Smettere di prendere i farmaci?
Gentili dottori, ho 23 anni, sono stato in cura per 3 anni da uno psichiatra per attacchi di panico e disturbo ossessivo compulsivo abbastanza grave, mi sono stati prescritti anafranil (2 compresse da 75 mg), risperdal (1 compressa da 1 mg) e maveral (1 compressa da 100 mg). Con questi farmaci non ho avuto risultati nel senso che la situazione è rimasta quella di prima. Sono anche stato seguito per 3 anni da una psicologa per la terapia cognitivo comportamentale, anche se purtroppo non riuscivo a seguire i consigli della dottoressa per la troppa ansia che avevo. Deluso, l'altro giorno sono tornato dal mio vecchio psichiatra gli ho esposto i miei problemi alla fine mi ha detto che la terapia farmacologica che sto seguendo e troppo pensante per me, che devo iniziare a ridurre i farmaci per arrivare a toglierli completamente (perchè secondo lui se con i farmaci non ho avuto risultati non ha senso continuare a prenderli) mi ha detto di prendere al limite 15 gocce di lexotan solo quando sono particolarmente agitato.
Se smetto di prendere i farmaci il disturbo ossessivo compulsivo potrebbe peggiorare ulteriormente?
Non so cosa fare cosa mi consigliate?
Inoltre volevo sapere se l'anafranil preso per lungo tempo può essere dannoso per il cuore. vi ringrazio
[#1]
Gentile utente,
la premessa d'obbligo è che la valutazione diretta fornisce molte più informazioni rispetto al consulto telematico, quindi le indicazioni fornite dal suo curante vanno considerate attentamente.
A livello generale il disturbo ossessivo compulsivo richiede spesso terapie farmacologiche a dosaggi elevati e beneficia di un affiancamento psicoterapeutico.
Come detto in apertura, però, bisogna considerare l'elevata variabilità di ogni singola situazione e decidere la terapia migliore in base a questa.
Il suo curante le ha fornito diagnosi differenti rispetto al disturbo ossessivo-compulsivo, oppure le ha proposto terapie alternative?
Cordiali saluti,
la premessa d'obbligo è che la valutazione diretta fornisce molte più informazioni rispetto al consulto telematico, quindi le indicazioni fornite dal suo curante vanno considerate attentamente.
A livello generale il disturbo ossessivo compulsivo richiede spesso terapie farmacologiche a dosaggi elevati e beneficia di un affiancamento psicoterapeutico.
Come detto in apertura, però, bisogna considerare l'elevata variabilità di ogni singola situazione e decidere la terapia migliore in base a questa.
Il suo curante le ha fornito diagnosi differenti rispetto al disturbo ossessivo-compulsivo, oppure le ha proposto terapie alternative?
Cordiali saluti,
Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta, lo psichiatra che mi ha in cura sa che soffro di disturbo ossessivo compulsivo ma sottovaluta la cosa invece nel mio caso il disturbo è veramente molto invalidante, infatti anche i farmaci che prendo non mi fanno niente. Sinceramente non so più cosa fare, ho provato anche con la terapia cognitivo compotamenteale ma non è servita, questo psichiatra dice che devo eliminare i farmaci che sto prendendo e prendere solo il lexotan quando mi sento particolarmente agitato.
Secondo lei posso iniziare a diminuire i farmaci e prendere solo il lexotan quando mi serve?
Secondo lei posso iniziare a diminuire i farmaci e prendere solo il lexotan quando mi serve?
[#3]
Gentile utente,
la situazione appare abbastanza contraddittoria.
Non capisco come il suggerimento di sospendere la terapia possa seguire ad una diagnosi di disturbo ossessivo-compulsivo.
E' sicuro di aver compreso correttamente quanto comunicato dal suo curante? Può darsi che abbia riscontrato degli aspetti particolari che suggeriscono un approccio alternativo al problema.
Cordiali saluti,
la situazione appare abbastanza contraddittoria.
Non capisco come il suggerimento di sospendere la terapia possa seguire ad una diagnosi di disturbo ossessivo-compulsivo.
E' sicuro di aver compreso correttamente quanto comunicato dal suo curante? Può darsi che abbia riscontrato degli aspetti particolari che suggeriscono un approccio alternativo al problema.
Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Forse non ci siamo capiti, come ho scritto nel primo messaggio, per curare il disturbo ossessivo compulsivo mi sono rivolto ad uno psichiatra che mi aveva dato come cura anafranil, maveral e risperdal siccome non ho risolto il mio problema mi sono rivolto ad un altro psichiatra, che mi ha detto che devo iniziare a ridurre i farmaci per arrivare a toglierli completamente (perchè secondo lui se con i farmaci non ho avuto risultati non ha senso continuare a prenderli) praticamente mi ha fatto capire che il problema che ho me lo devo tenere, dice che devo prendere solo il lexotan per gli attacchi di panico perchè purtroppo soffro anche di attacchi di panico. Ora io le chiedo:
devo smettere di prendere i farmaci perchè tanto non mi fanno niente per il disturbo ossessivo compulsivo?
se smetto di prendere i farmaci il mio problema potrebbe peggiorare ulteriormente?
devo smettere di prendere i farmaci perchè tanto non mi fanno niente per il disturbo ossessivo compulsivo?
se smetto di prendere i farmaci il mio problema potrebbe peggiorare ulteriormente?
[#5]
Gentile utente,
il disturbo ossessivo compulsivo è una patologia riconosciuta e richiede terapie specifiche (farmacologiche e/o psicoterapeutiche).
Confermo le mie perplessità sul consiglio di sospendere qualsiasi cura davanti ad una diagnosi del genere.
Al suo posto chiederei prima di tutto una conferma della diagnosi e conseguentemente una terapia corretta.
Se dovesse percepire una sottovalutazione del problema, ne informi il curante (in fondo è lei ad avvertire i sintomi e quindi ha il diritto di chiedere un aiuto).
Cordiali saluti,
il disturbo ossessivo compulsivo è una patologia riconosciuta e richiede terapie specifiche (farmacologiche e/o psicoterapeutiche).
Confermo le mie perplessità sul consiglio di sospendere qualsiasi cura davanti ad una diagnosi del genere.
Al suo posto chiederei prima di tutto una conferma della diagnosi e conseguentemente una terapia corretta.
Se dovesse percepire una sottovalutazione del problema, ne informi il curante (in fondo è lei ad avvertire i sintomi e quindi ha il diritto di chiedere un aiuto).
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.4k visite dal 12/03/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Attacchi di panico
Scopri cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi principali, quanto durano e quali sono le cause. Come affrontarli e come gestire l'ansia che li provoca?