Ipocondria e confusione

Salve. Mi chiamo Andrea ed ho 20 anni. Vi spiego.. A giugno del 2013 ho fumato hasish. Non sono un consumatore abituale. Due giorni dopo di sera mi é successa una cosa strana. Mentre guardavo la tv ho avuto la sensazione di essere fumato. Mi sentivo stranissimo confuso e non capivo piu nulla. Ho pensato di avere un tumore alla Testa.. Fatti tutti i controlli ed analisi ma tutto ok poi ho iniziato ad avere paura del lichen planus. Cheratosi. Hiv. Insomma le ho pensate tutte ma pochi giorni fa mi é venuta in mente la schizofrenia! Sono stato da uno psicologo che poi mi ha abbandonato tagliando i contatti..
Sono stato sempre un po Ipocondriaco ma mai cosi. Il senso di confusione é ^sparito^ dopo i risultati della risonanza ma spesso ritorna appena cala il buio gentili dottori sono diventato schizofrenico? Ho letto che chi ne soffre perde gli ^affetti^ a volte mi sembra che provo meno sentimenti per le persone che ho intorno.. Chiaritemi le idee per favore. Aiutatemi a ricominciare saluti.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
non posso fare una diagnosi via internet e neanche ritengo terapeutico dare a Lei le rassicurazioni perché chiederle e riceverle fa parte del e collude con la tendenza ossessiva. Questa tendenza ossessiva posso però dire chiaramente che traspare abbastanza dalla Sua lettera, mentre la psicosi - no. Tuttavia, un disturbo ossessivo (il quale poteva effettivamente esacerbarsi dopo l'evento) può essere non meno problematico ed invalidante della schizofrenia, e richiede una cura. E' curabile, anche se non è facile curare un disturbo ossessivo. Probabilmente in questa fase è più opportuno iniziare dal rivolgersi per le cure ad un medico psichiatra (la visita, presa in carico dal vivo), e solo dopo una stabilizzazione - da uno psicologo.

un saluto

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

sta facendo passare troppo tempo dal primo episodio di presentazione dei disturbi facendo una serie di indagini completamente inutili.

L'approccio più corretto è quello di rivolgersi ad uno specialista in psichiatria sia per far inquadrare la diagnosi in modo corretto sia per un conseguente trattamento adatto ai suoi disturbi.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
Vi ringrazio entrambi vorrei aggiungere una cosa. Io non ho proprio ossessioni... Io se vedo almeno un sintomo di una malattia mi spavento e mi fisso.. per esempio del hiv ho avuto paura perché tatuando mi ero bucato con un ago. Del lichen perche avevo delle bolle e del tumore perche avevo quella senzazione però non esco fuori dal nulla gridando ho un tumore.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
"Io se vedo almeno un sintomo di una malattia mi spavento e mi fisso.."

Intendevo proprio questo per la tendenza ossessiva della quale scrivevo. "Ossessivo" non vuol dire necessariamente una preoccupazione senza un valido motivo, ma caratterizza l'idea nel "come" viene pensata: di solito in modo "fisso", con difficoltà o impossibilità a controllarla con la sola propria decisione a non pensarci o a modificarla, e la persona ricorre agli esami, alle visite, alle richieste di rassicurazione. Tali soluzioni lì per lì danno un giovamento, ma è una "cura" molto "sintomatica", la quale non libera da episodi successivi, bensì è in grado di abituare la persona, che conosce queste "soluzioni" del momento, a procedere sempre così.

Lei può chiamarlo "ipocondria", ma secondo me, non è del tutto corretto. Nell'ipocondria prevale non il dubbio, ma piuttosto la convinzione, e, mentre l'ossessione trae sollievo dalla rassicurazione, la persona "ipocondriaca", quando è convinta di essere ammalata o a rischio di una certa malattia, può sentirsi anzi meglio rispetto a quando non sa dare un nome al proprio malessere.

Al di là di queste discussioni, la cannabis poteva contribuire alla Sua problematica, sia questa ipocondiraca o ossessiva. Dopo l'assunzione di cannabis è frequente insorgenza o peggioramento dei disturbi psichici di vario tipo. Per cui, come già scritto dal mio collega, l'approccio più corretto è quello di rivolgersi ad uno specialista in psichiatria.
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