bravo ragazzo, tranquillo, e con sale in zucca...ma aveva qualcosa che usciva dalla mia lista, ad esempio anche solo i due bicchierini di birra il sabato con gli amici non mi andavano bene...razionalmente so che non è niente di grave, ma andava fuori dalla lista...perciò ho cercato di cambiarlo...e l'ho fatto anche con una altra relazione che ho avuto prima: ho sempre cercato di cambiare il mio ex, cercando di non farlo bere e fumare...In più ho una continua paura di fare la scelta sbagliata...sempre...in ogni cosa...e ho paura dei cambiamenti...e poiché sono di maturità e l'anno prossimo dovrò entrare all'università, queste paure posso crearmi dei problemi.
Per quando riguarda la sindrome AS, come ho già detto nel messaggio precedente, sono sempre stata diversa dalle mie compagne...amavo stare con i maschietti, giocare a calcio e con i videogiochi (cosa che contribuirono a staccarmi dalla realtà), non mi interessavano ( e tuttora non mi interessano) o gossip e la moda...crescendo poi, in seconda media, tutti mi girarono le spalle e cominciarono a prendermi in giro...e così sviluppai anche una certa paura sociale (e il distacco dalla realtà cresceva)...continuavo a sentirmi diversa e incompresa dai miri coetanei....con gli adulti mi trovavo e mi trovo bene, spesso anche meglio che con i miei coetanei...ho vissuto un periodo in cui sarei voluta andare in altri luoghi, dove forse mi avrebbero potuto capire...in Giappone ad esempio...mi rifugiavo e tuttora mi capita di rifugiarmi nella mia fantasia...
dal punto di vista affettivo sono stata sempre confusa: ho avuto delle cotte per alcuni miei insegnanti (persone molto più grandi di me quindi), anche di sesso femminile...e ripensando alle relazioni che ho avuto, di cui le ho dato un accenno, è probabile che abbia una visione ancora troppo infantile di "amore e relazione"....
per quanto riguarda le mie amicizie una mia amica mi ha detto che secondo lei sono troppo buona e che devo fare attenzione alle persone che frequento, in quanto potrebbero approfittarsi di me, o in ogni caso in quanto cattive persone, anche se io non le considero così malvagie...in effetti sono molto buona e tendo a pensare più agli altri che a me stessa...
Ho un cugino autistico e vedendo lui pensavo di essere molto diversa e quindi di non avere il suo problema...ma poi ho scoperto che la sindrome nelle donne si manifesta in modo diverso, a livello affettivo quasi in maniera opposta e navigando in internet ho trovato questo articolo:
http://mondoaspie.com/speciale-donne-asperger/
e mi sono preoccupata: sembra quasi la mia biografia...
Per quanto riguarda la derealizzazione sono certa che è qualcosa che ho da quando sono piccola...sin da piccola ho avuto una sensazione strana che non riuscivo a spiegare, come se mi trovassi dentro un sogno, e solo da poco ho saputo che aveva un nome...da quel che so, non è ereditaria, quindi probabilmente è dovuta a qualche a qualche evento che mi è capitato...che potri anche aver rimosso....e anche dal fatto che io sono una ragazza molto emotiva e che in passato trascorso dei periodi in cui ha avuto pochi contatti con la realtà...ho in mente alcuni episodi...non so se raccontarli...sono lungi...forse tra quelli più significativi posso citare ad esempio, un periodo passato quando ero in terza elementare: mi ricordo che mi sentii male (non ricordo cosa avessi di preciso) ma non andai a scuola per molto tempo...dopo aver fatto tante visite (non psichiatriche, semplici visite mediche), senza nessun risultato, mia madre mi portò a scuola a forza e poi se ne andò...io sarei voluta scappare con lei, ma me lo impedirono....quella fu una delle prime volte che ebbi la derealizzazione...fu molto forte...e da quel momento in poi la ebbi spesso...fortunatamente con il tempo sono riuscita a controllarla (a farla passare e addirittura a farla venire, addirittura un periodo la sfidavo).
Per quanto riguarda il DOC posso dire che io sono praticamente ossessionata da ciò che devo fare e ciò che non devo fare...è come se seguissi delle liste, le quali non sono dettate da una legge morale o religiosa, ma sono solo cose che io devo o non devo fare per sentirmi bene con me stessa e che vorrei che seguissero tutti, anche se sono consapevole che non è possibile...ad esempio: non tollero alcool, fumo e droghe e quando vedo queste cose mi agito...vorrei che non esistessero...è qualcosa che va oltre il fatto che fa male...è qualcosa che io non devo fare e che non devono fare neanche gli altri...è qualcosa che mi chiedo perché viene fatta e perché esiste...data la lista delle cose che devo e non devo fare continuo in modo ossessivo a cercare la perfezione (o almeno ciò che io considero tale) in me stessa e negli altri...ma so bene che non è possibile...il fatto è se gli altri non seguono la lista sto male...a volte mi vien voglia di cambiarli...un esempio è una relazione che ho avuto da poco: lui è un bravo ragazzo, tranquillo, e con sale in zucca...ma aveva qualcosa che usciva dalla mia lista, ad esempio anche solo i due bicchierini di birra il sabato con gli amici non mi andavano bene...razionalmente so che non è niente di grave, ma andava fuori dalla lista...perciò ho cercato di cambiarlo...e l'ho fatto anche con una altra relazione che ho avuto prima: ho sempre cercato di cambiare il mio ex, cercando di non farlo bere e fumare...In più ho una continua paura di fare la scelta sbagliata...sempre...in ogni cosa...e ho paura dei cambiamenti...e poiché sono di maturità e l'anno prossimo dovrò entrare all'università, queste paure posso crearmi dei problemi.
Per quando riguarda la sindrome AS, come ho già detto nel messaggio precedente, sono sempre stata diversa dalle mie compagne...amavo stare con i maschietti, giocare a calcio e con i videogiochi (cosa che contribuirono a staccarmi dalla realtà), non mi interessavano ( e tuttora non mi interessano) o gossip e la moda...crescendo poi, in seconda media, tutti mi girarono le spalle e cominciarono a prendermi in giro...e così sviluppai anche una certa paura sociale (e il distacco dalla realtà cresceva)...continuavo a sentirmi diversa e incompresa dai miri coetanei....con gli adulti mi trovavo e mi trovo bene, spesso anche meglio che con i miei coetanei...ho vissuto un periodo in cui sarei voluta andare in altri luoghi, dove forse mi avrebbero potuto capire...in Giappone ad esempio...mi rifugiavo e tuttora mi capita di rifugiarmi nella mia fantasia...
dal punto di vista affettivo sono stata sempre confusa: ho avuto delle cotte per alcuni miei insegnanti (persone molto più grandi di me quindi), anche di sesso femminile...e ripensando alle relazioni che ho avuto, di cui le ho dato un accenno, è probabile che abbia una visione ancora troppo infantile di "amore e relazione"....
per quanto riguarda le mie amicizie una mia amica mi ha detto che secondo lei sono troppo buona e che devo fare attenzione alle persone che frequento, in quanto potrebbero approfittarsi di me, o in ogni caso in quanto cattive persone, anche se io non le considero così malvagie...in effetti sono molto buona e tendo a pensare più agli altri che a me stessa...
Ho un cugino autistico e vedendo lui pensavo di essere molto diversa e quindi di non avere il suo problema...ma poi ho scoperto che la sindrome nelle donne si manifesta in modo diverso, a livello affettivo quasi in maniera opposta e navigando in internet ho trovato questo articolo:
http://mondoaspie.com/speciale-donne-asperger/
e mi sono preoccupata: sembra quasi la mia biografia...
[#3]
Gentile utente,
Innanzitutto mi scuso per il ritardo nella risposta, ma il suo consulto deve essere sfuggito tra i tanti già evasi, senza che me ne sia avveduto.
Ciò premesso, dal suo racconto emergono una serie di difficoltà che si porta dietro da molto tempo, tra cui, a mio parere, rivestono particolare importanza le sensazioni di derealizzazione e i comportamenti e pensieri che riguardano rivisita e perfezionismo. Al di la degli aspetti diagnostici, che vanno necessariamente approfonditi e perfezionati con un consulto diretto, quello che conta é che questi due aspetti minano fortemente la sua vita di relazione e, quindi, la qualità di vita complessiva. Riguardo la sindrome di asperger, ho letto l'articolo dal link che ha allegato e vi ho ritrovato una descrizione che può essere condivisa da molte adolescenti e giovani donne che sperimentino un disagio esistenziale piu accentuato della media, non necessariamente riconducibile ad una sindrome di asperger. Con questo voglio dire che, piuttosto che cercare di ricondurre autonomamente il suo vissuto in un ambito patologico, sarebbe opportuno confrontarsi con uno specialista del settore per valutare il modo più semplice ed efficace per aiutarla.
Può rivolgersi in prima battuta al medico di base per chiedere consiglio sulle strutture della sua zona che eroghino assistenza psicologica oppure chiedere un colloquio presso il consultorio o il centro di salute mentale della sua zona di residenza.
Spero di esserle stata almeno un po' di aiuto.
Se vuole, ci aggiorni.
Cordiali saluti
Innanzitutto mi scuso per il ritardo nella risposta, ma il suo consulto deve essere sfuggito tra i tanti già evasi, senza che me ne sia avveduto.
Ciò premesso, dal suo racconto emergono una serie di difficoltà che si porta dietro da molto tempo, tra cui, a mio parere, rivestono particolare importanza le sensazioni di derealizzazione e i comportamenti e pensieri che riguardano rivisita e perfezionismo. Al di la degli aspetti diagnostici, che vanno necessariamente approfonditi e perfezionati con un consulto diretto, quello che conta é che questi due aspetti minano fortemente la sua vita di relazione e, quindi, la qualità di vita complessiva. Riguardo la sindrome di asperger, ho letto l'articolo dal link che ha allegato e vi ho ritrovato una descrizione che può essere condivisa da molte adolescenti e giovani donne che sperimentino un disagio esistenziale piu accentuato della media, non necessariamente riconducibile ad una sindrome di asperger. Con questo voglio dire che, piuttosto che cercare di ricondurre autonomamente il suo vissuto in un ambito patologico, sarebbe opportuno confrontarsi con uno specialista del settore per valutare il modo più semplice ed efficace per aiutarla.
Può rivolgersi in prima battuta al medico di base per chiedere consiglio sulle strutture della sua zona che eroghino assistenza psicologica oppure chiedere un colloquio presso il consultorio o il centro di salute mentale della sua zona di residenza.
Spero di esserle stata almeno un po' di aiuto.
Se vuole, ci aggiorni.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 13/04/2014.
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