Disturbo dell' umore
Salve a tutti! Sembra banale, ma ci tengo a ringraziare anticipatamente tutti coloro che mi aiuteranno a risolvere questo mio problema. Lo scorso autunno, mentre studiavo, ho sentito la necessità di andare in bagno: era un esigenza di tipo sessuale, se così posso dire. Mentre ero seduto sulla tavoletta a masturbarmi, ho avvertito un fortissimo giramento di testa, dei capogiri. All' improvviso mi ponevo migliaia di domande: "che mi succede? Sto morendo? E' un infarto? O mio Dio, sono solo a casa, e ora che faccio?". Insomma, un esperienza che non auguro neanche al mio peggior nemico. Dopo essermi calmato ed essere uscito dal bagno, ero ancora terrorizzato, non avevo mai avuto un problema del genere. Cercai quindi si "scappare" da questa situazione, e di continuare nella mia quotidiana routine. Lo stesso giorno, prendendo la macchina per uscire, ho avuto nuovamente la stessa sensazione, una forte tachicardia, nausea con sensazione di vomito e anche un sensazione di imminente pericolo. Tornato a casa, racconto tutto ai miei genitori, omettendo ovviamente il momento in cui ho avuto il primo attacco. Dovendo partire di lì a pochi giorni per una vacanza e dovendo soprattutto prendere un aereo, era per me di vitale importanza capire la causa di questi capogiri, di quest' ansia improvvisa che aveva iniziato a condizionarmi. Il medico di famiglia mi controlla le orecchie, e trova un tappo di cerume (non usate troppo i cotton fioc, sono stati la causa di questo tappo, imparate dalla mia esperienza): per togliermi ogni dubbio, il medico mi prescrive il Vertiserc per una settimana e un esame vestibolare, fortunamente con esito negativo. Partendo per questa vacanza, ho avuto modo di dimenticare questo mio problema, con la convinzione che fosse ormai tutto risolto. E in effetti ho passato delle giornate dove non ho più avvertito quei sintomi. Durante questa vacanza, ho fumato spinelli, ricordatevi questo particolare per dopo. Tornato dalla vacanza ho dovuto studiare tantissimo, e subito dopo sono partito nuovamente per le vacanze natalizie. Dopo questo periodo di stress davvero molto intenso, ho iniziato a star male sul serio. Avevo paura di uscire, paura di sentirmi male in pubblico (soprattutto emetofobia), paura di essere un fallito, paura di essere diventato pazzo, paura di stare pagando il fatto di aver consumato droghe (hashish e marijuana, tra l' altro non sono un fumatore cronico, sarà capitato 10 volte nella mia vita e non nello stesso periodo), paura di essere lasciato dalla mia ragazza in quanto "malato", o la paura di essere malato a causa del fatto che mi masturbo. E che dire di una spiccata ipocondria, ogni sintomo corrispondeva ad un tumore, sopratutto ho paura di avere un tumore al cervello. Ora parlo con una certa razionalità, ma credetemi, ci sono dei momenti dove sto male. Nonostante queste paure, riesco ad uscire, ad andare in città, al cinema, a ristorante, ma un briciolo di paura resta sempre. Cos'ho? E' un trauma psicologico? Passerà?
[#1]
Mi sembra un disturbo piuttosto chiaro, vanno poi indagati gli aspetti temperamentali e legati all'umore. Non ci è concesso - ed è corretto, mi creda- porre diagnosi in questa sede, senza visitare il paziente - ma esistono psichiatri più che validi nella sua città, inclusi dei colleghi che operano qui tra noi
cordialità
cordialità
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
[#2]
Ex utente
Egregio Dr. Savino,
Grazie di cuore per aver risposto. Paradossalmente, ora che uno specialista come Lei mi ha dato un parere concreto, avverto, anche se di poco, maggior tranquillità. L'aver cercato risposte e diagnosi "fai da te" in questi mesi, forse ha solo peggiorato le cose. Mi creda, la mia vera paura è restare "così" per sempre: è incredibile, prima di questo problema non ho mai avuto problemi seri di ansia, anzi, ero "pieno di vita", se così posso dire. Inoltre voglio dirLe un altro aspetto che nel primo messaggio purtroppo ho dimenticato di citare: negli ultimi tempi io non ho avuto più "tachicardia d'ansia", non ho avuto più l'istinto di non fare le cose per paura di star male, o meglio ho imparato a poco a poco a gestire questa mia ansia improvvisa, cercando di non pensarci e di tornare a vivere come sempre. Anche perchè, se davvero ho un problema d' ansia da curare, com'è possibile che riesco ad uscire e a fare cose normali come stare in mezzo ad altra gente? Qualche volta ho un pò paura, ma riesco a fare queste cose. Il punto è proprio qui, e cioè che a volte mi ricordo di questa mia esperienza negativa, e improvvisamente mi blocco e inizio a pensare tutta una serie di cose negative ("non mi passerà mai, sono pazzo, sono pericoloso per gli altri ecc"). Non mi sono rivolto a nessun medico prima d'ora proprio perchè negli ultimi tempi sono stato meglio, ho pensato che il problema stesse pian piano scomparendo ed è per questo che inizialmente parlavo di "trauma". Ad ogni modo, se non Le reco troppo disturbo, volevo chiederLe: quale percorso mi consiglia di fare? A quale specialista devo rivolgermi? E' meglio condividere questo problema con le persone a cui voglio bene, o limitarlo allo specialista che mi visiterà? E infine, l'essere una persona timida e introversa, mi ha reso più esposto a problemi del genere?
Dottore, La ringrazio nuovamente e Le chiedo scusa se L'ho annoiata. Cordiali Saluti.
Grazie di cuore per aver risposto. Paradossalmente, ora che uno specialista come Lei mi ha dato un parere concreto, avverto, anche se di poco, maggior tranquillità. L'aver cercato risposte e diagnosi "fai da te" in questi mesi, forse ha solo peggiorato le cose. Mi creda, la mia vera paura è restare "così" per sempre: è incredibile, prima di questo problema non ho mai avuto problemi seri di ansia, anzi, ero "pieno di vita", se così posso dire. Inoltre voglio dirLe un altro aspetto che nel primo messaggio purtroppo ho dimenticato di citare: negli ultimi tempi io non ho avuto più "tachicardia d'ansia", non ho avuto più l'istinto di non fare le cose per paura di star male, o meglio ho imparato a poco a poco a gestire questa mia ansia improvvisa, cercando di non pensarci e di tornare a vivere come sempre. Anche perchè, se davvero ho un problema d' ansia da curare, com'è possibile che riesco ad uscire e a fare cose normali come stare in mezzo ad altra gente? Qualche volta ho un pò paura, ma riesco a fare queste cose. Il punto è proprio qui, e cioè che a volte mi ricordo di questa mia esperienza negativa, e improvvisamente mi blocco e inizio a pensare tutta una serie di cose negative ("non mi passerà mai, sono pazzo, sono pericoloso per gli altri ecc"). Non mi sono rivolto a nessun medico prima d'ora proprio perchè negli ultimi tempi sono stato meglio, ho pensato che il problema stesse pian piano scomparendo ed è per questo che inizialmente parlavo di "trauma". Ad ogni modo, se non Le reco troppo disturbo, volevo chiederLe: quale percorso mi consiglia di fare? A quale specialista devo rivolgermi? E' meglio condividere questo problema con le persone a cui voglio bene, o limitarlo allo specialista che mi visiterà? E infine, l'essere una persona timida e introversa, mi ha reso più esposto a problemi del genere?
Dottore, La ringrazio nuovamente e Le chiedo scusa se L'ho annoiata. Cordiali Saluti.
[#4]
Lei non resterà così, se il disturbo è un DAP come diagnosticato, anche fosse accompagnato da elementi dello spettro misto dei disturbi dell'umore e/o anancastici attenuati, rimarrebbei un disturbo curabile che le permetterà una vita soddisfacente.
Deve solo farsi ben seguire da uno specialista esperto, uno Psichiatra "in Primis" per diagnosi e cura e, se necessario (e spesso è di notevole aiuto) da uno psicoterapeuta.
Deve solo farsi ben seguire da uno specialista esperto, uno Psichiatra "in Primis" per diagnosi e cura e, se necessario (e spesso è di notevole aiuto) da uno psicoterapeuta.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.7k visite dal 10/04/2014.
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