Tavor durante chemioterapia
buon giorno sono un ragazzo di vent'anni, mia madre 45 anni sta seguendo da un mese e mezzo cura chemioterapica per linfoma di hodgkins e al riguardo ho già avuto molte informazioni da un vostro collega ematologo che mi ha soddisfatto molto. Ora però chiedo però a voi esperti in psichiatria un'altra cosa, mia mamma purtroppo ha un carattere debole e oltre a ciò ha la sfortuna che è super informata sulla sua malattia rischi, probabilità di guarigione recidive ecc.. in quanto appassionata da sempre di medicina. Questo purtroppo a suo sfavore dato il carattere che presenta. Infatti quello che mi spaventa è che non riesce proprio a reagire, non ha ancora accettato la malattia, il bisogno di doverla guarire perchè si può e questo le provoca un continuo stato d'ansia, di svogliatezza di inettitudine verso qualunque cosa. L'ematologo le ha prescritto il Tavor da 1mg al massimo 2-3 al gg. mia mamma ha inziato a prenderlo e ovviamente sente un grande sollievo quando lo prende, io noto gli effetti, sinceramnete mi fanno quasi paura perchè cambia proprio persona, poi però passa l'effetto e ricade nel suo stato d'ansia. La mia paura è che diventi completamnte dipendente da questo medicinale perchè è poco che lo prende e vedo già che quando cerca di non prenderlo perchp forse è cosciente della dipendenza diventa superagitata, irritabile al massimo. Non so proprio cosa fare o cosa pensare, non vorrei che per lei divenisse una vera e propria droga. Aiutatemi.
vi ringrazio da subito.
tanti saluti
vi ringrazio da subito.
tanti saluti
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Caro amico
è probabile che la mamma abbia bisogno di un antidepressivo. Il Tavor ha solo un effetto momentaneo,ma ora sembra proprio necessario, e quindi faglielo prendere senza timore. Tieni conto che la conservazione di un umore accettabile è importante nel corso dei trattamenti oncologici.
è probabile che la mamma abbia bisogno di un antidepressivo. Il Tavor ha solo un effetto momentaneo,ma ora sembra proprio necessario, e quindi faglielo prendere senza timore. Tieni conto che la conservazione di un umore accettabile è importante nel corso dei trattamenti oncologici.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Ex utente
la ringrazio dottore, ma se dovesse iniziare una terapia antidepressiva come probabilmente accadrà,i farmaci antidepressivi provocano una dipendenza a vita? cioè una volta guarita dovrà e sentirà il bisogno di continuare ad assumerli??
parlando molto sinceramnte, io ho paura che con questi farmaci una volta guarita (spero), dal linfoma, diventi una persona finita dai farmaci, intontita a vita da questi. Boh mi scusi la terminologia ma non riesco a spiegare bene ciò che voglio dire. Cioè che diventi assuefatta, incapace di ragionare lucidamente. Mi fa paura perchè mia madre è una persona molto intelligente, solare ecc..e non vorrei facesse la fine di molte persone dipendenti da psicofarmaci.
La settimana prossima inizierà anche delle sedute dallo psicologo, spero in bene.
parlando molto sinceramnte, io ho paura che con questi farmaci una volta guarita (spero), dal linfoma, diventi una persona finita dai farmaci, intontita a vita da questi. Boh mi scusi la terminologia ma non riesco a spiegare bene ciò che voglio dire. Cioè che diventi assuefatta, incapace di ragionare lucidamente. Mi fa paura perchè mia madre è una persona molto intelligente, solare ecc..e non vorrei facesse la fine di molte persone dipendenti da psicofarmaci.
La settimana prossima inizierà anche delle sedute dallo psicologo, spero in bene.
[#4]
Ex utente
la ringrazio molto per il consiglio. Le chiedo, stamattina siamo andati dal nostro medico condotto, e le ha prescritto il CIPRALEX 10mg, da prendere mezza pastiglia tutte le sere. Lei cosa ne pensa, può andare, è adatto?è un medicinale forte?provoca dipendenza a lungo termine?..oppure meglio che aspettiamo la seduta dallo psicologo così eventualemente ordina lui qualcosa da prendere?
Tante grazie ancora.
saluti
Tante grazie ancora.
saluti
[#5]
Ex utente
ah mi scusi, aggiungo ora che mia mamma ha voluto telefonare alla psicologa, e come spesso accade questa è in disaccordo con il medico condotto. Infatti lei le ha consigliato di farsi ordinare la SERTRALINA invece del CIPRALEX. COsa mi dice?cosa ci consiglia?non sappiamo piu cosa fare.
Ringrazio molto.
Saluti.
Ringrazio molto.
Saluti.
[#6]
Caro amico
sia il Cipralex (es-citalopram) che la sertralina sono ottimi antidepressivi; appartengono alla stessa categoria (SSRI) e tra i due non vi sono sostanziali differenze. Il dosaggio va commisurato con il paziente; è molto importante che l'antidepressivo non sia sottodosato e che la p. abbia la pazienza di aspettare il tempo di latenza della risposta terapeutica, che varia tra una e sei settimane.
Cordiali saluti
sia il Cipralex (es-citalopram) che la sertralina sono ottimi antidepressivi; appartengono alla stessa categoria (SSRI) e tra i due non vi sono sostanziali differenze. Il dosaggio va commisurato con il paziente; è molto importante che l'antidepressivo non sia sottodosato e che la p. abbia la pazienza di aspettare il tempo di latenza della risposta terapeutica, che varia tra una e sei settimane.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8k visite dal 14/07/2008.
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