Problemi sessuali dopo assunzione di xanax sereupin fevarin

salve, sono un ragazzo di 35 anni, ho assunto ansiolitici e antidepressivi ( xanax sereupin fevarin e un altro tipo antidepressivo che ora non ricordo il nome) per circa 3 anni dal 2004 al 2007, senza risolvere molto anzi mi ha lasciato un problema di natura sessuale. all'inizio della cura mi accorsi che facevo molta fatica a raggiungere l'orgasmo, quindi subito avvisai lo psichiatra del problema, e mi rassicuro' dicendomi che appena smesso la cura questi problemi sarebbero spariti, in un primo momento constatati questa cosa vedendo che diminuendo le dosi il problema tendeva a sparire tutto questo con il farmaco sereupin. dopo qualche tempo il mio psichiatra mi consiglio' un altro farmaco ovvero il fevarin e quest'ultimo credo abbia fatto danni, perche' a distanza dei ben 7 anni la mia libido e in generale la mia sfera sessuale e' calata moltissimo, da premettere che prima che assumessi questi farmaci avevo un eccesso di eccitazione sessuale con una libido eccellente, ora come potrete capire sono molto preoccupato. p.s. mi sono rivolto nuovamennte al mio psichiatra dopo quasi 1 anno dal problema e mi ha liquidato dicendomi che non e' possibile che i sintomi non siano spariti, sono disperato spero in un vostro aiuto, grazie.
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
i disturbi legati alla sfera sessuale possono essere determinati da effetti collaterali di una terapia, ma possono anche costituire parte della sintomatologia di una malattia.
Il fatto che lei dica che ha assunto terapie per più anni senza risolvere il problema, mi farebbe propendere per la seconda ipotesi.
In altre parole, il disturbo sessuale potrebbe essere stato reso evidente dagli effetti collaterali, ma forse era già in fase di sviluppo autonomamente.
Questo spiegherebbe anche il persistere delle difficoltà ad anni di distanza dalla sospensione della terapia (generalmente, se ci sono, questi effetti collaterali durano poco tempo una volta interrotta la terapia).
A questo punto forse varrebbe la pena affrontare i disturbi sessuali in sé (sia da un punto di vista fisico che psicologico) e non come conseguenza di quanto fatto in passato.
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

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Utente
Utente
sono gia' stato da un andrologo e mi ha detto che non c'e' nessun problema fisico, ribadisco che il problema e' nato in concomitanza con l'assunzione di questi farmaci, le racconto un episodio dell'epoca in cui assumevo questi maledetti farmaci, avevo difficolta' nell'erezione, ad un certo punto al mare senza motivo mentre giocavo con gli amici a palla a volo, ho avuto un violenta erezione ed e' stato molto imbarazzante e frustante perche' quando volevo l'erezione non la raggiungevo invece all'improvviso e' sopraggiunta senza un reale motivo; mi rendo conto che voi medici siete restii a ad ammettere un errore o ad addossare la colpa ad un vostro collega o a un farmaco che mi sta rendendo la vita impossibile, c'e' intorno a me un muro di gomma, il mio intento e' solo quello di risolvere il mio problema, non di incolpare qualcuno sia ben chiaro. distinti saluti
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
come detto i disturbi sessuali possono essere conseguenza dell'assunzione di determinati farmaci.
La sua situazione specifica, però, sembra suggerire che l'effetto farmacologico abbia reso manifesta una disfunzione che ha anche altre motivazioni.
Una volta escluse quelle organiche (come ha fatto con l'andrologo) dovrebbe, a mio parere, valutare se non ne esistano altre di natura psicologica.
Cordiali saluti,
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Utente
Utente
salve dottore intanto la ringrazio per la pazienza e la cortesia, qualche mese fa mi sono rivolto da un urologo per per via del fatto che vado spesso in bagno ad urinare, e ho colto l'occasione per chiedere lumi della mia problematica sessuale, e conveniva con me nel fatto di andare a ricercare dove hanno agito i farmaci che ho assunto, per poter capire quale parte del mio organismo hanno potuto modificare; quindi la mia domanda e' possibile capire cosa sono andati ad inibire a livello cerebrale magari sulla serotonina ad esempio?
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
la perplessità nasce dal fatto che i farmaci che ha assunto possono provocare difficoltà sessuali "funzionali", cioè non alterano in modo permanente alcuna struttura organica.
Proprio per questo motivo gli effetti possono permanere per tutto il tempo della terapia, ma scompaiono dopo la sospensione (possono volerci alcune settimane, al massimo).
Se avete escluso qualsiasi componente organica (con l'urologo e/o l'andrologo), la causa potrebbe essere psicologica (ansia da prestazione, difficoltà relazionali...) e andrebbe quindi affrontata da questo punto di vista (consultando un sessuologo ad esempio, oppure uno psicologo).
Cordiali saluti,
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Utente
Utente
credo che non riesco a farmi capire,io prima di questa maledetta cura non avevo alcun tipo di problema, anzi avevo un eccessiva carica sessuale, tanto e' vero che quando non avevo rapporti sessuali o non mi ''toccavo'' per alcuni giorni, sognavo di fare l'amore con annessa erezione ultra soddisfacente e orgasmo, o quando guardavo una ragazza che mi piaceva sentivo subito molta attrazione sessuale, ora invece non ho piu' questa reazione. psicologicamente non e' accaduto nulla che possa imputare questo problema. vorrei aggiungere altri 2 problemi che sono sopraggiunti con l'assunzione di questi farmaci, ossia la difficolta' ad andare da corpo e anche la difficolta' di digestione, non credo che questi 2 fenomeni siano imputabili alla psicologia, questi 3 problemi in terapia erano molto accentuati, ora sono diminuiti ma non spariti del tutto, per questo non riesco ad imputare il problema solo ad un fatto psicologico.
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
come detto non esiste nessuno studio e nessuna testimonianza scientifica di danni di questo genere provocati dai farmaci in questione a distanza di anni dalla loro sospensione.
Nessuno nega che si siano manifestati in seguito all'assunzione della terapia prescritta, il dubbio riguarda la responsabilità che si può attribuire ai farmaci nel momento attuale.
Nell'ipotizzare una causa psicologica non occorre rilevare una situazione traumatica particolare, ma potrebbe trattarsi di qualcosa di più sottile e difficile da definire. Per esempio la perdita di fiducia che può averle provocato l'insuccesso della terapia farmacologica, oppure un peggioramento della patologia per la quale erano stati prescritti (disturbo d'ansia? depressione? disturbo ossessivo compulsivo?).
Vista l'insoddisfazione per l'esito dell'ultimo colloquio con il suo psichiatra, forse varrebbe la pena di affrontare la questione con un altro specialista (psichiatra o psicologo), che possa aiutarla a definire meglio il problema.
Cordiali saluti,
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Utente
Utente
a dir la verita', c'e' un elemento che ho omesso nella descrizione di come e' nato il mio problema, in quel periodo una notte sono stato beccato da mio padre a toccarmi anche se ero al buio ho avuto la percezione che lui si fosse accorto, ma non mi ha mai detto niente, dal giorno dopo si e' evidenziato il problema. puo' essere stato questo l'elemento scatenante? si si come posso risolverlo? grazie
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