Problemi di vario tipo dopo uso di psicofarmaci
Salve dottori, sono 2/3 anni che prendo psicofarmaci, ho problemi di paranoia, dicono che sono borderline, presumo di essere anche un po' schizofrenico (ho avuto grosse crisi di nervi in cui sono diventato anche aggressivo se non violento, a volte urlavo come un pazzo, ho fatto 10 ricoveri in SPDC in questo tempo ... )
Nonostante ciò il mio dottore dice che tutto ciò è successo perché ho avuto una vita davvero difficile (ed è vero) ma che non sono irrecuperabile, anzi spesso cerca di farmi vedere le cose in modo meno negativo. Ultimamente non bolla più come mere paranoie le mie ansie, la mia rabbia: io mi drogavo, ho preso di tutto dall'amanita muscaria alla cocaina passando per LSD, eroina e marijuana (sempre a dosi modiche comunque e mai uso continuato nel tempo), fatto sta che ho mischiato tutta sta roba anche a psicofarmaci e mi sono fritto il cervello. Lui ha dei dubbi sul fatto che io possa farcela anche senza psicofarmaci, ora come ora vorrebbe che prendessi solo 1mg di Risperidone alla sera e qualche goccia di Trittico. Io però ho trovato un maggiore autocontrollo (anche dopo un gruppo per la mentalizzazione - ed un bel periodo di farmaci pesanti a dosi degne di nota). Ho iniziato con il Risperdal e subito dopo aver preso la prima pasticca (2 o 4 mg) chiamai l'autoambulanza: non sentivo più le gambe e lo scroto si era totalmente sgonfiato, mi girava la testa. Andai avanti un po' senza (facevo ancora uso di cannabinoidi assiduamente e alcol di tanto in tanto - ora non prendo più nulla, ci provo) ma poi mi ricoverarono ed iniziai con Abilify prima, Seroquel poi e alla fine, siccome che mi rifiutavo sempre di prendere le pastiglie perché mi davano effetti collaterali importanti, decisi di farmi fare iniezioni di Xeplyon da 500mg per 3 mesi, poi a scalare per altri 3/4, fino a rimanere (l'estate scorsa) con una sola pasticca di Mirtazapina e una decina di gocce di Trittico la sera ... non ho retto molto, ho (non sapevo non si potesse fare) scalato di mia iniziativa Mirtazapina e Trittico insieme (ho bevuto anche mezza boccietta di Trittico per "sballarmi") e sono stato di nuovo male, quindi ho ricominciato con Risperidone. Vi ho raccontato i miei ultimi 3 anni clinici, e mi scuso per le tante parole, ma i problemi sono poi questi: con gli antipsicotici sto davvero male: sono ingrassato 20Kg circa in 3 anni, ho problemi di erezione (il pene si indurisce molto meno, l'erezione è ridotta sia in dimensioni che in durata - drasticamente - duravo davvero tantissimo a volte, ore ..ora a volte duro secondi ...), lo scroto perde di turgidità per mesi e mesi ... io ho letto su Wikipedia che questi farmaci bloccano la produzione di Serotonina e Dopamina. Conscio di aver giocato con la mia salute e la mia sanità mentale con le droghe voglio però capire se questi effetti collaterali che ho elencato siano palesemente dovuti ai farmaci che ho dovuto prendere (ora sta andando un po' meglio ma prendo solo 5 gocce di Trittico la sera). Il mio medico dice di no
Nonostante ciò il mio dottore dice che tutto ciò è successo perché ho avuto una vita davvero difficile (ed è vero) ma che non sono irrecuperabile, anzi spesso cerca di farmi vedere le cose in modo meno negativo. Ultimamente non bolla più come mere paranoie le mie ansie, la mia rabbia: io mi drogavo, ho preso di tutto dall'amanita muscaria alla cocaina passando per LSD, eroina e marijuana (sempre a dosi modiche comunque e mai uso continuato nel tempo), fatto sta che ho mischiato tutta sta roba anche a psicofarmaci e mi sono fritto il cervello. Lui ha dei dubbi sul fatto che io possa farcela anche senza psicofarmaci, ora come ora vorrebbe che prendessi solo 1mg di Risperidone alla sera e qualche goccia di Trittico. Io però ho trovato un maggiore autocontrollo (anche dopo un gruppo per la mentalizzazione - ed un bel periodo di farmaci pesanti a dosi degne di nota). Ho iniziato con il Risperdal e subito dopo aver preso la prima pasticca (2 o 4 mg) chiamai l'autoambulanza: non sentivo più le gambe e lo scroto si era totalmente sgonfiato, mi girava la testa. Andai avanti un po' senza (facevo ancora uso di cannabinoidi assiduamente e alcol di tanto in tanto - ora non prendo più nulla, ci provo) ma poi mi ricoverarono ed iniziai con Abilify prima, Seroquel poi e alla fine, siccome che mi rifiutavo sempre di prendere le pastiglie perché mi davano effetti collaterali importanti, decisi di farmi fare iniezioni di Xeplyon da 500mg per 3 mesi, poi a scalare per altri 3/4, fino a rimanere (l'estate scorsa) con una sola pasticca di Mirtazapina e una decina di gocce di Trittico la sera ... non ho retto molto, ho (non sapevo non si potesse fare) scalato di mia iniziativa Mirtazapina e Trittico insieme (ho bevuto anche mezza boccietta di Trittico per "sballarmi") e sono stato di nuovo male, quindi ho ricominciato con Risperidone. Vi ho raccontato i miei ultimi 3 anni clinici, e mi scuso per le tante parole, ma i problemi sono poi questi: con gli antipsicotici sto davvero male: sono ingrassato 20Kg circa in 3 anni, ho problemi di erezione (il pene si indurisce molto meno, l'erezione è ridotta sia in dimensioni che in durata - drasticamente - duravo davvero tantissimo a volte, ore ..ora a volte duro secondi ...), lo scroto perde di turgidità per mesi e mesi ... io ho letto su Wikipedia che questi farmaci bloccano la produzione di Serotonina e Dopamina. Conscio di aver giocato con la mia salute e la mia sanità mentale con le droghe voglio però capire se questi effetti collaterali che ho elencato siano palesemente dovuti ai farmaci che ho dovuto prendere (ora sta andando un po' meglio ma prendo solo 5 gocce di Trittico la sera). Il mio medico dice di no
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Gentile utente,
a) se fa uso di droghe che producono disturbi mentali, avrà disturbi mentali. In particolare cannabis, cocaina e alcol producono effetto destabilizzante anche in assenza di uso continuativo.
b) la prima compressa seguita da sintomi che sembrano di panico non significa che il farmaco non vada bene. Una cosa è la sensazione di gonfiore e un'altra è lo sgonfiamento.
c) Mi sembra che ci sia un po' di indefinizione diagnostica. Borderline è un termine che alla fine non dà una chiara indicazione della linea terapeutica da seguire. Nella maggior parte dei casi trattasi di ciò che si definisce altrimenti come disturbo bipolare. Può comportare vera e propria psicosi. La cura con un antipsicotico come il risperdal, l'abilify, etc può anche andar bene, oppure possono essere utili farmaci antibipolari di altro tipo.
a) se fa uso di droghe che producono disturbi mentali, avrà disturbi mentali. In particolare cannabis, cocaina e alcol producono effetto destabilizzante anche in assenza di uso continuativo.
b) la prima compressa seguita da sintomi che sembrano di panico non significa che il farmaco non vada bene. Una cosa è la sensazione di gonfiore e un'altra è lo sgonfiamento.
c) Mi sembra che ci sia un po' di indefinizione diagnostica. Borderline è un termine che alla fine non dà una chiara indicazione della linea terapeutica da seguire. Nella maggior parte dei casi trattasi di ciò che si definisce altrimenti come disturbo bipolare. Può comportare vera e propria psicosi. La cura con un antipsicotico come il risperdal, l'abilify, etc può anche andar bene, oppure possono essere utili farmaci antibipolari di altro tipo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Salve dottore, grazie della sua tempestiva risposta anzitutto. A me non hanno mai spiegato nel dettaglio quale sia la mia patologia, mi hanno bollato come borderline, ho fatto anche RM e ho il referto, anche se è Neurologia (presumo) posso postarlo se pensa serva. Mi sono dimenticato di dire che -e la mia "paranoia" dicono sia anche questa- delle persone che conoscevo hanno mescolato del veleno per ratti alle droghe che ho preso in passato, fin quando nel 2011 non hanno tentato di uccidermi con 7/8 buste da almeno 1g di quella stessa roba giallastra - portato tutto alle Forze dell'Ordine e tentato di denunziare - ora... all'inizio il mio dottore diceva che erano solo mie fisime, ora sia lui che mio padre stanno cercando di non smentirmi continuamente. Ho fatto elettrocardiogramma poiché presumo che quel veleno mi abbia provocato un principio di infarto, ma mi hanno detto che andava tutto bene senza darmi una copia del referto (ero ricoverato in struttura riabilitativa). Paranoico effettivamente ormai lo sono perché dubito di tutti: mio padre, le forze dell'ordine, il mio psichiatra stesso, vedo un enorme complotto, ma penso che ciò sia dovuto al VERO dato di fatto che hanno tentato di uccidermi (non so io il motivo/movente). A parte questa parentesi legale/psichiatrica io parlavo anche degli effetti collaterali degli psicofarmaci (a prescindere che vadano bene o no), ciò che ho scritto nella domanda primaria è possibile? Ci tengo a precisare che non sono solo sensazioni ma bensì "cambiamenti" fisici. Ripeto, a prescindere dall'utilità del farmaco.
Grazie della risposta comunque. Saluti.
P.S. Forse nessuno è davvero chiaro con me poiché sanno che potrei alterarmi, e stanno cercando tutti di aiutarmi senza farmi sapere la vera situazione quale sia (elettrocardiogramma in primis).
Grazie della risposta comunque. Saluti.
P.S. Forse nessuno è davvero chiaro con me poiché sanno che potrei alterarmi, e stanno cercando tutti di aiutarmi senza farmi sapere la vera situazione quale sia (elettrocardiogramma in primis).
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Utente
In ogni caso sono venuto su questo sito per avere il parere di medici che non conoscono né me né le persone che ho avuto intorno, qualcuno di esterno a tutta la mia vicenda. Ecco, sono qui per questo: perché non mi fido più (non più di tanto almeno) di nessuno, compresi i dottori che mi hanno seguito di persona. Non capisco, non capisco, non capisco più un tubo!
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Gentile utente,
Quel che riferisce torna con la diagnosi di un qualcosa (anche se non preciso) di tipo psicotico. Chi ha un delirio, anche se si rende conto della successiva sproporzione dei suoi sospetti, lo ritiene comunque fondamentalmente vero, all'origine.
La diagnosi di borderline è però non tanto una "bolla", quanto una bolla poco utile, perché poco chiara. Se la psicosi c'è, ed è stabile nel tempo, non vedo cosa significhi essere "sul confine" della psicosi (questo il segno antico del termine borderline).
Tutto questo però, se fa uso ancora di sostanze che producono psicosi, è inevitabilmente legato anche all'uso di sostanze che producono psicosi. Certamente che chi non riconosce come "irreali" alcune parti del suo pensiero non tende a far cessare i veri fattori che le producono, come ad esempio il consumo di allucinogeni.
Sarebbe il caso di seguire una terapia antipsicotica, destinata allo scarso successo se l'uso di sostanze continua così come ora. In tal caso alcune terapie sono più efficaci di altre.
Quel che riferisce torna con la diagnosi di un qualcosa (anche se non preciso) di tipo psicotico. Chi ha un delirio, anche se si rende conto della successiva sproporzione dei suoi sospetti, lo ritiene comunque fondamentalmente vero, all'origine.
La diagnosi di borderline è però non tanto una "bolla", quanto una bolla poco utile, perché poco chiara. Se la psicosi c'è, ed è stabile nel tempo, non vedo cosa significhi essere "sul confine" della psicosi (questo il segno antico del termine borderline).
Tutto questo però, se fa uso ancora di sostanze che producono psicosi, è inevitabilmente legato anche all'uso di sostanze che producono psicosi. Certamente che chi non riconosce come "irreali" alcune parti del suo pensiero non tende a far cessare i veri fattori che le producono, come ad esempio il consumo di allucinogeni.
Sarebbe il caso di seguire una terapia antipsicotica, destinata allo scarso successo se l'uso di sostanze continua così come ora. In tal caso alcune terapie sono più efficaci di altre.
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Utente
Io non uso più sostanze, da circa 2 anni non uso cocaina e per quanto riguarda l'hashish o marijuana ho fumato un po' l'estate scorsa dopo un inverno in cui non ho fumato nemmeno uno spinello perché vivevo in un alloggio protetto. Ora è da settembre che non fumo né marijuana né hashish. Non bevo da più di 4 anni (superalcolici), mi concedo solo un po' di vino o birra di tanto in tanto (raramente).
In ogni caso penso di aver sbagliato a formulare la domanda, o forse lei non vuole rispondermi. Ci terrei a sapere se gli effetti di cui ho parlato si possano associare come collaterali ai farmaci o se invece la motivazione stesse da un'altra parte.
Arrivederci.
In ogni caso penso di aver sbagliato a formulare la domanda, o forse lei non vuole rispondermi. Ci terrei a sapere se gli effetti di cui ho parlato si possano associare come collaterali ai farmaci o se invece la motivazione stesse da un'altra parte.
Arrivederci.
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Quindi nell'ultimo anno, nonostante queste condizioni, ha riprovato a fumare cannabis. Quello che stavo dicendo. O si cura, o fa aggravare le condizioni del cervello rimettendoci sostanze di quel tipo, se fa tutte e due le cose forse non ha chiaro il rischio che corre.
Se gli effetti che descrive possono dipendere dal risperidone ? Sì, alcuni sì.
Se gli effetti che descrive possono dipendere dal risperidone ? Sì, alcuni sì.
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Utente
Guardi, il mio dottore mi ha detto milioni di volte che la droga fa male al cervello, al mio in modo particolare. Io però non riuscivo proprio a farne a meno (almeno dei cannabinoidi), un po' perché tutte le persone che frequentavano ne facevano uso un po' perché avevo di fatto il vizio. Ora sto davvero cercando di non usarle più. Il rischio che corro? Non lo so per certo, se volesse spiegarmelo gliene sarei comunque grato. Quel che so è che probabilmente questo rischio è maggiore dato l'uso di psicofarmaci in concomitanza alle droghe (forse lei intendeva questo) e consiste nel diventare completamente pazzo. Mi corregga se sbaglio.
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Gentile utente,
Il rischio che corre è quello di avere una psicosi.
No, non intendevo assolutamente che il rischio di usare droghe insieme a farmaci antipsicotici sia maggiore, se mai il contrario, è perlomeno ridotto. Ma purtroppo non granché. L'uso saltuario di droghe come i cannabinoidi è in grado di neutralizzare l'azione curativa delle terapie, anche se le terapie si prendono regolarmente e le droghe si usano ogni tanto.
Il rischio che corre è quello di avere una psicosi.
No, non intendevo assolutamente che il rischio di usare droghe insieme a farmaci antipsicotici sia maggiore, se mai il contrario, è perlomeno ridotto. Ma purtroppo non granché. L'uso saltuario di droghe come i cannabinoidi è in grado di neutralizzare l'azione curativa delle terapie, anche se le terapie si prendono regolarmente e le droghe si usano ogni tanto.
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Utente
Ok dottore, io sapevo che alcol e droghe mischiate agli psicofarmaci possono far innescare meccanismi pericolosi nel cervello, ma a quanto dice sapevo una cosa sbagliata. Cercherò di non usare più, almeno per diversi anni, droghe. La ringrazio per le sue risposte. Parlerò di questo consulto al mio psichiatra.
Distinti saluti.
Distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 7.7k visite dal 23/03/2014.
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