Depressione: perdita di memoria e confusione mentale

Gentili Medici,
scrivo perchè sono davvero preoccupata per il mio stato. Premetto che sono sempre stata un soggetto particolarmente incline alla depressione e ad un atteggiamento bipolare e che, dopo un forte lutto, per circa 10 anni sono stata curata da una psichiatra con Zoloft e Lamictal, e ho sempre abusato pesantemente di Xanax/En. (arrivando a prendere anche un boccetto al giorno). Arrivata ad un certo punto della mia vita, mi sono resa conto che io non voglio essere schiava di farmaci, soprattutto per ciò che riguarda la mia salute mentale. Sfruttando un viaggio lungo in Africa, me ne sono liberata completamente.
Ritengo il mio un problema di tipo cognitivo, nel senso che sono certa di nascondere nel profondo qualcosa che ancora non ho capito e che in certi momenti esce con irruenza rendendomi vittima di crisi maniacali. Stò facendo un grosso lavoro su me stessa,mi osservo, analizzo cosa, quali situazioni, chi mi fa sentire in questo modo; la conclusione è che odio negli altri ciò che odio più in me, i difetti degli altri sono i miei. Ho capito che il mio problema, sono io, la mia riluttanza nell’accettarmi, la mia sfiducia, il mio senso di inadeguatezza.
Da 4 anni vivo una situazione sentimentale molto particolare, una situazione che rientra nel mio modus operandi, nel mio masochismo, e questa relazione mi sta realmente DISTRUGGENDO, mentalmente e fisicamente. Non ho modo di interromperla, non ci riesco, mi sento una drogata, l’idea di stare senza questa persona mi manda in panico, ma del resto, stare con questa persona mi avvelena poco poco, giorno dopo giorno, mi corrode dentro, mi devasta. Da circa 6 mesi a questa parte la relazione è andata peggiorando, sia a livello di atteggiamento da parte del “mio” partner che a livello di come io reagisco ai suoi atteggiamenti, ed il senso di vuoto, di amarezza, di rabbia e di frustrazione sono aumentati.
Io reprimo, tento d’andare avanti raccontandomi bugie, ma sembra che queste bugie non abbiano presa sul mio inconscio e sul mio fisico. Arrivo al motivo per cui scrivo... Ho seri disturbi del sonno, nello specifico, mi addormento e dopo circa 2 ore mi sveglio sudata e con la tachicardia, passando il resto della notte in dormiveglia, con agitazione e incubi. A volte mi sveglio sola, a volte mi sveglio in seguito ad incubi; questi incubi fanno emergere le mie paure, le mie ansie, le mie frustrazioni, e mi vengono sbattute brutalmente in faccia, come se mi volessero rimarcare la loro esistenza, come se mi volessero spronare a reagire diversamente, con messaggi precisi, oggettivi, nulla è interpretabile, frasi, parole, gesti palesemente riferiti alla mia situazione. Inutile dire come mi senti durante la giornata, arrabbiata,ma soprattutto, e sono questi i risvolti davvero invalidanti, ho serie perdite di memoria a breve termine e ho un fortissimo senso di vertigini e di mancamento. Ho sempre la testa intorpidita, non presente, non riesco a concentrarmi, penso qualcosa e dopo pochi secondi mi chiedo: “ma a cosa stavo pensando?” “cosa dovevo fare?””che cosa mi è stato detto?”. Faccio figure assurde sul lavoro. Oltre a questo, non mancano anche dolori alle articolazioni, mal di cervicale e soprattutto continua nausea con episodi di vomito.
So che la perdita di memoria e tutti gli altri sintomi sopra descritti sono strettamente collegati con la situazione che sto vivendo… ma io… cosa posso fare? Ho una voce nella testa…questa voce urla BASTA, BASTA, NON CE LA FACCIO PIU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Stò soccombendo, sono arrivata oltre il fondo…non ho più energie né fisiche né mentali… sto morendo dentro…ho paura di cedere…e io non voglio, voglio vivere, voglio essere felice. Ho bisogno della chiave di volta, io non voglio più soffrire.
Grazie

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
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Utente
Utente
Cosa posso fare per mitigare i disturbi della memoria, del sonno e fisici? Ho persino paura di poter perdere il lavoro per la mia completa inefficienza.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
La prima cosa che può fare è far inquadrare correttamente la situazione attraverso una visita psichiatrica diretta.
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Utente
Utente
Gentile Dottore,

capisco bene la sua professionalità nel non sbilanciarsi, però sono stata in cura per 15 anni da psicologi/psichiatri/psicotepeuti e psicanalisti e so quale sia il mio problema. So benissimo che alla base dei miei problemi attuali vi è un'infanzia difficile ed un rapporto con mia madre sbagliato per via di diverse vicessitudini. Capisco che questo influenza la concezione che ho di me, dei miei bisogni, di come gli altri mi vedono, capisco che questo mi causa una dipendenza patologica affettiva nelle relazioni e capisco anche che ho il terrore di essere abbandonata. Questi non sono concetti che mi sono stati semplicemente diagnosticati, ma bensì concetti ricercati, che hanno richiesto anni di ricerca interiore, anni di analisi con e senza l'aiuto di specialisti.
Ciò che vorrei sapere è: è possibile che i sintomi sopra riportati siano imputabili ad una situazione di fortissimo stress/depressione e fortissime crisi di ansia? se sì, come posso risolverle?

Grazie
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