Abuso infantile: quanto può avermi condizionata?

Ultima di 4 figli sono cresciuta con una madre depressa e un padre all'antica assente. Ripensando alla mia vita non ho nessun ricordo sereno e felice sono stata una bimba sola, un'adolescente sola e triste e ora una donna sola e disperata. Ho lottato tutta la vita contro la depressione l'ansia e un profondo senso di angoscia. Sono passata dal sesso con chiunque al vivere per 10 anni come una suora di clausura. Nonostante io abbia fatto 10 anni di psicoterapia, (seguita da una psicologa e da una psichiatra che mi prescriveva ansiolitici e antidepressivi), non sono riuscita a guarire. Per tanto tempo ho pensato che il mio dolore fosse dipeso dalla mancanza dell'amore di mia madre e della sua depressione che ho subito tanto, ma ora mi viene il dubbio che le cause siano anche altre... il dolore e la solitudine che sento dentro sono profondissime e sono li da sempre. Per anni ho portato il ricordo di cose capitate quando ero piccola, ma non gli ho mai dato importanza, ora mi viene il sospetto (ed è questo il mio quesito) che averle minimizzate sia uno dei danni che questi eventi mi hanno provocato.. Ho un ricordo molto chiaro, da piccola, (età da asilo), il padre di una mia amica di giochi mi aveva portato in una parte nascosta della casa e mi aveva detto di alzare la gonna per fargli vedere le mutande, io ricordo che mi sentivo a disagio, mi vergognavo e avevo paura che qualcuno vedesse mi sentivo molto in colpa perché gli stavo facendo fare una cosa sbagliata. Un altro ricordo che ho sempre in età da asilo è stato un evento con un compagno di giochi di mio fratello, il quale era ancora piccolo, (10-11 anni circa), ma il suo amico era un adolescente, avrà avuto almeno 15-16 anni. Ebbene all'interno di un gioco nel quale mio fratello doveva pagare perché aveva perso, il suo compagno gli aveva detto che voleva fare delle cose con me. Ricordo che mi misero con la faccia verso il muro e mi tirarono su la gonna mi abbassarono le mutande, a quel punto ricordo di avere sentito qualcosa di duro che cercava di entrare in mezzo al sedere... poi tutto finì lì. Io non capivo ma sentivo tanta paura e vergogna. Un altro evento che mi è capitato fu con un signore anziano vicino di casa, ricordo che io andavo a casa sua e di sua moglie e quando la moglie si allontanava lui mi parlava di cose sporche .. io ero ormai in età da elementari e ricordo che pensavo che io fossi una sporcacciona e che avevo qualcosa che provocasse gli uomini. Mi sentivo nata sporca e puttana anche perché avevo due cugini più grandi che mi portavano sempre in soffitta a guardare riviste porno e a imitarne i contenuti. Io avevo la convinzione di essere una puttana nata tale e per tutto il periodo dell'adolescenza ho fatto sesso con tutti quelli che me lo chiedevano.. Ovviamente ho problemi di depressione, autolesionismo problemi con il cibo che rappresenta solo un senso di colpa.. La mia domanda è: quanto possono avere inciso questi eventi con il disagio che vivo da sempre? Ma soprattutto come posso finalmente guarire? grazie
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75
Quanto non saprei ma senz'altro possono averla condizionata. Dal punto di vista organistico già diversi anni fa alcuni studi hanno dimostrato un danno ai recettori adrenergici in seguito a traumi precoci. La psicoterapia segue altre strade ma questa può essere utilmente integrata con la terapia farmacologica.
Per un'analisi più approfondita aspetterei la risposta di qualche collega con una vasta esperienza psicoterapica.

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

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Utente
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Gent.le Dott Savino,

grazie per la risposta, anche se non ho capito bene cosa siano i recettori andrenergici e soprattutto che tipo di danni si possono avere.. riguardo alla terapia farmacologica, durante la psicoterapia sono stata seguita anche da una psichiatra che mi prescriveva antidepressivi e ansiolitici che ho preso per anni, ma ora non voglio più prenderli perché ne voglio uscire a tutti i costi