La quale ha 33 anni
Salve,vorrei chiedere un consulto e porvi alcune domande su possibili soluzioni al mio problema che in realtà riguarda mia moglie la quale ha 33 anni e soffre di depressione.Premetto che ha già sofferto di depressione in passato all'età di 15 anni in seguito alla scomparsa prematura del padre e che nonostante le cure e il tempo trascorso,nonostante la presenza e l'amore di una famiglia,la nostra,con due bambini meravigliosi che la adorano,non ha mai superato completamente le difficoltà legate a questa malattia,nel corso degli anni ha manifestato disturbi legati all'umore,irritabilità anche per cose futili,aggressività,mancanza di autostima,ecc. qualche mese fa ha tentato addirittura il suicidio e da allora tutto è cambiato.In questo momento viviamo separati,per sua scelta,non riesco ad avere un rapporto sereno con lei perché ha una fase di rifiuto nei miei confronti e questo comporta delle conseguenze immaginabili soprattutto per i bambini.Purtroppo sono l'unico a riconoscere che mia moglie ha bisogno di essere curata anche in ragione del fatto che vivendo insieme ho potuto notare tutti i possibili sintomi riconducibili ad un disturbo di tipo bipolare mentre sia lei per prima che la sua famiglia(madre,sorelle fratello)si rifiutano di accettare la realtà.Attualmente è in cura da una psichiatra che le è stata assegnata dopo essere stata dimessa dall'ospedale e che secondo me ha commesso forse un grave errore quello di sospendere da subito la terapia farmacologica(Lorazepam,Trilafon) nonostante quello che era successo e sottovalutando secondo me la diagnosi e la causa del ricovero(disturbo situazionale grave e autolesionismo con ferite di arma da taglio) ritenendo che non ce ne fosse bisogno,fatto sta che se prima quando assumeva i farmaci riuscivo ad avere con mia moglie quantomeno un dialogo adesso è inavvicinabile.Sono riuscito ad ottenere da lei la disponibilità ad avere degli incontri anche con uno psicologo ma durante gli incontri ha avuto delle reazioni scomposte.Sto perdendo la mia famiglia e non so come aiutare mia moglie,in che modo posso starle vicino,che tipo di approccio deve avere con lei e soprattutto come convincerla a farsi aiutare.Inoltre poiché vengo accusato dalla sua famiglia di volerla fare passare per matta perché i medici che la seguono pur riconoscendo che è affetta da qualche disturbo non si sbilanciano troppo,per fare in modo che non sia solo un mio punto di vista vi chiedo:esiste in campo medico qualche tipo di test che si possa fare per accertare in modo più obiettivo lo stato psichico di una persona in modo da avere un punto di partenza per poter poi trovare una soluzione? E se esiste qual è la procedura da seguire? grazie infinite per qualsiasi aiuto o suggerimento possiate darmi
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non posso sapere di cosa soffre sua moglie perché non la conosco ma se ha un disturbo bipolare va curata ed in modo INCISIVO e continuo con i farmaci
POI la psicoterapia
POI l'ambiente, la famiglia, gli eventi...
non lo dico io, sono le linee guida internazionali, importanti in un disturbo che ha l'autolesionismo solo come una fra le possibili complicanze
giri, si informi (ci sono associazioni che si occupano del disturbo e conoscono strutture e medici), faccia il possibile
Un caro augurio
MS
POI la psicoterapia
POI l'ambiente, la famiglia, gli eventi...
non lo dico io, sono le linee guida internazionali, importanti in un disturbo che ha l'autolesionismo solo come una fra le possibili complicanze
giri, si informi (ci sono associazioni che si occupano del disturbo e conoscono strutture e medici), faccia il possibile
Un caro augurio
MS
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
[#2]
Utente
Gentile Dott. Savino,la ringrazio intanto per aver risposto alla mia richiesta,riguardo al disturbo di mia moglie anch'io credo che vada curata ma purtroppo come ho già detto la psichiatra che la sta seguendo le ha interrotto la cura e non sembra ben disposta ne ad ascoltarmi e quindi avere ulteriori elementi per valutare il caso ne ad accettare una mia intromissione nel suo intervento perché non sono io il paziente,dice lei, ma mia moglie,addirittura nell'unico incontro che ho avuto con lei oltretutto con la presenza di mia moglie mi è sembrata un po' infastidita per il fatto che l'avessi contattata quindi non saprei proprio come fare per fare in modo che mia moglie riprenda la terapia.Seguirò il suo consiglio,mi informerò e spero di trovare presto una soluzione.Le sarei molto grato se comunque lei potesse darmi qualche ulteriore informazione su queste associazioni di cui parla.
Grazie infinite
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 29/03/2014.
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